Sicurezza Attiva e Passiva in Auto: Quali sono le Differenze
Dispositivi di sicurezza attiva e passiva su auto moderne per viaggi sicuri. I primi tendono a prevenire gli incidenti i secondi a limitarne le conseguenze.
Negli ultimi anni le automobili sono diventate molto più sicure rispetto a un tempo e il merito non è soltanto della tecnologia, ma anche dei materiali e delle loro tecniche di lavorazione.
Non a caso si parla di sicurezza attiva e passiva in auto, distinguendo i due concetti secondo un principio ben preciso. I metodi cosiddetti attivi sono volti a prevenire eventuali incidenti, mentre quelli definiti passivi cercano di ridurre i danni qualora l'impatto fosse inevitabile.
Sono moltissime le aziende di tutto il mondo che negli ultimi decenni hanno investito molto denaro sulla ricerca e sviluppo per poter fornire soluzioni orientate alla sicurezza che siano affidabili e con bassissimi margini di errore, ma che soprattutto potessero essere alla portata di tutti.
A prescindere che si stia cercando tra le offerte auto presenti su MiaCar.it un'auto nuova, un'auto km 0 o che si stia cercando tra le auto usate la propria futura vettura, ecco che sapere quali siano i sistemi di sicurezza attiva e passiva in auto diventa importante.
Cos'è la sicurezza in auto?
Prima di entrare nell'argomento chiave distinguendo tra attiva e passiva, è utile definire cosa si intende per sicurezza in auto.
Un'auto si definisce sicura non quando in occasione di un sinistro si danneggia il meno possibile e non è nemmeno corretto assumere il postulato che una vettura più grande di un'altra abbia un grado di sicurezza maggiore.
Molto credono che il veicolo sicuro sia quello che sa tenere meglio la strada a velocità elevate, oppure quello più recentemente progettato e costruito, ma anche questa visione è sbagliata o comunque ampiamente incompleta.
Si potrebbe invece affermare che l'auto più sicura è quella che riesce a preservare il più possibile l'incolumità e la salute del conducente, dei passeggeri e di eventuali persone terze in occasione di un incidente stradale.
Questo è possibile grazie alle caratteristiche del veicolo che si sta guidando, ai suoi dispositivi installati, al grado di attenzione del conducente, alle gomme, allo stato di manutenzione dell'automobile.
Alla luce di ciò risulta più giusto parlare di sicurezza come un concetto unico e generalizzato che coinvolge variabili diverse.
La sicurezza è una e una sola. Quando si fa riferimento a sicurezza attiva e passiva, in realtà si rimanda ai dispositivi che agiscono attivamente o passivamente. Infatti sarebbe più corretto parlare di dispositivi di sicurezza attiva e di dispositivi di sicurezza passiva.
Sistemi di sicurezza in auto: attivi e passivi
Le automobili moderne sono ricche di dispositivi orientati alla sicurezza prevalentemente degli occupanti, ma anche di animali, persone o cose. Tutti frutti della tecnologia automobilistica.
Ci sono sistemi che sono pensati per ridurre i danni cercando di contenere i pericoli, mentre altri sono più finalizzati alla prevenzione degli impatti.
I primi sono definiti di sicurezza passiva, mentre ai secondi appartengono quelli di sicurezza attiva.
I dispositivi di sicurezza attiva intervengono solo in caso di necessità al momento del sinistro, ovvero mentre l'evento sta accadendo o un attimo prima che questo possa avvenire, offrendo una prevenzione in tempo reale sulla base della dinamica del veicolo e dello scenario che si prospetta un secondo dopo l'istante attuale.
I dispositivi di sicurezza passiva, invece, sono sempre presenti e non impediscono l'impatto, ma tutelano gli automobilisti cercando di preservarli da danni maggiori e conseguenze peggiori. Mentre la sicurezza attiva può impedire il verificarsi di un sinistro, quella passiva non lo evita, ma ne attenua le conseguenze.
Semplificando molto le cose, usualmente si dice che i dispositivi elettronici appartengono alla sicurezza attiva, quelli invece di altro genere sono pensati per quella passiva.
Sistemi di sicurezza attiva
Sono forse quelli più scenografici e capaci di attirare maggiormente l'attenzione, ma solitamente sono pure i responsabili degli incrementi dei listini delle auto.
Per come entrano in azione la loro funzione è fondamentale poiché contribuisce a fare la differenza tra un incidente molto probabile e una situazione di nullo o limitato impatto.
I dispositivi di sicurezza attiva sanno incidere sull'esito e sulla gravità di un sinistro e per questo i modelli più moderni di vetture ne sono ricchi, sia per quanto riguarda gli allestimenti di serie che per ciò che concerne la lista degli accessori opzionali.
Si può distinguere tra sistemi elettronici ed elettromeccanici.
Sistemi elettronici di sicurezza attiva
Tra i tanti a disposizione si ricordano l'ABS, l'ESP (o anti sbandata) e l'ASR, senza dimenticare la segnalazione del superamento di corsia, l'assistente al mantenimento di carreggiata e il monitoraggio dell'attenzione del conducente. Ma ne esistono molti altri, come ad esempio il segnale dell'angolo morto e il controllo della distanza di sicurezza (inserito di solito nel cruise control adattivo). Quando questi controlli intervengono è perché diverse centraline elettroniche presenti nell'auto hanno individuato una potenziale situazione di pericolo che l'uomo non sempre può prevedere. Si dice, dunque, che i dispositivi di sicurezza attiva di tipo elettronico intervengono in piena autonomia.
-
ABS: è un sistema che interviene sulla frenata evitando di andare al bloccaggio delle ruote. Questo fa in modo che il guidatore, anche con il piede pesantemente sul pedale del freno, possa comunque sterzare il volante in pieno controllo dell'auto, consentendo così una manovra di emergenza finalizzata, ad esempio, allo scarto laterale di un ostacolo. Quando l'ABS entra in azione si percepiscono delle forti vibrazioni al pedale del freno (e qui è necessario continuare a premere ancora con maggior forza).
-
ESP: è il dispositivo elettronico che evita le sbandate, mantenendo l'auto in traiettoria e favorendo il recupero dell'auto nei casi in cui questa possa tendere a perdere aderenza lateralmente (facilitando la gestione delle situazioni di sottosterzo o sovrasterzo). Ci sono case automobilistiche che lo chiamano con altri acronimi, a seconda dell'azienda sviluppatrice, ma sostanzialmente le funzioni non cambiano. La sua attivazione la si percepisce perché al motore viene tagliata la potenza per il tempo necessario affinché il conducente possa riacquisire il pieno controllo del veicolo.
-
ASR: ha il compito di controllare la trazione cercando di ottimizzare il rendimento delle ruote in base alla potenza erogata dal motore, specialmente quando si verificano squilibri dovuti a condizioni diverse di aderenza tra un pneumatico e l'altro. In questo caso cogliere l'intervento del sistema è più complesso dall'interno del veicolo, se non fosse per la spia che appare sul cruscotto. All'atto pratico, le ruote limiteranno lo slittamento grazie alla potenza che verrà trasferita dove vi è maggiore grip.
-
Mantenimento carreggiata: attivando la funzione è possibile procedere all'interno della corsia in base alla segnaletica orizzontale (ad esempio in autostrada o in strade extraurbane). Una telecamera individua le righe bianche tracciate sull'asfalto e interviene con piccole correzioni sul volante per assistere il conducente nell'andatura corretta.
-
Superamento di corsia: quando l'auto tende inavvertitamente da una parte o dall'altra senza che siano azionati gli indicatori di direzione, il sistema provvede a segnalare al guidatore la situazione di potenziale pericolo attraverso un suono o una vibrazione del volante.
Sistemi elettro meccanici di sicurezza attiva
Sistemi elettromeccanici o meccanici possono agevolare la prevenzione di incidenti attraverso un intervento non autonomo, ma controllato dal conducente. Un esempio è l'impianto frenante il quale può intervenire per sostenere un'azione già iniziata dal conducente fornendogli assistenza e potenziando l'esito, ma può anche intervenire in parziale autonomia in caso di emergenza. Ma eccone anche altri.
-
Frenata assistita: i freni ad un impianto meccanico che va ad agire sui dischi per rallentare e fermare il veicolo marciante. Ci sono auto che non prevedono particolari dispositivi, mentre altre vantano una buona assistenza alla frenata oppure l'intervento autonomo della frenata di emergenza, facendo scattare le pinze freno qualora il sistema individui un improvviso ostacolo ravvicinato.
-
Regolazione sospensioni: le sospensioni sono importanti per garantire una buona tenuta di strada. Una regolazione dall'interno dell'abitacolo può facilitare il feeling tra il veicolo e il fondo stradale, ottimizzando le reazioni del veicolo in caso di scarsa aderenza.
-
Sterzo assistito: in alcune automobili è presente una centralina in grado di intervenire attivamente sul volante per aiutare il guidatore a recuperare una situazione di potenziale pericolo. Nel momento in cui questa viene percepita dai sensori predisposti, il volante ruota per poter favorire il ripristino della traiettoria di marcia.
Sistemi di sicurezza passiva
Come la parola stessa invita a pensare, i dispositivi di sicurezza passiva sono quelli che sono sempre presenti, identificandosi più con delle "barriere meccaniche". Si fa riferimento ai paraurti ad elevata capacità di assorbimento urti, al telaio ad alta efficienza torsionale, alle barre laterali anti intrusione nelle portiere, alle cinture di sicurezza, al seggiolino per bambini e al piantone dello sterzo rientrante in caso di forte impatto.
Discorso a parte lo merita l'airbag. Qualcuno sostiene che sia un sistema di sicurezza passiva, ma in realtà si colloca in una perfetta via di mezzo. Il pallone viene gonfiato in pochissimi millisecondi quando viene registrata una brusca e improvvisa decelerazione del veicolo, impedendo l'impatto del viso dei passeggeri contro il volante o il cruscotto. Non evita l'incidente, ma agisce attivamente per ridurre i danni alle persone. Potrebbe tranquillamente essere classificato come elemento passivo, ma avendo dei sensori e una centralina sono molti coloro i quali lo collocano tra i dispositivi attivi di sicurezza.