22 gennaio 2022

Viaggio in Auto in Gravidanza: Consigli per Affrontarlo

Accorgimenti da adottare per viaggiare in sicurezza in auto durante la gravidanza. Ecco sfatati i miti più comuni per garantire serenità alla futura mamma.

Il periodo della gravidanza è spesso costellato da dubbi ai quali talvolta si risponde con pregiudizi e luoghi comuni. Uno di questi riguarda la possibilità di viaggiare in macchina. È facile infatti pensare, in modo quasi automatico, che sussistano una serie di impedimenti e difficoltà che rendono difficile, se non impossibile, godersi un tragitto in totale tranquillità. Addirittura si può arrivare a ritenere che sia in qualche modo sbagliato o dannoso per la salute della futura mamma e del bambino salire in auto, come conducente o sedute al posto del passeggero.

In realtà, si tratta di un mito che può essere agevolmente sfatato: non esistono, infatti, controindicazioni che proibiscano, o sconsiglino alle donne in dolce attesa di guidare o farsi dare un passaggio. Ovviamente sono necessarie alcune piccole accortezze. Ad esempio, durante il primo trimestre, quando più facilmente possono sopraggiungere con frequenza sintomi di malessere fastidiosi come nausea e stanchezza, sarebbe consigliabile evitare strade troppo tortuose e dissestate, la cui percorrenza potrebbe causare movimenti sgraditi.

Inoltre, ma mano che ci si avvicina al momento del parto e la circonferenza del ventre acquista importanza, chiaramente potrebbe risultare difficoltoso rimanere costrette in uno spazio così angusto per molto tempo. Fatte queste precisazioni, non esistono di fatto vere e proprie limitazioni né fattori che mettano in pericolo madre e figlio, a patto che la gravidanza non sia stata considerata a rischio da parte del medico. Non solo, ma nel periodo centrale della gestazione, i viaggi in auto possono regalare momenti di relax e piacere. In questo articolo, ci occuperemo di questo delicato argomento, fornendo alcuni consigli che potranno rendersi utili per aiutare le donne interessate a salire a bordo senza timore.

Viaggi in macchina durante la gravidanza: alcuni consigli

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Iniziamo con il fornire alcune raccomandazioni generali per garantire un maggiore comfort durante il viaggio. Prima di tutto, in qualsiasi fase della gestazione ci si trovi (ma ciò è valido soprattutto durante l'ultimo periodo, quando il pancione è più prominente), sono sconsigliati tragitti lunghi più di 5 ore.

La percorrenza, in ogni caso, non deve essere continuativa, ma interrotta da pause frequenti, per evitare che la circolazione sanguigna venga rallentata dal mantenimento troppo prolungato della stessa posizione. Infatti, l'utero, per via dell'aumento di volume, preme sulla vena cava, indispensabile per assicurare che il sangue possa ritornare al cuore. Indicativamente, quindi, si consiglia di effettuare almeno un intervallo ogni due ore al massimo, stabilendo delle tappe intermedie che consentano di scendere dalla vettura e potersi muovere liberamente per qualche minuto, oltre che di bere tanta acqua per mantenere un buon livello di idratazione. Inoltre è importante che l'intero viaggio proceda all'insegna della completa comodità: oltre all'essenziale senso di sicurezza che ogni donna in attesa deve provare a bordo, anche il comfort rappresenta un notevole aiuto nel favorire la serenità. Il che significa che durante i mesi estivi, nelle giornate particolarmente calde, è bene accendere l'aria condizionata per contrastare l'afa e mantenere una temperatura gradevole all'interno dell'abitacolo, ma non solo.

Molto rilevante è anche la possibilità, per la donna, di poter assumere una posizione che la metta a proprio agio e le consenta di rilassare tutto il corpo. Sfruttiamo quindi i sedili reclinabili e cerchiamo di creare quanto più spazio possibile per offrire maggiore libertà di movimento. Estremamente utili possono essere dei cuscini aggiuntivi, che contribuiscono ad attutire eventuali sobbalzi quando si incappa in una buca, o movimenti troppo bruschi. Un ulteriore accorgimento che può attenuare la percezione di questi fastidiosi strattoni è riservare alla futura madre un posto sul sedile posteriore, più protetto in caso di improvvise frenate, e quindi maggiormente sicuro.

Come portare la cintura di sicurezza

Un punto che merita una discussione più approfondita riguarda l'utilizzo della cintura di sicurezza. Vale la pena soffermarci su questo argomento perché si potrebbe facilmente essere portati a ritenere che possa essere pericoloso allacciarla in caso di gravidanza. Invece, anche in questo caso ci troviamo di fronte a un mito da sfatare: secondo quanto stabilito in maniera esplicita dal Codice della Strada, indossarla rimane un obbligo anche in caso di dolce attesa, salvo alcune eccezioni, che devono essere comunque dimostrate da un certificato redatto dal medico che la donna deve sempre portare con sé per poterlo esibire se richiesto.

Questa normativa è stata stabilita sulla base del fatto che, effettivamente, la cintura non esercita sul ventre una pressione tale da poter essere considerata dannosa. Il discorso cambia in caso il veicolo rimanga coinvolto in un incidente o subisca un urto violento. In queste circostanze, è doveroso sottoporsi immediatamente a un controllo medico, che accerti lo stato di salute della donna e del bambino.

Nonostante ciò che dice la legge, è comunque innegabile che la cintura di sicurezza possa arrecare un certo fastidio. Fortunatamente, esistono delle soluzioni che possono attenuarlo, come premunirsi di un cuscino sottile, preferibilmente imbottito di gommapiuma, da inserire tra la pancia e la cintura, in modo da ridurre il senso di costrizione. Inoltre, è essenziale indossare correttamente la cintura, che deve passare sotto al pancione in senso orizzontale, senza assolutamente attraversarlo in diagonale, per poi finire sulla spalla, passando in mezzo ai seni. Occorre anche controllare il meccanismo di blocco, per accertarsi che non scatti. Infine, possiamo anche fare affidamento su un dispositivo chiamato Safe Unborn Child, installato appositamente per aiutare a verificare il corretto posizionamento della cintura.

Nausea in macchina: come comportarsi

Come accennavamo in precedenza, durante i primi tre mesi la piacevolezza del viaggio in macchina può essere ostacolata dalla frequenza di disturbi comuni quali la nausea. Ma in alcune circostanze spostarsi in auto è una questione di necessità, e allora è opportuno correre ai ripari e attrezzarsi in caso si presenti questo fastidioso sintomo. Ci sono alcuni snack che possono aiutare a contrastare la nausea, come i classici crackers, i biscotti secchi, o lo zenzero caramellato. I farmaci che abitualmente si assumono per far fronte al mal d'auto comune non sempre funzionano, senza contare che in certi casi non possono neanche essere assunti. Un altro rimedio è rappresentato da determinate fragranze, come l'olio essenziale di menta. Se inalati al bisogno, possono dare una mano a combattere il senso di incipiente vomito e arrecare sollievo.

La guida con il pancione: fino a quando è consentita?

Chiudiamo con un ultimo dubbio che interroga molte mamme in attesa, che si chiedono se possono continuare a utilizzare la macchina come conducenti senza che questa attività possa ripercuotersi negativamente sulla loro sicurezza. Forse può sembrare controintuitivo, ma una donna accorta e prudente, che prenda tutte le precauzioni del caso, potenzialmente potrebbe continuare a guidare fino all'ultimo mese di gestazione, ammesso che si senta in condizione di farlo senza che ciò le causi uno sforzo eccessivo o un particolare fastidio.

Durante il periodo dei primi tre mesi, infatti, occorre prestare attenzione ad alcuni sintomi, quali sonnolenza, stanchezza, che possono rallentare i riflessi, mentre i colpi di caldo e gli sbalzi ormonali possono arrecare disagio e rendere poco piacevole la guida. Nell'ultimo trimestre, invece, il problema principale è rappresentato dall'ingombro della pancia, che può creare difficoltà nel sedersi al posto di guida rimanendo comode e riuscendo comunque a raggiungere i pedali mantenendo il pieno controllo del mezzo. In ogni caso, la scelta di continuare a guidare anche durante la gravidanza dipende esclusivamente dalla diretta interessata, da quello che si sente di fare in base alle sue condizioni fisiche, purché ciò avvenga in completa sicurezza e il tragitto venga vissuto in modo tranquillo, senza timori e quanto più possibile nella comodità. Gli unici limiti validi sono stabiliti personalmente dalla futura mamma.

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