09 aprile 2022

Trazione Auto: Anteriore, Integrale o Posteriore

La trazione auto può essere anteriore, posteriore oppure integrale: vediamo insieme quali sono le principali caratteristiche delle diverse tipologie.

Su MiaCar.it ci occupiamo sì delle migliori offerte auto online, siano esse una vetture nuoveauto km 0 o una macchine usate, ma siamo anche esperti ed appassionati di meccanica, ed oggi vediamo insieme quali tipi di trazione esistono, e descriveremo la trazione anteriore, la trazione integrale e la trazione posteriore.

La trazione auto: tipologie

Cosa s'intende per trazione auto

Un'automobile si muove grazie alla trazione, quella forza che il motore trasferisce alle ruote con l'ausilio della trasmissione; le gomme premono sulla strada e il veicolo accelera. Tutto molto semplice, ma esistono diverse tipologie di trazione e non tutti i veicoli si comportano allo stesso modo:

  • anteriore: è la più utilizzata e consiste nel moto generato dalle sole ruote anteriori;
  • posteriore: la storia ha reso questo tipo di trazione mitica; la posteriore accompagna in genere i veicoli più sportivi e ha quel fascino a cui molti automobilisti non riescono a resistere;
  • integrale: unisce l'anteriore con la posteriore e permette di ottenere performance da primato anche sulle superfici più sdrucciolevoli.

La trazione anteriore

Si tratta della tecnologia più utilizzata ma non gode di una storia edificante come qualcuno potrebbe immaginare; purtroppo la trazione anteriore consiste in una soluzione che ha rimpiazzato la posteriore per motivi economici. Uno dei primi veicoli a utilizzarla fu la FIAT 128, un'auto che ebbe un buon successo commerciale ma che in molti ricordano come il mezzo più spartano di tutti i tempi, complice la trasmissione stessa.

La trazione anteriore avviene grazie all'adozione di due semiassi (collegati a loro volta alle ruote) posti alle estremità dell'albero motore, quest'ultimo posto trasversalmente per comodità. Questa tecnologia comporta comunque dei pregi che con le recenti migliorie non sono certo da sottovalutare:

  • minore dispersione della potenza;
  • facilità di guida: controllare un'auto dotata di trazione anteriore è molto più intuitivo. Per esempio lo sterzo tende sempre a raddrizzarsi quando viene rilasciato, mentre percorrendo le curve la potenza alle ruote si avverte direttamente sullo sterzo, un fatto che scongiura sbandamenti o comportamenti del veicolo particolarmente nervosi, tipici peraltro di molte vetture da pista;
  • maggiore direzionalità: guidare sulle strade di montagna e percorrere i tornanti è meno faticoso quando la vettura si muove con la trazione anteriore.
In quanto ai difetti possiamo elencare i seguenti:
  • delicatezza dei semiassi: i motori potenti poco si addicono alla trasmissione anteriore, in quanto tanti cavalli potrebbero danneggiare i semiassi. Nello specifico solo alcune vetture chiamate "hot hatch" adottano questa tecnologia, ma i 200 hp di cui sono dotate devono essere sapientemente gestiti dall'automobilista, specialmente quando lo sterzo è girato e i rapporti più bassi sono ingranati. Tuttavia grazie all'elettronica questi inconvenienti sono stati di gran lunga ridotti;
  • bassa guidabilità sui terreni sconnessi: la trazione anteriore non è per nulla l'ideale quando sulla strada manca l'asfalto.

La trazione posteriore

Le auto con trazione posteriore hanno da sempre identificato la sportività e non è un caso che alcuni marchi come l'Alfa Romeo e la Bmw l'abbiano presa a riferimento per quasi tutta la produzione. Questa tecnologia consiste nel posizionare il motore nel senso longitudinale e nello sfruttare un albero di trasmissione che permette di trasferire il moto all'assale posteriore. I vantaggi di questa soluzione sono i seguenti:

  • maggiore robustezza della trasmissione: in questo modo è possibile gestire potenze molto più elevate, come del resto accade sui prototipi utilizzati in pista;
  • guidabilità sui terreni sconnessi: non bisogna fraintendere, la trazione posteriore non è indicata per percorrere sottofondi sdrucciolevoli, ma è davvero divertente quando chi guida sa il fatto suo;
  • maggiore stabilità alle velocità elevate: la libertà di cui gode lo sterzo permette di lavorare molto sulla campanatura e la convergenza delle ruote anteriori. In tal modo è possibile settare il veicolo per eliminare vibrazioni e altre spiacevoli sensazioni che contribuiscono a compromettere la sicurezza.

Ma quali sono i difetti della trazione posteriore? Il campo è delicato e potrebbe "offendere" i puristi della guida, certamente con ragione. La trazione posteriore non ha difetti in sé, è stata tolta per permettere a tutti di risparmiare e guidare con facilità.

La trazione integrale

Gli incontentabili possono optare per la trazione integrale, una soluzione che su strada può essere molto utile, specie quando piove o nevica; non è un caso che nella categoria regina del mondiale rally vengano usate unicamente auto di questo tipo. La trazione integrale unisce i pregi dell'anteriore e della posteriore; il controllo del veicolo aumenta e con esso il divertimento al volante. La potenza può essere ripartita elettronicamente nella maggior parte dei veicoli, mentre la direzionalità è garantita dalle ruote anteriori, ma è controllabile anche grazie alla spinta delle gomme posteriori. La trazione integrale presenta ben pochi difetti, se non una maggiore dispersione della potenza e una gestione più difficile dei costi, sia a livello manutentivo che per quanto riguarda i consumi.

I fuoristrada

Consiste in una catagoria di veicoli che utilizza quasi sempre la trazione integrale; a differenza delle auto sportive o supposte tali, le auto destinate all'off-road presentano soluzioni "ibride", in grado di adattare il veicolo a esigenze differenti. Prendiamo come esempio la Suzuki Jimny, una piccola fuoristrada la cui potenza non raggiunge i 100 cv; l'auto è particolarmente curata dal punto di vista della trazione e utilizza un sistema che commuta da 2WD a 4WD e viceversa, abbinando alla soluzione un albero del cambio aggiuntivo che riduce i rapporti. Il sistema consiste in una trazione posteriore classica; è presente un motore longitudinale, un albero di trasmissione e un assale posteriore, come accade nei modelli 2WD: premendo un tasto è possibile abbinare all'albero l'assale anteriore e trasformare l'auto in una 4WD. In questo caso si avverte una palpabile differenza dalla 2WD a trazione anteriore, in quanto l'assenza dei semiassi che caratterizzano i sistemi con motore trasversale rende il veicolo un poco nervoso, ma molto efficace in trazione. Le marce ridotte sono la ciliegina sulla torta, ma poco hanno a che vedere con la trazione, se non per il drastico e piacevole aumento della coppia motrice.

La trazione integrale permanente

Differisce dal sistema appena descritto proprio perchè non è disinseribile; la trazione integrale di tipo permanente caratterizza veicoli come la Lancia Delta Integrale e l'Alfa Romeo 159 Q4 (auto fuori produzione). Questo sistema identifica i veicoli sportivi sopra menzionati e differisce dalle soluzioni ibride per quanto segue:

  • motore posto trasversalmente e adozione dei classici semiassi;
  • presenza di un albero di trasmissione adibito unicamente al trasferimento della potenza all'assale posteriore.

 

Trazione auto: quale scegliere?

Rispondiamo brevemente a questo quesito che potrebbe risolvere i dubbi di non pochi automobilisti:

  • la trazione anteriore viene utilizzata in almeno l'85% degli automezzi sul mercato. La maggior parte delle persone deve scegliere questa soluzione per forza di cose, ma è giusto che la preferisca per la sua semplicità costruttiva e la facilità stessa con cui permette loro di adattarsi alla guida di qualsiasi mezzo;
  • la trazione posteriore è dedicata alla sportività: la soluzione permette di scaricare a terra molti cavalli nella breve unità di tempo e consiste certamente in una tecnologia più robusta dal punto di vista meccanico; gli amanti delle auto sportive dovrebbero non solo preferirla, ma addirittura esigerla;
  • la trazione integrale può essere divertente ma anche utile. Il sistema permette di arrampicarsi con un mezzo nelle strade più impervie, ma anche di controllare l'auto sulla neve (con gomme adeguate) e guidare sulle superfici che offrono poca aderenza, come gli sterrati.

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