come-fare 30 maggio 2022

Puleggia Alternatore Rotta: Sintomi e Costo della Riparazione

La puleggia dell'alternatore è soggetta a usura e si può rompere con il passare degli anni: vediamo quali sono i sintomi e cosa fare per evitare danni.

L'alternatore

Cos'è

L'alternatore è un organo elettromeccanico che garantisce all'auto la corrente di cui ha bisogno per il suo regolare funzionamento: si occupa di generare energia tramite l'ausilio di un avvolgimento primario che, come insegna la fisica, ruotando produce un flusso di elettroni e lo trasferisce alla batteria, che in tal modo mantiene sempre la sua carica ottimale.

Come funziona

Il funzionamento dell'alternatore è molto semplice; consiste in un generatore di forma cilindrica che viene collegato al motore e altri dispositivi meccanici, che possono essere il compressore del condizionatore come la pompa dell'acqua a seconda del veicolo, tramite una cinghia dentata trascinata da apposite pulegge.

La puleggia dell'alternatore

Cos'è

L'alternatore è dotato della sua puleggia, un elemento che si muove con l'ausilo di un cuscinetto a sfera apposito; si tratta di una ruota costruita in modo che la cinghia possa essere trascinata in maniera precisa, senza saltellamenti o sfregamenti che comprometterebbero il funzionamento del generatore.

Tipologie

La puleggia può essere di due tipi:

  • fissa: questa soluzione è stata adottata fino alla fine del secolo scorso. La puleggia in questo caso ruota unitamente al cuscinetto e subisce il moto diretto del propulsore; l'inconveniente tipico di questa tecnologia consiste nei contraccolpi a cui l'organo è sottoposto, in quanto il motore si può spegnere bruscamente o trasferire agli elementi ad esso collegati tutte le repentine variazioni di regime che avvengono durante la guida. Il risultato è il possibile danneggiamento della puleggia e dell'intero alternatore, un guasto che ha da sempre richiesto la sostituzione di tutti i componenti con i costi che ne derivano;
 
  • a ruota libera: questo tipo di puleggia è dotata di una frizione che consente al cuscinetto e al generatore di non ricevere tutta l'inerzia che deriva dai controccolpi sopra descritti. In questo modo la durata del componente è garantita per un tempo più lungo; inoltre, dal momento che si riscontrano problemi, non è escluso che quest'ultimi si possano risolvere sostituendo un numero limitato di pezzi.

Se la puleggia dell'alternatore si rompe

Cause

La puleggia dell'alternatore si rompe quasi sempre per usura; con il passare degli anni e delle stagioni i materiali subiscono numerosi stress meccanici e termici, condizioni che favoriscono la comparsa di giochi che a loro volta accentuano i possibili danni. Coloro che hanno la fortuna di avere un garage possono contare su di una maggiore longevità dell'alternatore, e non solo; tuttavia il componente, che teme l'acqua e l'umidità in modo particolare, raggiunge facilmente i 6-8 anni di età.

Conseguenze

La puleggia dell'alternatore si può rompere e compromettere il funzionamento dell'intero dispositivo; in pratica, la batteria non potrebbe ricevere più la ricarica di corrente fondamentale per alimentare la richiesta elettrica del veicolo. Con il passare del tempo il rendimento dell'impianto diventerebbe sempre più basso fino a non consentire più neppure l'avvio del motore, con conseguenze che comportano il traino del veicolo obbligatorio, ovunque si trovi l'automobilista e gli eventuali occupanti del mezzo. In tal senso si ricorda che le auto moderne (intesi i veicoli prodotti dall'inizio del secolo ad oggi) non sono più in grado di partire "a spinta" come accadeva con le auto "d'epoca"; l'impianto che traferisce la corrente alle candele non è più indipendente come allora e necessita dell'ausilio della centralina. I veicoli diesel sono soggetti agli stessi problemi, in quanto necessiterebbero di una forte discesa considerando l'elevato rapporto di compressione del motore; tuttavia, la digitalizzazione della gran parte delle funzioni accessorie, di cui sono un esempio gli ADAS e i controlli elettronici di potenza e stabilità, sconsigliano l'esecuzione di tali procedure per rimettersi in viaggio.

Sintomi

Quando la puleggia dell'alternatore è prossima alla rottura si possono avvertire alcuni rumori provenire dal vano motore; quello più classico è il caratteristico fischio, in genere forte e fastidioso a tal punto da incuriosire numerosi passanti.

I veicoli più moderni dotati di alternatore con puleggia a ruota libera difficilmente producono un rumore così assordante, dovuto al cuscinetto lesionato sottoposto a violenta trazione; piuttosto emettono un lieve cinguettio la cui durata varia dai 2 ai 5 secondi.

Tuttavia, al presentarsi di tali rumori è necessario mettere al vaglio l'ipotesi di smontare l'alternatore e provvedere alle riparazioni del caso, prima che la situazione si aggravi e contribuisca a provocare danni più costosi. Un altro sintomo tipico e inequivocabile è l'accensione della spia in abitacolo; si tratta della raffigurazione della batteria automobilistica che in genere si nota per pochi attimi al check durante l'avvio del veicolo.

Nel caso in cui la spia rimanga accesa e fissa, significa che la batteria non viene più ricaricata a dovere dall'alternatore, un fatto che presto costringerà l'auto a fermarsi. Talvolta la spia rimane attiva solo ai bassi regimi del motore, una condizione che permette di tranquillizzarsi quando si è alla guida distanti dalla meta, in quanto è facile che si riesca a raggiungere la destinazione prefissata; tuttavia l'alternatore necessita di una revisione e non si può fare a meno di richiedere un intervento specializzato.

Se quindi senti un rumore come un fischio prolungato e la spia della batteria accesa fissa, possono essere segnali concreti che la puleggia dell'alternatore sta per rompersi, e dovresti portare la macchina dal meccanico.

Cosa fare di fronte a una puleggia rotta

Coloro che amano il mondo automotive e sono generalmente propensi a intervenire per conto proprio, possono tentare di smontare l'alternatore e sostituire i componenti danneggiati in totale autonomia. Premettiamo che non si tratta di un'operazione semplicissima, soprattutto a causa dell'inaccessibilità di molti vani motore e della necessità di alcuni ferri specifici che possono variare a seconda della marca del veicolo.

Prima di smontare un componente meccanico in auto è importante staccare il cavo negativo (di colore nero) della batteria; si tratta di un'azione preventiva che scongiura cortocircuiti capaci di provocare i danni più inaspettati. Successivamente si può intervenire sulla cinghia, togliendola dopo aver agito sul tensionatore, una ruota meccanica che, tramite la sua corsa longitudinale ottenuta con l'ausilio di un piccolo binario apposito, permette di tendere la cinghia stessa. A questo punto si può verificare lo stato della puleggia dell'alternatore, vedere se è rotta, se è dura, se il cuscinetto ha una rivoluzione ruvida (tipica della presenza di un danno interno che richiede lo smontaggio del componente), oppure ancora se era proprio la cinghia a non avere più i requisiti per funzionare al meglio.

Una cinghia usurata si vede difficilmente, specie se non si conosce il mestiere e non si ha dimestichezza con questi prodotti; in tal senso sarebbe quantomeno consigliato vederne almeno una nuova per fare un confronto e ragionare sul proseguo del lavoro. Una puleggia rotta si vede a occhio nudo, ma a dire il vero è un'evenienza abbastanza remota; piuttosto è probabile che si danneggi il cuscinetto a cui è collegata. In questo caso è necessario revisionare l'alternatore, un'operazione che è possibile effettuare da soli se non è utile ricalibrare la sede interna del cuscinetto, una condizione possibile quando quest'ultimo si blocca e gira a vuoto provocando l'usura del foro in cui è inserito.

Se la sede del cuscinetto è consumata bisogna far riparare l'alternatore da un'officina meccanica, una soluzione che potrebbe non essere conveniente se si fa un confronto con l'acquisto di un nuovo dispositivo. Quando la sede è in ordine bisogna sosituire il cuscinetto rotto con uno di nuova fabbricazione rispondente alle medesime caratteristiche. Si rende noto che, se smontare l'alternatore dal veicolo richiede l'intervento su pochi bulloni, l'apertura del componente potrebbe rivelarsi decisamente più difficoltosa; in particolare, al fine di togliere il cuscinetto, è importante procurarsi un estrattore, una sorta di chiave studiata appositamente per tirare fuori dalla sede i cuscinetti volventi. Senza un estrattore è praticamente impossibile sostituire i cuscinetti ed è pertanto sconsigliabile smontare l'alternatore.

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