27 marzo 2022

Manutenzione auto diesel: ecco cosa fare in caso di interventi ordinari e straordinari

E' proprio vero che le vetture a gasolio sono più costose da mantenere? La manutenzione auto diesel sviscerata dal punto di vista di interventi ordinari e straordinari, facendo attenzione ad alcune parti.

La manutenzione delle auto diesel è un fattore da tenere presente sia in fase di acquisto che durante il normale impiego della vettura nell'utilizzo di ogni giorno.

I moderni motori a gasolio sono concentrati di tecnologia pura ed è importante creare le condizioni giuste affinchè possano funzionare correttamente più a lungo.

Spesso ci si pone una domanda: è vero che le auto diesel richiedono più manutenzione di un'auto a benzina? Se fino a qualche tempo fa la risposta era univoca nell'affermare la realtà di questo quesito, oggi le cose sono cambiate grazie ai cosiddetti tagliandi long life, grazie ai quali gli intervalli temporali degli interventi ordinari in officina si sono ampiamente dilatati. D'altro canto è pur vero che, in base all'utilizzo del mezzo, le stesse manutenzioni possono richiedere una frequenza maggiore, specialmente nell'uso gravoso o quando si percorrono quotidianamente brevi tratti.

In generale possiamo affermare che avere un po' di riguardo per il motore diesel aiuta a salvaguardare alcuni componenti, riducendo o evitando manutenzioni e sostituzioni. E' sempre buona cosa attendere lo spegnimento delle spie prima di mettere in moto la macchina e dedicare un minuto per far girare al minimo il motore prima del suo arresto. Vediamo quali sono i principali interventi di manutenzione che le vetture alimentate a gasolio possono richiedere.

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Manutenzione ordinaria auto diesel

Con il concetto di manutenzione ordinaria si usa fare riferimento ai normali tagliandi richiesti dalla casa costruttrice e ben indicati sul libretto uso e manutenzione. Ciascun motore richiede tempi diversi e chilometraggi differenti di intervento e per questo è importante chiedere informazioni anche su tale argomento in fase di acquisto. Di solito un propulsore recente richiede il tagliando ogni 30 mila km, ma è un dato molto indicativo.

Ci sono vetture che hanno il tagliando dinamico, ossia variabile a seconda dell'impiego del mezzo: un insieme di sensori misura la qualità dell'olio e valuta lo stile di guida del conducente nel tempo, indicando di volta in volta l'intervallo per il corretto intervento in officina.

Durante il regolare tagliando a scadenza e a seconda del chilometraggio del veicolo, vengono sostituiti i filtri (olio, aria e carburante), controllati i freni, cambiato l'olio, verificate le chiusure delle varie viti e fascette, controllata la tenuta delle guarnizioni.

Queste ultime operazioni dovrebbero essere effettuate sempre poichè una vettura diesel, per natura del suo motore, ha delle vibrazioni che alla lunga possono allentare le tenute.

A chilometraggi superiori vengono eseguiti anche altri controlli, si provvede alla sostituzione delle varie cinghie, delle pastiglie freno ed eventualmente anche all'olio del cambio. Le vetture mosse da rapporti automatici robotizzati richiedono manutenzioni aggiuntive e più costose.

Controlli e interventi straordinari di manutenzione auto diesel

Oltre ai regolari tagliandi è possibile che vi siano manutenzioni diverse da eseguire a componenti che sono tipici della tecnologia dei motori alimentati a gasolio. Ecco alcune utili indicazioni.

Iniettori

Il gasolio, prima di essere introdotto nella camera di combustione, attraversa i passaggi strettissimi degli iniettori, i quali hanno il compito di vaporizzare il carburante all'interno dei cilindri. Premettendo che il diesel è meno raffinato della benzina e di solito appare più sporco, risulta più facile trovare delle impurità che vanno a ostruire i micro canali di questi importantissimi elementi che rappresentano il cuore dei propulsori diesel.

Il motore perde in resa, calano ripresa e accelerazione e a volte l'auto rimane in panne richiedendo addirittura il carro attrezzi. Diventa quindi necessario mantenere costantemente puliti gli iniettori attraverso l'intervento dell'officina oppure mediante l'introduzione di appositi liquidi nel serbatoio del carburante, che hanno il compito di eliminare morchie e incrostazioni che potrebbero essere presenti nei condotti di passaggio del gasolio.

Gli iniettori tendono a sporcarsi maggiormente quando si guida la vettura con il serbatoio quasi vuoto (in riserva) dato che sul fondo si accumula la sporcizia che viene poi "aspirata" e portata nel motore. Meglio, quindi, mantenere sempre una quantità di carburante che sia sopra al livello della riserva.

Gli additivi si acquistano tranquillamente nelle corsie dedicate ai prodotti per auto che si trovano nei grandi supermercati, online, oppure nei negozi di accessori e autoforniture. Ci sono prodotti che hanno un prezzo variabile tra 7 e 30 euro, a seconda del marchio e della tipologia. Gli stessi prodotti, proposti a cifre ben più alte, vengono solitamente utilizzati dalle officine in fase di tagliando.

Filtro antiparticolato

Sulle auto diesel c'è un sistema in grado di abbattere le emissioni ed è il filtro antiparticolato (che qualcuno chiama FAP o DPF a seconda del modello di veicolo).

Le auto moderne spinte da motore a gasolio soffrono particolarmente i tratti a breve percorrenza, solitamente inferiori a 10 Km. Ecco spiegato il motivo per il quale è sicuramente meglio acquistare un'auto a benzina per spostarsi in città o per andare al lavoro in un luogo relativamente vicino a casa.

In pratica le particelle più dannose per l'ambiente si accumulano nel filtro antiparticolato il quale, a intervalli più o meno regolari che possono variare tra 600 e 900 Km, innalza la temperatura per bruciare quanto accumulato, incenerirlo ed espellerlo in forma innocua per l'ambiente.

In tratti relativamente brevi accade che il sistema non riesce ad avere il tempo per portare la temperatura al giusto valore per poter svolgere la sua funzione, lasciando quindi in accumulo le particelle. Proseguendo nell'utilizzo breve del mezzo accadrà che la fase di incenerimento mai avverrà, lasciando però il filtro intasato, anche solo parzialmente. La rigenerazione avviene comunque sempre in automatico (magari a intervalli più ridotti rispetto a quanto inizialmente indicato), ma dopo molteplici interruzioni consecutive, lo scenario che si prospetterà sarà il ricovero in officina del veicolo per la pulizia forzata del filtro.

Semplificando il concetto, altro non è che il principio che regola la funzione di un colino o setaccio. Con il trascorrere del tempo e dei chilometri, le nano particelle si accumulano nel filtro e vanno a intasare i microfori, impedendo l'espulsione delle polveri.

Dopo diversi chilometri (almeno oltre 200 mila) e indipendentemente dall'uso dell'auto, potrebbe rendersi doverosa la sostituzione dell'intero sistema ad un costo molto importante (indicativamente 1.200 euro o poco più presso la rete ufficiale di assistenza del veicolo). Inoltre, solo alcuni sistemi (tendenzialmente quelli presenti sulle vetture francesi) prevedono l'introduzione di una particolare sostanza che è necessaria per facilitare il processo: in questo caso vi è un serbatoio a parte che va riempito in officina una volta che è in esaurimento.

Oltre a quanto espresso è giusto segnalare che durante la rigenerazione autonoma del filtro, per innalzare la temperatura il motore dovrà lavorare maggiormente richiedendo un consumo di carburante e di olio leggermente superiore alla norma. Quindi potrebbe essere che in veicoli che manifestano difficoltà nell'esecuzione del processo vi sia un consumo di olio anomalo, rendendo necessario un rabbocco più frequente.

Candelette

Le candelette sono un elemento importantissimo per le vetture a gasolio: la loro presenza si avverte in fase di avvio. All'accensione del quadro strumenti con la prima rotazione della chiave di avviamento, compare sul quadrante del cruscotto una spia dedicata che riporta una geometria simile a una spirale, che si spegne dopo qualche secondo, un attimo prima dell'avvio definitivo. La funzione delle candelette è quella di fornire energia aggiuntiva proprio in fase di avviamento motore. Non bisogna quindi confondere le candelette con le candele in quanto sono componenti tra loro molto differenti che entrano in gioco in momenti distinti. Ogni 100 mila chilometri circa le candelette vanno solitamente sostituite in officina, ma ci sono auto che prescrivono il cambio con qualche chilometro di anticipo. Nelle auto più datate o lasciate all'aperto durante la notte, questi elementi potrebbero soffrire il freddo perdendo anzitempo la loro piena efficienza, specialmente durante la stagione invernale.

Filtri

Sebbene i filtri rientrino nella manutenzione ordinaria è sempre consigliabile prestare la dovuta attenzione anche in altri casi, specialmente se si rifornisce l'auto in stazioni di servizio poco conosciute, se si utilizza un olio di bassa qualità oppure se si frequentano zone polverose o con molti pollini durante i mesi primaverili.

Si tratta principalmente di filtri dell'aria, del carburante e dell'olio, ma uno sguardo attento lo merita pure il filtro del climatizzatore per evitare che possano accumularsi batteri e muffe.

Frizione e volano

Tra gli interventi di manutenzione auto diesel non vanno dimenticati quelli riguardanti frizione e volano. Ci sono modelli che soffrono particolarmente di problemi dovuti a quest'ultimo elemento il quale, tra gli altri, ha anche il compito di ridurre notevolmente le vibrazioni tipiche del motore a gasolio. Capita che con elevate percorrenze (solitamente oltre 200 mila Km) si possa percepire qualche anomalia. Quando si interviene in officina con la sostituzione del volano bimassa è buona cosa cambiare anche la frizione dato che i due organi sono tra loro direttamente correlati.


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