15 febbraio 2022

Visura PRA: di cosa si tratta e quando richiederla

La visura PRA e le sue tipologie: cosa contiene questo certificato, a cosa serve e come farne richiesta può risultare utile al proprietario di un veicolo.

Quando si parla di automobili, burocrazia e certificazioni rappresentano un argomento scomodo, fastidioso, e talvolta perfino oscuro per molti proprietari. Ad esempio, non tutti hanno ben presente a cosa ci si riferisca quando si nomina la visura PRA. In questo articolo tratteremo proprio questo particolare tipo di documento. Spiegheremo di cosa si tratta, ma vedremo anche a cosa serve, quando è opportuno richiederlo, e illustreremo nel dettaglio quali informazioni riporta.

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Che cos'è la visura PRA

Con il termine visura PRA si indica un certificato che viene emanato dal Pubblico Registro Automobilistico (il cui acronimo è proprio PRA). Questa carta contiene informazioni di carattere essenzialmente giuridico, relative nello specifico a un certo veicolo. Può trattarsi non solo di un'auto, ma anche di una moto, o di qualsiasi altro mezzo. La redazione della visura, che viene effettuta direttamente da parte del PRA, può essere richiesta in prima persona dal proprietario del veicolo, il quale, una volta emesso il documento, si troverà in possesso di un foglio che attesta una serie di informazioni che identificano il mezzo. Innanzitutto, troviamo dati relativi alle caratteristiche tecniche della vettura, con riferimento alla tipologia di veicolo, alla potenza espressa in kW, alla cilindrata e al tipo di alimentazione del motore, al telaio, alla classe e al tipo di utilizzo finale per il quale è stato progettato (se non sussistono ulteriori specifiche, normalmente viene compilato questo campo con la dicitura di trasporto privato di persona).

Ma sono presenti anche nozioni più specifiche, come la targa e l'anno in cui la vettura è stata immatricolata. Un'altra categoria di dati riguarda le informazioni anagrafiche che si riferiscono al proprietario e consentono di renderlo identificabile. Banalmente, si tratta di codice fiscale, giorno e luogo di nascita e indirizzo di residenza. Altri dati, invece, riguardano in maniera più stretta la storia dell'auto, come la presenza o meno di gravami e il numero di eventuali possessori che abbiano preceduto quello attuale. Infine, gli ultimi campi riguardano il CDP, ovvero il Certificato di Proprietà. Questo attestato viene consegnato al nuovo possessore immediatamente dopo il passaggio di proprietà, nel caso di vetture usate, e serve per stabilire e dimostrare la nuova proprietà dell'auto.

A cosa serve la visura dell'auto e perché viene richiesta

Ci possono essere diversi motivi che spingono il proprietario di un veicolo a richiedere l'emissione di una visura PRA, e in certi casi è addirittura consigliato provvedere a inoltrare tale richiesta. In questo paragrafo ne analizzeremo alcuni. Uno dei moventi più diffusi è che questo certificato permette di effettuare il calcolo del bollo assegnato alla propria vettura, che viene effettuato sulla base della potenza, misurabile in kW o in CV (cavalli).

Tra i casi in cui richiedere una visura PRA costituisce un'azione raccomandabile, rientra a pieno titolo il coinvolgimento nella compravendita di un determinato veicolo. Nel caso si sia interessati ad acquistare una macchina di seconda mano, infatti, occorre non sottovalutare il rischio di cadere vittima di una possibile frode. Poter visualizzare in anticipo i dati del veicolo che si vorrebbe comprare offre un grande vantaggio e una maggiore possibilità di tutela, consentendo di confrontare i dati reali dell'auto (così come anche l'eventuale presenza di fermi amministrativi) con quelli che sono stati forniti dal venditore.

Non si dimentichi poi che, se si è in possesso del numero di targa di un altro veicolo, pur non conoscendo le generalità né i dati anagrafici del proprietario, è comunque possibile risalire al suo nominativo.

Le tipologie di visure

Ora che abbiamo spiegato in modo generico di cosa stiamo parlando quando utilizziamo il termine visura PRA, e abbiamo a grandi linee detto cosa contiene il documento, possiamo entrare maggiormente nel dettaglio per analizzarne i diversi tipi esistenti. Il primo caso è quello della visura per nominativo, che viene richiesta dal proprietario del mezzo. Egli può inoltrarla sia per suo proprio uso, sia in vece di erede. Inoltre, anche un avvocato professionista può avanzare questo tipo di domanda, da parte di un cliente che si trova coinvolto in un processo giudiziario.

Per effettuare la redazione di questo documento, il Pubblico Registro Automobilistico accede ai dati anagrafici custoditi nel proprio archivio per stilare una lista che elenchi tutti i veicoli che risultano di proprietà del richiedente. Si tratta, in sostanza, di un lavoro di ricerca che può essere svolto principalmente in due modi. Il primo fa riferimento al passato, ripercorrendo l'intera storia della persona come conducente per identificare tutte le vetture che, nel corso degli anni, sono entrate in suo possesso. In alternativa, la richiesta può vertere sulla situazione attuale, e la ricerca sarà relativa soltanto al momento presente, trovando tutti i mezzi che risultano ancora intestati al richiedente. Il secondo caso, invece, riguarda la richiesta di visura PRA per targa.

La finalità, le informazioni contenute in questo documento, così come il tipo di utilità che questo può avere per il proprietario del mezzo e che rappresenta il motivo che lo spinge a volere una visura, sono essenzialmente diverse da quelle della visura per nominativo. Più precisamente, i dati che verranno riportati in questo certificato riguardano nel dettaglio le caratteristiche tecniche del veicolo (in particolare vengono espressi il modello e la marca dello stesso, oltre al numero identificativo del telaio e alla potenza espressa in cavalli), oppure i dati anagrafici del suo possessore (si fa riferimento esclusivamente all'ultimo passaggio di proprietà in ordine cronologico: dell'attuale proprietario si indicano nome, cognome e indirizzo di residenza).

A queste informazioni è possibile risalire attraverso il numero di targa. Il grande vantaggio di questo tipo di visura rappresenta anche il motivo fondamentale per il quale risulta di gran lunga maggiormente richiesto rispetto alla visura per nominativo che abbiamo citato precedentemente, e nello specifico consiste nel fornire al proprietario la certezza che il proprio veicolo abbia il diritto di poter liberamente circolare su strada. Si tratta, in ogni caso, di una certezza fine a se stessa, che ha l'unico ed esclusivo scopo di tranquillizzare il conducente: il certificato emesso, mancando dei diritti di bollo, non ha valore legale né giuridico.

Quando è utile richiedere una visura

Come abbiamo visto, quindi, i motivi che spingono il proprietario di un veicolo a inoltrare una richiesta di visura al Pubblico Registro Automobilistico possono essere i più diversi, e i fattori che influiscono sono davvero molti. Tuttavia, in certe situazioni questa operazione è addirittura consigliata, in quanto può rivelarsi estremamente utile per reperire informazioni specifiche di cui si ha bisogno. Accennavamo prima, ad esempio, al caso in cui si fosse interessati in particolar modo a indagare su un veicolo che si desidera comprare.

Richiedere una visura, in queste evenienze, è utile per scoprire se il venditore sia soggetto a un fermo amministrativo. Una circostanza completamente diversa, invece, è quella in cui si incappa in un incidente. Se l'altro conducente che è rimasto coinvolto non si ferma, è tuttavia possibile risalire ai suoi dati semplicemente annotando la targa del veicolo che guida. Possiamo affermare che, in un certo senso, la visura contiene la storia del veicolo, e proprio da questo deriva l'importanza del valore di questo certificato. Infatti, qualsiasi variazione avvenga in termini della storia cronologica dell'auto, che riguardi l'anno in cui essa è stata immatricolata, avvenimenti quali sequestro, o anche la demolizione, deve essere segnalata al Pubblico Registro Automobilistico, che ne detiene tutte le informazioni precise e dettagliate circa le sue vicende amministrative e giuridiche.

Quanto costa richiedere la visura PRA

Infine, parliamo dell'ultimo aspetto pratico, sicuramente di maggiore interesse per ogni proprietario di veicolo: è legittimo, infatti, domandarsi quanto costi richiedere una visura PRA e portare a compimento il processo. Con specifico riferimento al sito dell'ACI, la visura ammonta a un costo di circa 6 euro. Tuttavia, esistono anche siti che offrono un servizio analogo, a fronte però di una spesa maggiore dovuta al pagamento delle commissioni che possono essere previste. Eventualmente, si può fare domanda di redazione della visura anche presso l'ufficio ACI della propria provincia. L'espletazione della procedura di pagamento può essere portata a termine soltanto tramite PagoPa, che coincide con lo strumento deputato a gestire e controllare i pagamenti che vengono trasferiti alle pubbliche amministrazioni.

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