24 marzo 2022

Iscrizione al PRA: quanto costa e quali documenti sono necessari?

Vediamo quali sono i costi da sostenere e quale l'iter da percorrere per aggiornare o fare l'iscrizione al PRA del veicolo appena acquistato.

Su MiaCar.it non siamo solo amanti delle autovetture, ma ci poniamo come obiettivo quello di aiutarti in ogni fase della tua vita automobilistica, non solo qualora tu debba essere in fase di acquisto dell'auto.

Infatti, oltre ad offrirti tante auto km 0 ed auto usate vantaggiose, siamo qui anche per risolvere tanti dubbi e perplessità, ed oggi vediamo insieme quanto costa e come funziona l'iscrizione al PRA.

Il PRA: cos'è

La sigla PRA indica il Pubblico Registro Automobilistico, e non è altro che un registro nazionale all'interno del quale sono archiviati tutti gli atti di compravendita dei veicoli circolanti sulle strade italiane.

Sebbene la sua definizione sembri piuttosto semplice, l'effettivo funzionamento del PRA e la sua funzione operativa sono molto complesse e necessitano di essere spiegate a fondo.

Il PRA vede la sua nascita nel lontano 1927, periodo in cui iniziavano a diffondersi le prime automobili anche in Italia. Sebbene si trattasse ancora di un oggetto destinato all'alta società, la sua presenza sulle strade diveniva sempre più importante, e come tale, era necessario un registro che contenesse tutti i veicoli circolanti e i rispettivi proprietari.

Fin dalla sua istituzione mediante il regio decreto 1814/1927, viene gestito dall'ACI (Automobile Club Italiano).

Atti registrati al PRA

Come anticipato, ogni passaggio di proprietà dei veicoli viene registrato al PRA. Questi comprendono le prime immatricolazioni e i passaggi di proprietà appunto, ma anche situazioni diverse come i leasing, i fermi amministrativi, i sequestri e molte altre situazioni che comportano il cambiamento di stato di un veicolo.

Targa del veicolo

La targa è quell'elemento univoco che serve a identificare al PRA il proprio veicolo. Grazie al numero di registrazione, viene così a crearsi un legame giuridico.

La composizione delle targhe nel corso degli anni è stata modificata più volte, passando da un semplice numero progressivo a una combinazione di lettere e numeri.

La targa viene consegnata dalla Motorizzazione Civile. A questo proposito, è bene fare una piccola precisazione sulla differenza principale tra il PRA e la Motorizzazione Civile.

Differenza PRA e Motorizzazione Civile

La Motorizzazione Civile è un istituto del Ministero dei Trasporti. Anche questo possiede un elenco di tutti i veicoli, proprio come il PRA. Lo si potrebbe definire un registro parallelo.

La differenza sostanziale è relativa ai dati stessi contenuti nei due registri: teoricamente al PRA sono contenuti solamente i dati riferiti alla proprietà del veicolo, mentre in quello della Motorizzazione Civile sono elencati i dati tecnici dello stesso mezzo in ogni sua caratteristica, una su tutte il superamento delle revisioni a cadenza biennale (la prima dopo i primi 4 anni di età del veicolo medesimo).

Negli ultimi anni si era pensato di unificare i due istituti, così da semplificare tutte le procedure e ridurre la burocrazia.

Registrazione al PRA: come fare

La registrazione della nuova situazione al PRA deve essere effettuata entro i 60 giorni dalla firma del contratto d'acquisto, sia che si tratti di veicolo nuovo o usato.

Di norma, spetta al nuovo proprietario occuparsi di tutto quanto concerne la registrazione. Per fare questo, il nuovo intestatario deve provvedere a procurarsi la documentazione necessaria presso l'ufficio ACI di competenza provinciale.

I documenti che servono per effettuare la nuova iscrizione al PRA sono i seguenti:

il certificato di proprietà con la firma del proprietario precedente avvenuta o direttamente al PRA oppure negli uffici comunali competenti

  • il libretto di circolazione del veicolo soggetto alla compravendita in atto
  • i rispettivi documenti d'identità e codici fiscali del vecchio possessore del veicolo e del nuovo acquirente; se l'auto proviene da una concessionaria, è necessaria una visura camerale
  • il modulo TT2119 che serve per effettuare la richiesta di aggiornamento della carta di circolazione.

Questo iter può anche essere delegato dal nuovo acquirente ad una terza persona. Esistono per di più società che si occupano di svolgere queste operazioni. Affinché possano agire, i soggetti terzi devono avere una delega firmata dal nuovo proprietario oltre ad una copia del documento d'identità dello stesso.

Trascrizione al PRA: costi

Oltre alla documentazione da fornire, bisogna tenere conto di alcune spese da sostenere affinché la procedura vada a buon fine.

Tra i costi ai quali bisogna adempiere in primo luogo ci sono gli emolumenti ACI. Questi non sono altro che i diritti che spettano al PRA per effettuare la trascrizione o l'aggiornamento nel registro. Il loro costo è di 27 euro.

Poi va pagata una somma destinata alla imposta di bollo per il PRA, del valore di 32 euro.

Altra spesa da effettuare è relativa ai diritti del Dipartimento dei Trasporti Terrestri, che si attesta a 10,20 €.

Infine, vi è un'ulteriore imposta di bollo, in questo caso per la carta di circolazione, che ha un valore di 32 euro.

Queste sono quelle che possiamo definire spese fisse, in quanto identiche su tutto il territorio nazionale. Ma non sono le uniche imposte da pagare: difatti manca ancora la cosiddetta IPT (Imposta Provinciale di Trascrizione).

Qui la situazione non è più univoca, in quanto ogni provincia può applicare dei rincari fino al 30% sull'importo fisso stabilito tramite Decreto dal Ministero delle Finanze.

La cifrà che si deve pagare si applica ad autovetture la cui potenza è superiore ai 53 chilowatt, oppure nel caso di macchine agricole e autobus oltre i 110 chilowatt. Per l'importo preciso bisogna calcolare la potenza così espressa per gli importi unitari. É qui che le province possono applicare gli aumenti.

Nel caso in cui l'IPT venisse pagata in ritardo verrà applicato un ulteriore 30%, poi si devono anche aggiungere a tale somma gli interessi legali (che in questo caso si applicano unicamente al costo base dell'imposta).

Esistono poi dei casi particolari, come ad esempio la provincia di Bolzano: qui per più trascrizioni sulla medesima carta di circolazione viene chiesto unicamente il pagamento dell'IPT sull'ultima trascrizione.

Va inoltre tenuto conto che nel caso in cui vi siate affidati a terzi, come una società dedita a tali trascrizioni, vi sarà da aggiungere il costo relativo alla prestazione, non quantificabile poiché dipendente dalle tariffe attuate dalle stesse società.

Provveduto a queste pratiche burocratiche nella loro interezza, sarete a tutti gli effetti i nuovi proprietari del veicolo anche per il PRA, e quindi non vi resterà che aggiornare la copertura assicurativa relativa alla nuova auto e poter circolare tranquillamente con il vostro nuovo veicolo acquistato.


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