Igienizzazione del climatizzatore del proprio veicolo: come farla al meglio, quali prodotti utilizzare e quanto costa
Una corretta pulizia e igienizzazione del climatizzatore con i prodotti giusti è importante, in quanto conta la salvaguardia della salute dei passeggeri e di chi trascorre molto tempo all'interno della vettura
L'impianto climatizzatore è una componente spesso utilizzata nel proprio veicolo, e per questo è importante la sua pulizia, in quanto potrebbe manifestare odori sgradevoli, dovuti alla presenza di batteri e altri agenti patogeni al suo interno.
Dunque, è assolutamente importante per i passeggeri e per chi trascorre del tempo nella propria vettura respirare aria pulita.
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Igienizzazione del climatizzatore di un veicolo
Il climatizzatore risulta utile nel corso dell'estate, quando le temperature sono alte e non si possono abbassare i finestrini. Oltre ad una corretta igienizzazione, necessita anche di una manutenzione.
L'igienizzazione ha lo scopo di pulire e sanificare i filtri di ventilazione, sedi in cui si ha la dispersione del refrigerante. Quest'ultimo subisce dunque una variazione del suo stato, originata dall'energia, che si manifesta in forma di calore.
Essa realizza aria di condensa, che va a depositarsi all'interno della vaschetta di raccolta, culla di batteri che col tempo si moltiplicano e formano una sorta di muffa.
Per capire l'importanza di un climatizzatore pulito che emani aria sana e fresca, basti pensare le conseguenze che provocherebbe un impianto sporco sulla salute, in quanto trasferirebbe direttamente ai passeggeri le spore. Per questo motivo infatti, la pulizia di questa componente non va mai trascurata, bensì occorre che si faccia almeno una volta all'anno con l'utilizzo di prodotti igienizzanti appositi per il climatizzatore di un veicolo.
Inoltre, la manutenzione prevede che venga anche pulito o cambiato il filtro antipolline tutte le volte che si procede alla sanificazione del climatizzatore.
Consigli per il corretto uso del climatizzatore
Occorre seguire particolari accorgimenti per un corretto utilizzo del climatizzatore, in modo tale che non si deteriori nel tempo o che non si danneggi.
Per prima cosa, si deve cercare di evitarne l'accensione nel caso in cui non sia del tutto utile. Risulta pure essere un buon metodo per evitare l'appannamento dei vetri, selezionando la temperatura giusta. Inoltre, bisogna orientare l'aria verso l'alto, e non direttamente verso il viso o il corpo.
Infine, la funzione del ricircolo dell'aria non deve essere adoperata in posti caratterizzati da tanto inquinamento e neanche per accrescere la temperatura all'interno del veicolo.
Come pulire il climatizzatore
Procedere alla pulizia e alla sanificazione del sistema di climatizzazione non è un'operazione molto complessa se svolta con i prodotti consoni.
L'impianto di ventilazione trasmette spore all'interno del veicolo, che vengono recepite continuamente dai passeggeri e da chi guida. Si evita tutto ciò facendo un'igienizzazione almeno una volta all'anno. Per fare questo occorrono due prodotti: una bombola spray con sonda e un detergente sanificante specifico per il climatizzatore.
Per prima cosa, si deve spruzzare il disinfettante nei filtri d'aria attraverso una sonda, connessa ad un tubo ed inserita all'interno del condotto di ventilazione fino al punto in cui si desidera raggiungere. Una volta estratta, il disinfettante deve essere costantemente utilizzato.
Si deve ripetere tutto ciò per ogni fessura di ventilazione. Altra accortezza può essere quella di applicare il sanificante proprio sull'evaporatore, rimuovendo la ventola.
Dopo aver completato la procedura, si deve attivare solo la ventilazione (senza l'aria condizionata).Un secondo metodo consiste nell'utilizzo di un detergente adeguato per il climatizzatore.
Innanzitutto, è bene chiarire che questo procedimento può essere messo in atto se la vettura presenta il ricircolo dell'aria.
Per prima cosa, occorre mettere in funzione l'auto per circa 10 minuti e collocarla in un posto adatto. Dopodiché, si deve variare l'aria condizionata in aria di ricircolo e vedere in quale area del veicolo avviene l'aspirazione dell'aria per il ricircolo, che spesso è collocata al di sotto del vano portaoggetti.
In seguito si deve attivare l'aria condizionata, mettendo in funzione la ventilazione al massimo e spostandosi al ricircolo. Poi si deve spruzzare la bombola apposita nel punto in cui viene aspirata l'aria. Fatto ciò, si deve chiudere il veicolo per circa 10 minuti, per poi farlo areare.
Quali prodotti utilizzare
I prodotti idonei alla pulizia del climatizzatori sono vari e per niente aggressivi nello svolgimento della loro funzione, e chi decide di svolgere tutto il lavoro in autonomia può servirsene.
Tuttavia, è sempre bene comprare articoli di qualità per ottenere ottimi risultati. Invece, se non si è sicuri di come svolgere i passaggi in modo giusto, la soluzione migliore è quella di affidarsi ad un centro qualificato.
Innanzitutto si distinguono due beni, già accennati in precedenza. In commercio c'è la bombola spray con sonda, che deve essere inserita nei condotti di ventilazione dell'aria per ogni fessura.
Contiene una schiuma igienizzante, che una volta spruzzata nelle parti consone, deve essere fatta asciugare affinché funzioni. Ha un costo che varia dai 5 ai 10 euro.
Inoltre, c'è il detergente sanificante idoneo esclusivamente al climatizzatore, che deve essere utilizzato per il ricircolo dell'aria. Ha un costo di circa 10 euro e se si decide di adoperarlo, risulta però essere l'operazione meno efficace per avere un'ottima igienizzazione.
Costi della manutenzione del climatizzatore di un veicolo
Il climatizzatore di un'auto deve essere soggetto a manutenzione periodica, in quanto è esposto a danneggiamenti o a deterioramenti. Soprattutto se si decide di fare un viaggio lungo, allora questa utile componente deve essere sottoposta ad un controllo specializzato.
La manutenzione dunque ha un costo che parte dai 50 euro fino ad arrivare ai 100 euro. Inoltre, se si considera anche un eventuale cambiamento del filtro antipolline, si ha un costo aggiuntivo di circa 35 euro.
Essa prevede anche la ricarica del climatizzatore, essendo un impianto formato da un serbatoio avente al proprio interno del refrigerante, dei tubi e un compressore connesso al motore.
Quest'ultimo è attivato da una cinghia, che può essere dentata o a V, interconnessa al compressore, oltre che alla pompa di raffreddamento e a quella del servosterzo. Si produce in questo modo dell'aria calda, che lascia tutto il calore al refrigerante e l'aria fresca si diffonde presso l'abitacolo del veicolo.
Il livello del gas refrigerante, trascorso del tempo, non si abbassa. Nel caso in cui il climatizzatore non trasmetta aria fresca o non ne emetta abbastanza, potrebbe esserci una perdita e dunque, occorrerà rivolgersi ad un centro specializzato che sappia risolvere il problema correttamente.