03 febbraio 2022

Liquidi dell'Auto: a Quali Prestare Particolare Attenzione

I liquidi che garantiscono un funzionamento ottimale dell'auto: ecco quali devono essere monitorati costantemente ed eventualmente sostituiti.

Per funzionare correttamente, la nostra macchina si serve di diversi tipi di liquidi, il cui controllo periodico dovrebbe rientrare tra le operazioni di ordinaria manutenzione.

A prescindere che si stia cercando tra le offerte auto presenti su MiaCar.it un'auto nuova, un'auto km 0 o che si stia cercando tra le auto usate la propria futura vettura, ecco che sapere quali siano e come controllare i liquidi della tua vettura diventa fondamentale. Vediamo insieme i principali.

Il liquido refrigerante

Il motore viene continuamente sottoposto a sforzi durante la marcia, che talvolta potrebbero causarne il surriscaldamento. Questo fenomeno viene tenuto efficacemente a bada dall'azione del liquido refrigerante, che serve proprio a controllare la temperatura del propulsore, viaggiando all'interno di un apposito impianto di raffreddamento, composto da due parti principali: il cilindro e la testata. All'interno di quest'ultima, scorre proprio il liquido di raffreddamento, in un circuito composto da apposite tubature nelle quali viene sospinto da una pompa che, tramite variazioni nella pressione applicata, è in grado di regolare il regime di lavoro del motore. Tempo addietro, al posto dell'odierna miscela veniva utilizzata della comune acqua, e ciò giustifica perché a volte, ancora oggi, si usi questo termine per indicare il refrigerante che ormai da diversi anni l'ha rimpiazzata.

È quindi fondamentale che il livello di questo liquido rimanga costantemente al di sopra di un certo livello per consentire al propulsore di funzionare in modo corretto e mantenere delle prestazioni elevate. In caso occorra ricaricarlo, si ricorre all'utilizzo di una vaschetta di espansione (viene così chiamata per via della sua capacità di contenere eventuali sbalzi di pressione che potrebbero essere mal sopportati da parte dell'impianto). In cima a questa è posto un tappo: il liquido che dovrà essere aggiunto passerà da qui.

Capire quando è necessario svolgere questa operazione di rabbocco è molto semplice: basta prendere come riferimento il recipiente del liquido. Indipendentemente dal modello di auto in questione, su di esso sono visibili due tacche, che sono poste in corrispondenza, rispettivamente, del livello massimo e del livello minimo. Va da sé che il refrigerante debba quindi essere presente in una certa quantità, che deve almeno coprire la tacca relativa al minimo, ma non deve nemmeno eccedere. In assenza di una di queste due condizioni, si rischia di andare incontro a diversi problemi. Nel primo caso, quello in cui si circoli per strada con il liquido al di sotto del livello minimo, si corre il pericolo di danneggiare gravemente il motore, che non verrà adeguatamente raffreddato. Nella situazione opposta, la funzione della vaschetta di espansione di aiutare l'impianto a fronteggiare un'elevata pressione viene ostacolata: il riempimento oltremisura, infatti, provoca uno sbalzo eccessivo che potrebbe non essere sostenuto dall'impianto di raffreddamento.

L'olio del motore

I modelli di auto più diffusi, tra quelli dotati di motore a combustione, possiedono un propulsore che funziona a 4 cilindri e, mediamente, necessita di circa 4 kg di olio per funzionare in modo ottimale.

Il compito di questo liquido, come dice il nome stesso, è quello di fungere da lubrificante per attutire lo sfregamento tra le diverse componenti. Il movimento di queste avviene a velocità estremamente elevata, alzando di conseguenza la temperatura. Questi continui sforzi rendono il motore particolarmente soggetto a usura, un processo che può essere contenuto dall'azione dell'olio, che garantisce anche un prolungamento della durata del propulsore nel tempo.

Ovviamente il mantenimento delle proprietà lubrificanti di tale liquido non è illimitata, e affinché questo mantenga intatta la sua efficienza e continui ad assolvere alla perfezione il suo ruolo, deve essere periodicamente sostituito, insieme al suo filtro. Come riferimento, possiamo fissare almeno una volta all'anno o, in alternativa, se preferiamo basarci sul chilometraggio percorso, ogni 10-15 mila km, se usiamo poco la macchina. Si tratta di un'operazione che deve essere eseguita da un professionista, che possieda conoscenze specifiche e disponga dell'attrezzatura adatta.

Invece, per quanto riguarda il controllo del livello di liquido presente, anche nel caso dell'olio del motore questo può essere eseguito in autonomia, grazie all'astina graduata che si trova in ogni vettura. Su di essa si possono osservare due tacche, che corrispondono al livello massimo e minimo di olio contenuto nella coppa, ovvero la parte inferiore del propulsore. Non dovete fare altro che rimuovere l'astina, pulirla con un fazzoletto o un panno, per poi reinserirla nel motore nello stesso punto in cui si trovava prima. Una volta estratta di nuovo, potrete verificare che la quantità di olio rimasta sia adeguata vedendo fino a che punto l'astina si è sporcata: questo deve essere compreso tra le due tacche. In caso sia necessario rabboccarlo, assicuratevi di utilizzare lo stesso olio che già è presente nel motore, e aggiungetene un quantitativo tale da arrivare più o meno al centro dello spazio che separa le tacche. Per regolarvi, tenete presente che per coprirlo interamente occorre circa mezzo chilo di liquido.

Inoltre è fondamentale verificare la buona qualità dell'olio, specialmente se, ad esempio, avete a che fare con una vettura di seconda mano che avete acquistato da poco. Per fare ciò, dovete osservarne l'aspetto, a cominciare dal colore: se questo risulta molto scuro, o addirittura nero, è molto probabile che la manutenzione del motore della macchina in questione sia stata trascurata. Un altro punto da analizzare riguarda la consistenza dell'olio, che deve essere, ovviamente, molto scivolosa, mentre se si dimostra appiccicoso, significa che il liquido è ormai esausto e le sue proprietà lubrificanti sono irrimediabilmente alterate. In questi casi è necessaria estrema prudenza: circolare con un'auto poco curata che si serve di un olio che non può più garantire un funzionamento efficiente implica correre il rischio di conseguenze molto pericolose, poiché in caso di attrito eccessivo tra le parti meccaniche, le ruote si inchioderebbero immediatamente.

L'olio dei freni

Importanza fondamentale va attribuita anche al monitoraggio dell'olio dei freni, responsabile del corretto ed efficiente funzionamento dell'impianto frenante. In questo caso, il funzionamento idraulico di questo sistema si basa su una pompa che, aumentando la pressione, fa scorrere il liquido fino alle pinze.

Fortunatamente sono estremamente rare le circostanze in cui si rivela necessario un rabbocco dell'olio dei freni, ma è importante non sottovalutare il calo del suo livello, anche minimo, per via degli effetti che potrebbe produrre sulla nostra sicurezza e su quella degli altri utenti che incontriamo per strada. Per questo motivo, trattandosi di un intervento estremamente importante, è vivamente sconsigliato eseguirlo di propria iniziativa, ma è bene consultare sempre un meccanico professionista. Lo stesso si dica per le perdite: quando anche queste siano minime, occorre rivolgersi in modo urgente a un'officina, poiché a essere messa a rischio è la funzionalità dei freni, che potrebbe andare repentinamente persa.

Talvolta, invece, può capitare una notevole diminuzione di liquido senza che vi siano perdite o danni visibili che concernono l'impianto. È possibile allora che ci troviamo in presenza di pastiglie dei freni eccessivamente consumate, giunte ormai alla fine del loro ciclo vitale, e che vanno quindi sostituite, poiché il lavoro che non riescono a svolgere viene compensato da un maggiore consumo di olio.

Il liquido tergivetri

Anche il liquido tergivetri non deve essere sottovalutato: il ruolo che gioca nel determinare un'esperienza di guida sicura è fondamentale, poiché ci aiuta a mantenere pulito il parabrezza e ottimizzare la visibilità. Si tratta di un liquido che non deve mancare a bordo, e che necessita anche di una cadenzata revisione perché sia mantenuto il funzionamento dell'intero sistema.

Di solito possiamo identificare il contenitore del liquido tergicristalli, posto nel vano motore, grazie al tappo, che reca un simbolo ampiamente esplicativo.

Per riempire questo recipiente, si possono utilizzare dei saponi appositi, reperibili nei reparti dedicati alla manutenzione delle automobili nei supermercati, oppure nei negozi specializzati. Molti automobilisti adottano anche soluzioni alternative, tra le quali una miscela di acqua e alcol, ma occorre tenere presente che il loro impiego ripetuto nel tempo può arrecare danni al sistema di pulizia dei vetri.

L'olio del servosterzo

L'olio del servosterzo circola all'interno di un impianto idraulico che prevede ingranaggi in rotazione, lubrificati proprio da questo liquido. L'altra funzione che assolve è quella di ampliare la possibilità di rotazione del volante, che in tal modo sarà in grado di rispondere ai comandi impressi in modo più reattivo e preciso, oltre a risultare più semplice da maneggiare. Raramente è necessario cambiare questo liquido, ma in caso se ne presenti l'esigenza, la sostituzione viene eseguita da un professionista, grossomodo analogamente a quanto avviene per il refrigerante.

Inoltre, è necessaria un'accortezza in più, che concerne il colore del liquido: in base alla vettura, questo può variare tra il rosso, il giallo e il verde, ed è importante rispettare questa caratteristica anche quando si provvede a inserire dell'olio nuovo. Questo perché la tinta serve per distinguere la tipologia di olio che circola all'interno dell'impianto.


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