02 febbraio 2022

Diesel e benzina: le differenze fra i due motori

Le differenze fra il motore diesel e il propulsore a benzina: quale scegliere in base alle proprie necessità.

In questo articolo, vedremo insieme quali sono le differenze tra motore diesel e motore benzina, e quindi quali le differenze tra auto diesel ed auto benzina, da considerare sia che si cerchi tra le offerte di auto usate, sia che si controllino anche le offerte di auto nuove o Km 0.

Il motore diesel

Come funziona un motore diesel

Il propulsore termico alimentato a gasolio, altrimenti detto diesel in omaggio al pioniere di questa tecnologia, funziona attraverso il principio di accensione spontanea, quel processo chimico che avviene all'interno dei cilindri quando i pistoni comprimono il carburante al loro interno. Il gasolio viene pompato dal serbatoio verso gli iniettori che lo polverizzano e lo spingono ad alta pressione all'interno del motore; ivi i pistoni comprimono il combustibile e provocano l'accensione. In generale, tralasciando i sistemi accessori di cui le candelette sono il miglior esempio, un motore diesel funziona grazie alla compressione che il pistone esercita sul gasolio polverizzato all'interno di ogni cilindro; tale compressione provoca l'accensione e l'inizio del ciclo meccanico rotazionale che è tipico delle bielle e dell'albero motore.

Caratteristiche di un motore diesel

Il motore a gasolio è meccanicamente identico a quello a benzina salvo piccole differenze che diventano in ogni caso sostanziali. In testa ai cilindri non ci sono le candele, a dimostrazione del fatto che il carburante si accende in maniera spontanea, mentre in prossimità degli iniettori sono montate le candelette, piccoli dispositivi che alzano la temperatura del gasolio con il fine di facilitare la sua accensione all'interno del motore. I gas di scarico prodotti da un propulsore diesel sono ricchi di particolato ed è per questa ragione che tutte le vetture montano il FAP, un filtro apposito che ha lo scopo di abbattere l'inquinamento atmosferico separando le particelle più inquinanti. Il FAP è stato preso di mira da tutti gli addetti del settore per la sua scarsa durata, un poco ovvia vista la destinazione d'uso, e non sono pochi coloro che hanno optato per la sua eliminazione, una soluzione non consentita che comporta un vero e proprio reato ambientale.

L'efficacia della coppia motrice

Dal punto di vista tecnico il motore diesel ha un'ottima resa a livello di consumi e di coppia motrice, mentre nel confronto con i propulsori a benzina perde in potenza massima e velocità di punta; inoltre, il motore a gasolio predilige le lunghe percorrenze e richiede più manutenzione. Quanto specificato è dovuto al fatto che l'accensione spontanea avviene attraverso pressioni istantanee più elevate e genera sui pistoni una spinta notevole; per questi motivi la coppia motrice è più elevata e i consumi sono più bassi. Il motore raggiunge un regime inferiore rispetto al benzina in quanto tale spinta perde di efficacia a velocità rotazionali più elevate; di conseguenza la massima potenza erogata dal motore è più bassa. Tuttavia quanto detto non tiene conto della corsa e dell'alesaggio di pistoni e cilindri, parametri che possono variare non poco le caratteristiche e trasformare un motore diesel in un propulsore sportivo, anche se si tratta di eccezioni che confermano la regola.

Il motore a benzina

Come funziona un motore a benzina

Il propulsore a benzina è passato attraverso diverse rivoluzioni nella storia, in particolar modo per quanto riguarda la sezione alimentazione; gli iniettori sono arrivati a funzionare su detti motori solo alla fine del secolo scorso, mentre inizialmente e per non pochi decenni le auto a benzina sfruttavano possenti carburatori che si occupavano di gestire la miscela aria-benzina ideale per il funzionamento del motore.

In pratica, se tempo addietro i motori a benzina erano di gran lunga diversi da quelli diesel, attualmente sono molto più simili; l'alimentazione avviene grazie a iniettori ad alta pressione, mentre allo scarico non è presente il FAP, ma è previsto comunque un sistema di abbattimento dei fumi che pregiudica parzialmente le prestazioni, sempre a favore dell'ambiente.

Il funzionamento del motore è comunque differente, in quanto il tipo di accensione è in questo caso indotta, provocata dalla scarica elettrica delle candele che accendono la miscela aria-benzina nei cilindri; lo scoppio successivo genera la spinta del pistone verso il basso e l'inizio del ciclo rotazionale.

Caratteristiche di un motore a benzina

La tecnologia sopra descritta offre un risultato praticamente opposto a quello generato da un motore diesel e ci sono dei motivi tecnici evidenti: l'accensione indotta favorisce le partenze a freddo e il funzionamento del motore in qualsiasi condizione, ma come si può intuire avviene anche quando tali condizioni non sono ottimali. Il fatto che l'accensione avvenga comunque sott'intende che la spinta iniziale ricevuta dai pistoni sia mediamente inferiore rispetto a quella generata all'interno un motore diesel; il risultato è che la coppia motrice diminuisce. Al contrario, a regimi più elevati e con l'aumento delle temperature, la benzina diventa più rapida a esplodere e si accende più facilmente a ogni ciclo completo, permettendo al motore di raggiungere regimi ancora più alti e potenze maggiori rispetto ai propulsori alimentati a gasolio. I consumi di carburante maggiori sono dovuti a questo tipo di tecnologia che nella sua efficienza in termini di prestazioni, non può fare a meno di sfruttare un numero di cicli decisamente più alto.

Benzina o diesel: quale scegliere e perchè

Il diesel per lavorare e viaggiare

Ciò che resta di questo annoso parallelo fra diesel e benzina è l'aspetto più sostanziale reso evidente dalle stesse applicazioni. Il fatto che i camion, gli autobus, alcuni treni e le ruspe siano mezzi alimentati a gasolio rende facilmente l'idea di quali possano essere le qualità di un motore diesel di grossa cilindrata, capace di sviluppare un'elevata coppia motrice già a regimi prossimi ai 1000 rpm. Un motore diesel è in grado di trascinare grossi pesi e di generare elevate pressioni sul terreno anche quando il veicolo è fermo. Le auto a gasolio sono indicate per i viaggi più lunghi, una sorta di piacevole deviazione di una tecnologia che garantisce la stabilità della curva di potenza a bassi regimi per molto tempo, con un'usura dei materiali ben più ridotta rispetto a quanto accade nei motori a benzina.

Il benzina per la città e per... divertirsi

L'esplosività della benzina è spesso la metafora ideale che contraddistingue gli irosi, un parallelo che la dice lunga sulle caratteristiche di un carburante che non ama la pazienza e la tranquillità, né tantomeno l'efficienza. In un mondo automotive dove le soluzioni sono comunque molteplici, il motore a benzina classico è fatto per percorrere brevi tratti, effettuare ripartenze ai semafori, sfruttare i rapporti più bassi nel traffico e nelle strade di montagna. Il propulsore a benzina contraddistingue uno stile di guida ben diverso, più sportivo e dinamico, ma anche un modo di vivere più cittadino, dove tante sono le soste e un propulsore diesel tenderebbe a sporcarsi in brevissimo tempo.

Il diesel sempre più... all'angolo

In questo periodo storico in cui l'ambiente assume importanza rilevante, i motori diesel sono oggetto d'interesse e potrebbero essere addirittura banditi in un futuro neppure troppo remoto. Il motivo è l'inquinamento generato dal particolato, sempre troppo rilevante al cospetto della CO2 emessa dai motori a benzina, peraltro sempre più ridotta per via delle recenti soluzioni ibride.

Le auto a gasolio sono state dichiarate altamente inquinanti e potrebbero lasciare il posto alle nuove vetture ibride ed elettriche, mentre i propulsori a benzina sempre più piccoli e performanti permettono agli automobilisti di guidare e divertirsi con spese di gestione irrisorie. I motori a gasolio restano per ora la migliore soluzione per i mezzi pesanti, per i quali non mancano novità ibride che accoppiano l'elettrico al diesel e permettono il raggiungimento di coppie motrici superiori ai 1000 N/m.


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