19 marzo 2022

Debimetro: di cosa si tratta e come pulirlo al meglio

Il debimetro è un accessorio del quale ci si rende generalmente conto solo quando è in fase di massima sporcizia. Ecco cos'è e come pulirlo.

Il debimetro è un dispositivo molto importante per ogni vettura. Si tratta di un pezzo del quale non è possibile fare a meno, al fine di tenere sotto controllo informazioni essenziali per un motore sempre ben funzionante. Se un'automobile non parte o si blocca mentre si è alla guida, buona parte della colpa può essere attribuita alla sporcizia di questa componente. Per una gestione ottimale di aria e benzina dei veicoli a iniezione, il ruolo del debimetro diventa davvero essenziale. Scopriamo insieme di cosa si tratta, come accorgersi quando diventa sporco e come pulirlo in maniera ottimale.

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Che cos'è il debimetro

Il debimetro è noto anche con la denominazione di flussometro. All'interno di propulsori a iniezione, questa componente meccanica è fondamentale perché facilita la corretta azione di ogni sistema a combustione. Lo scopo principale di questo apparecchio è monitorare la quantità d'aria che viene convogliata all'interno del motore. In questo modo, è possibile tenere sotto controllo aria e benzina in un motore endotermico, comprese le vetture con alimentazione a gasolio. Si parte dall'uso di una centralina elettronica, che viene analizzata con tutta la dovuta precisione per un corretto funzionamento della vettura.

Dove è situato il debimetro

Sono diverse le posizioni esatte nelle quali il debimetro può essere installato. Ciascun modello necessita di un tasso di precisione per il mix tra aria e benzina. Nella maggior parte dei casi, il dispositivo viene collegato direttamente alla centralina elettrica, e quindi collocato nel condotto di aspirazione del motore di ogni vettura. Senza questi due elementi, l'efficacia dello strumento potrebbe essere messa a repentaglio. Esso è costituito da un cilindro o da un parallelepipedo costruito in plastica e permette di definire con la massima precisione la mappatura della centralina. Con tali premesse, è possibile guidare senza particolari patemi anche in occasione di lunghi chilometraggi.

Come funziona un debimetro

Il debimetro di una vettura è quindi un oggetto dalle dimensioni molto compatte, che però può fare la differenza per il corretto funzionamento di un mezzo meccanico. La procedura è estremamente semplice. L'apparecchio definisce il volume d'aria che viene inserito nel motore e trasmette tale informazione alla centralina. Quest'ultima, di conseguenza, individua la quantità di aria e carburante necessaria per una combustione ottimale. Nel momento in cui si stiano rabboccando benzina o diesel, il suo ruolo è essenziale per facilitare un'erogazione ottimale, con prestazioni di sicuro affidamento a lungo termine.

Un corretto funzionamento del debimetro non richiede particolari competenze, ma è necessario conoscerlo per trarne il massimo vantaggio. Una membrata interna deve resistere al meglio a un flusso d'aria costante, senza incrementare la propria temperatura. Tutto ciò viene condotto in porto con l'ausilio di un apposito resistore e della corrente elettrica. Quindi, una volta stabilita la corrente elettrica adoperata per riscaldare il debimetro, si calcola la massa d'aria che sta accedendo al propulsore. Maggiore è questo valore, superiore è il raffreddamento del filamento interno.

L'utilizzo del debimetro prevede una misurazione molto accurata. Qualsiasi sia la tipologia presente nella propria vettura, ogni segnale si trasforma in energia elettrica digitale, che viene trasmessa direttamente alla centralina elettronica. L'efficienza resta sempre ottimale e ogni conducente può sentirsi al sicuro grazie a un sistema ben collaudato.

Quali sono le due tipologie di debimetro

Il debimetro può essere presente all'interno di una vettura in due tipologie differenti. Ecco quali sono.

  • Il modello a piatto basculante si avvale di un funzionamento meccanico. Un flusso d'aria transita nel condotto d'aspirazione e contribuisce a misurare l'aria, che viene convogliata verso la centralina. Di conseguenza, è possibile stabilire la quantità di carburante da rabboccare.
  • Il modello a filo caldo, invece, agisce a una temperatura costante di 120 gradi e si avvale di un sistema totalmente elettrico, molto diffuso nelle vetture di ultima generazione. Il sistema consente di definire la quantità di corrente necessaria per limitare ogni forma di calore. Anche in questo caso, l'obiettivo è capire quanto carburante debba essere inserito nel serbatoio.

Come si manifesta la sporcizia del debimetro

Il debimetro sporco può manifestarsi tramite diversi sintomi. Si tratta di un dispositivo dalla durata prolungata, ma con qualche piccolo intervento di manutenzione può essere ulteriormente rafforzato. Se la situazione si fa difficile, bisogna correre ai ripari. Per esempio, il propulsore può spegnersi da un momento all'altro a causa di un funzionamento non perfetto della centralina elettronica, che non è più in grado di monitorare il livello di carburante da inserire.

In alcune circostanze, invece, la vettura può fermarsi da un momento all'altro. In tali frangenti, si rischia di avere un filtro sporco del carburante. Ogni anomalia deve essere diagnosticata in tempo reale e colta nelle sue cause. Al tempo stesso, il motore può accendersi dopo più tentativi, o anche non garantire un perfetto funzionamento. Ad ogni modo, una pulizia periodica del debimetro fa la differenza per la sicurezza di ogni guidatore.

Come pulire al meglio un debimetro

Per pulire un debimetro, è possibile agire in prima persona o con l'aiuto del proprio meccanico di fiducia. Il fai da te è indicato solo se si possiedono le conoscenze necessarie, dato che si tratta di un intervento non proprio di immediata attuazione. Se si effettuano errori nel montaggio, il propulsore rischia seriamente di non fungere al meglio. Inoltre, una diagnosi corretta iniziale è fondamentale per scongiurare sostituzioni e riparazioni inutili.

Il debimetro va pulito con leggerezza e delicatezza. Non va bene un getto ad aria compressa, così come qualsiasi supporto rigido non serve a nulla. Dopo aver tolto il dispositivo dal condotto di areazione, situato nei pressi della valvola a farfalla, vanno staccati cavi e connettori con la centralina elettronica. Nella maggioranza dei casi, basta svitare un paio di viti per completare lo smontaggio. Quindi, il pezzo va inserito in un contenitore e lavato con acqua e sapone, servendosi di un morbido panno in microfibra. Non vanno bene detergenti aggressivi come solventi e alcol, che potrebbero mettere in crisi il funzionamento del pezzo.

Una volta completata la pulizia del debimetro, non resta altro da fare che asciugarlo con tutta la dovuta cura. È sufficiente farlo seccare con un compressore o lasciarlo all'aria aperta, mantenendo la giusta distanza dal getto d'aria. Ora bisogna solo rimettere il debimetro e apprezzare il suo pieno funzionamento.


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