Come si legge l'etichetta degli pneumatici
L'etichetta pneumatici è paragonabile alla carta d'identità di una persona. Da quel documento è possibile compiere una scelta in base alle proprie esigenze.
Si potrebbe anche vedere l'etichetta pneumatici come una piccola e sintetica scheda tecnica della copertura, in quanto sono riportate le caratteristiche più importanti in maniera inequivocabile.
Le variabili indicate sono le medesime per tutti i brand e questo mette il consumatore nella condizione ideale di valutazione.
Quando acquisti gomme nuove trovi un'etichetta adesiva incollata sul battistrada che è utile per indicare le classi di efficienza determinate secondo alcuni parametri, sia per i pneumatici invernali, sia per quelli estivi.
In base a questo prezioso "documento" è possibile classificare le gomme in base alla loro resistenza al rotolamento (e quindi al risparmio carburante), alla rumorosità, alla classe di aderenza sul bagnato.
Oltre a questo, traspaiono delle caratteristiche particolarmente utili che possono anche orientare l'acquisto e influire nella decisione finale.
Nella nuova etichetta europea dei pneumatici la lettura è addirittura più immediata e semplice.
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Come leggere le misure sull'etichetta degli pneumatici
Etichette pneumatici: come si leggono?Prima di rispondere alla domanda devi sapere che ciascun pneumatico viene marcato con delle sigle composte da lettere e numeri che ne identificano le dimensioni, le quali devono essere riportate sull'etichetta relativa, poiché valori e caratteristiche dei parametri possono cambiare a seconda delle misure della gomma.
Facciamo un esempio immaginando la seguente indicazione: 225/45 R18 XL 95Y
- Primo numero: indica la dimensione trasversale del battistrada espressa in millimetri, ovvero la larghezza della gomma. In una situazione normale, più il pneumatico è largo, più aumenta il consumo di carburante, ma meglio si comporterà l'auto in trazione e in frenata grazie ad una maggiore impronta a terra. (Ciò potrebbe non valere completamente per pneumatici invernali o quando si verificano condizioni particolarmente difficili). Dall'esempio si evince che la larghezza della gomma è pari a 225 mm.
- Secondo numero: è un numero che esce da un rapporto e identifica l'altezza della gomma, ossia la misura di quella parte del pneumatico che tecnicamente viene chiamata spalla. Più questo valore è basso, migliore è la reattività dell'auto alla guida, ma inferiore è la capacità di assorbimento delle asperità del fondo stradale. Una gomma con spalla 45, come nell'esempio, risulta piuttosto bassa, indicando una spalla tendenzialmente rigida. Con valori più elevati, l'altezza della gomma aumenta migliorando il comfort ma perdendo in precisione di guida e in performance.
- Terzo numero: solitamente accompagnato dalla lettera R, sta a indicare il diametro del cerchione sul quale montare la gomma e il valore è espresso in pollici. Più il cerchione è grande, maggiore sarà la dimensione del pneumatico e, in genere, minore sarà la spalla (quest'ultima considerazione non sempre è valida in caso di crossover, suv o fuoristrada).
- Sigla XL: questa sigla non la si trova sempre e sta a indicare la presenza di un bordino di protezione del cerchio ricavato a lato della gomma per l'intera circonferenza (Extra Load).
- Indice di carico: è un dato importantissimo in quanto aiuta a comprendere il massimo peso sopportabile da ciascuna ruota (pneumatico montato regolarmente sul cerchio e gonfiato alla pressione indicata). Nell'esempio, il numero 95 indica che la ruota può sopportare fino a 690 Kg di peso. Ci sono indici di carico che vanno da 58 a 120, ovvero da 236 Kg a 1400 kg. Se sei solito caricare il veicolo per lavoro o per hobby, dovresti avere ben presente proprio l'indice di carico massimo indicato sul pneumatico e sulla rispettiva etichetta.
- Codice di velocità: è l'ultima informazione leggibile posta insieme alla marcatura dimensionale ed esprime, con una lettera, il limite di velocità massima per cui la gomma è garantita. La lettera Y dell'esempio indica che quel pneumatico è idoneo a sostenere velocità anche oltre 300 Kmh. La scala parte dalla lettera Q (160 Kmh) e arriva appunto alla Y. Per le coperture invernali sono ammesse pure con una categoria inferiore rispetto a quella indicata per le estive (le indicazioni sono espresse sul libretto di circolazione del veicolo).
Come si legge l'etichetta energetica degli pneumatici
La classe energetica dei pneumatici indica il comportamento della gomma in ottica di consumo carburante. E' facilmente intuibile che è compito del battistrada generare attrito con il fondo stradale, altrimenti l'auto difficilmente si fermerebbe quando viene frenata e con altrettanta difficoltà riuscirebbe a garantire accelerazione e tenuta di strada.Si può dunque dedurre che più si genera attrito, maggiore sarà il consumo di carburante.
Nella classificazione energetica dei pneumatici incorrono diverse variabili: dal disegno del battistrada alla mescola della gomma. Si parla, infatti, di resistenza al rotolamento: più questa è elevata, più carburante la vettura consumerà per poter vincere questa resistenza.
La scala va dalla lettera A alla G, ovvero dalla gomma più risparmiosa classificata con la prima vocale dell'alfabeto, a quella meno attenta ai consumi dichiarata con lettera G. Rispetto ad un pneumatico in classe A, uno in classe G genera un consumo aumentato indicativo medio di carburante pari a 0,63 litri ogni 100 km.
Quando si parla di pneumatici eco, green o gomme energy saver, si intende una copertura capace di avere bassa resistenza al rotolamento e quindi in grado di generare consumi di carburante più bassi.
Le misurazioni sono svolte in laboratorio grazie all'impiego di appositi rulli predisposti per la simulazione di una vettura in strada.
Classe di aderenza sul bagnato e classe di rumorosità pneumatici
Un aspetto fondamentale delle gomme è la tenuta di strada con la pioggia, ed è per questo che la classe di aderenza sul bagnato è un'altra indicazione che viene riportata dall'etichetta, accanto alla classe di rumorosità dei pneumatici.Per quanto riguarda la prima indicazione, la metodologia è leggermente cambiata nel tempo: oggi la classificazione letterale dalla lettera A alla G misura la frenata sul bagnato. La prima classe corrisponde alla A ed è di riferimento, mentre la G identifica la prestazione peggiore, con un veicolo che si ferma 20 metri più avanti rispetto al valore di base. La differenza è quindi elevatissima se si pensa anche ai 18 metri di una frenata allungata di una gomma in classe F, considerando che in questo spazio potrebbero starci 4 veicoli (non frenare in tempo significherebbe causare un tamponamento coinvolgendo diverse vetture, con conseguenze importanti per tutti). Ci sono delle specifiche da rispettare per quanto riguarda lo scenario in cui si svolge la prova, con il veicolo che deve simulare una frenata di emergenza da 80 Kmh.
Un altro valore indicato è la classe di rumorosità pneumatici ed è espresso con un numero la cui unità di misura sono i decibel. Il test è uguale per tutti e viene effettuato a 80 Kmh con un rilevatore del rumore sistemato a 7,5 metri dal passaggio dell'auto.
E' doveroso segnalare che la rumorosità dipende anche dal tipo di asfalto su cui si svolge la prova: ecco perché esiste una normativa europea che traccia delle linee guida per lo svolgimento del test, in modo che tutti i produttori possano avere le medesime condizioni.
Per questo parametro non vi è quindi alcuna scala valori, ma un numero che indica la rumorosità: trovare, ad esempio, un'etichetta con indicati 72 dB vuol dire che, rispetto ad un pneumatico che riporta 68 dB, si ha un pneumatico più rumoroso. In generale, diciamo che una gomma con 68 dB è tra le più silenziose, mentre una con 72 dB rientra tra quelle più rumorose.
Etichette europee: cosa cambia?
Al fine di unificare le procedure dei test e di uniformarne il metodo di svolgimento, l'Unione Europea ha deciso non solo nuove normative in materia, ma ha ufficializzato anche una nuova etichetta chiamata Energy che si presenta agli occhi del pubblico più esplicativa e informativa per il consumatore.Le informazioni in essa contenute, rispetto alla precedente versione, sono maggiori e inoltre vi è la presenza di un QR code che, una volta inquadrato con lo smartphone, porta a scoprire ancora in modo più approfondito le caratteristiche del pneumatico.
La regolamentazione vuole istituire un sistema di informazioni che sia armonizzato in modo che chi acquista il pneumatico possa avere una percezione migliore di cosa sta comprando, favorendo così un utilizzo più consapevole delle gomme. L'obiettivo è promuovere la sicurezza sulle strade, la riduzione dei consumi e quindi dell'inquinamento, l'efficienza dei viaggi e il comfort di marcia durante gli spostamenti in auto.
La nuova normativa impone ai costruttori di pneumatici, l'inserimento di diverse informazioni all'interno di una banca dati chiamata EPREL, ossia European Product for Energy Labelling.
Come è fatta la nuova etichetta europea pneumatici
In centro spicca in modo leggibile il nome Energy e poi il QR code per dare l'opportunità al pubblico di accedere direttamente a EPREL, la banca dati dei vari modelli di coperture.Nella parte superiore della nuova etichetta UE dei pneumatici, viene indicato il nome del produttore della gomma, con i dati relativi alle dimensioni, all'indice di carico e al codice di velocità.
Vi sono poi le classi di aderenza sul bagnato, quella di rumorosità del pneumatico e infine l'indicazione di efficienza energetica che esprime la resistenza al rotolamento.
Nella parte più bassa si trova il dato inerente la rumorosità della gomma ed eventualmente le indicazioni specifiche qualora l'etichetta sia riferita a un battistrada invernale.
Come interpretare la lettura dell'etichetta europea dei pneumatici?
Se si paragona l'etichetta europea a un documento ufficiale, allora i dati sono inconfutabili e non si ha alcuna ragione per dubitare della veridicità di quanto espresso.Ci sono però delle informazioni che vanno apprese ed elaborate mentalmente con spirito critico. Sappiamo che lo stesso modello di gomma può essere commercializzato in diverse varianti, con misure differenti. Il pneumatico XY, ad esempio, potresti trovarlo sul mercato nella misura 195/55 R16, come pure 205/50 R17 o 225/45/18. In realtà possono esserci altre "n" misure che fanno riferimento al medesimo modello di gomma, con lo stesso disegno del battistrada e con uguale tecnologia di realizzazione.
Devi sapere che ciascun pneumatico, indipendentemente dal modello, ha una sua etichetta che va intesa valida esclusivamente per la gomma a cui è riferita, ovvero per la specifica misura indicata.
Non è la prima volta che capita di vedere uno stesso pneumatico proposto in due differenti misure, che presenta valori diversi e classificazioni differenti.
Ciò accade in quanto a seconda della dimensione della gomma possono cambiare mescole e componenti. In questo caso è facile che il pneumatico più piccolo, ad esempio, possa avere una rumorosità meno marcata di uno più grande e magari avente pure una spalla più bassa perché più sportivo.