07 febbraio 2022

ABS: come funziona, a cosa serve e come sostituirlo

Il sistema antibloccaggio ABS: come funziona, in cosa consiste e come ripararlo in caso di malfunzionamento.

Il sistema antibloccaggio ABS: come funziona, in cosa consiste e come ripararlo in caso di malfunzionamento.
A prescindere che si stia cercando tra le offerte auto presenti su MiaCar.it un'auto nuova, un'auto km 0 o che si stia cercando tra le auto usate la propria futura vettura, ecco che sapere come funziona e a cosa serve l'ABS diventa importante.

A cosa serve il sistema ABS

La sigla ABS indica il sistema di assistenza alla frenata, che ha la funzione principale di evitare il bloccaggio delle ruote, quando l'auto frena su terreni scivolosi o in modo brusco. L'ABS fa in modo che la forza della frenata sia diminuita indipendentemente dalla pressione fatta sul pedale, ottenendo un maggior controllo e aderenza delle gomme.

Questo dispositivo funziona facendo aumentare e diminuire a scatti l'azione frenante, affinché il veicolo non perda il controllo.

Quando si accende la spia dell'ABS durante la guida, questa può indicare che possono esserci delle anomalie. Dunque, si ha un malfunzionamento del sistema antibloccaggio.

In questo caso, la soluzione migliore è quella di non  utilizzare la vettura e di portarla quanto prima possibile da un meccanico qualificato, che provvederà a fare una diagnosi del guasto e a ricercarne le cause. Probabilmente, potrebbero esserci delle problematiche ai sensori o un accumulo di detriti.

Com'è nato il sistema antibloccaggio ABS?

L'ABS è stato introdotto per la prima volta dal marchio svedese Volvo nel 1974, con lo scopo di aumentare la sicurezza durante la guida.

Per diversi anni, è stato un optional, venduto dalla Bosh, marchio tedesco che aveva sviluppato l'ABS già dagli anni Sessanta. La prima vettura che fu prodotta con questo sistema antibloccaggio fu la Lancia Thema nel 1984.

Era in quegli anni un optional particolarmente costoso, ma nel tempo sempre più veicoli venivano realizzati con il sistema ABS, per la diminuzione crescente dei costi di produzione . Nel 2004 diviene obbligatoria la sua presenza su ogni automobile.

Come funziona l'ABS

L'ABS è un dispositivo elettronico, il cui funzionamento è legato alla presenza di sensori, posizionati a livello di ciascuna ruota. In particolare, sono collocati vicino al mozzo e connessi direttamente al disco o al ceppo dei freni.

I sensori hanno la funzione di leggere e riconoscere la velocità ed il numero dei giri di ogni ruota.Ciò serve a garantire che, durante la frenata, la diminuzione dei giri non sia eccessivamente brusca, in modo da non mettere a rischio la mancanza di aderenza. 

Nel dettaglio, esistono due tipi di sensori ABS, che possono essere attivi e passivi. I sensori ABS passivi non hanno necessità di essere alimentati per il loro funzionamento. All'interno di questi, c'è un magnete permanente, che si trova dentro una bobina. Dunque, funzionano in base alla formazione di un campo magnetico. Quando la ruota gira, l'anello dell'ABS, avente dei denti, varia il campo magnetico, portando in tensione la bobina. La centralina dell'ABS può riconoscere la velocità della ruota, considerando l'ampiezza e la frequenza dell'onda derivante dalla bobina.

Invece, riguardo ai sensori attivi, questi sono alimentati dall'impianto elettrico del veicolo, avendo un funzionamento piuttosto simile ai sensori ABS passivi. Al momento della frenata, con la lettura dei dati dei sensori, la centralina dosa la forza frenante, lavorando subito sul sistema idraulico.

In questo modo, il guidatore frena in uno spazio minore, controllando meglio il veicolo e schivando gli ostacoli. Quindi, i vantaggi di questa tipologia di sensori è legata al rilevamento del numero dei giri in caso di arresto, e ciò consente misurazioni della velocità fino a 0.1km/h. Inoltre, la struttura del sensore è leggera e compatta.

Sostituzione del sistema ABS

Un sensore ABS difettoso si può riconoscere da diverse caratteristiche e sintomi, come l'attivazione della spia di avaria dell'ABS, la memorizzazione di un codice di guasto, il bloccaggio delle ruote in frenata, e il guasto di altre componenti del veicolo.

Il malfunzionamento di questo sistema potrebbe essere provocato da interruzioni del cavo, da cortocircuiti interni, da un'usura esterna o da un aumento del gioco della ruota.

Si possono ricercare i guasti, controllando i sensori ABS. In particolare, si aprono diversi scenari per la verifica dei guasti e per la diagnosi: grazie all'apparecchio diagnostico si procede alla lettura della memoria guasti, ad un'analisi dei parametri e dei segnali dei sensori numero giri di ruote.

Per mezzo del multimetro si pratica una verifica delle tensioni di alimentazione, mentre con l'oscilloscopio si può visualizzare il segnale. Attraverso l'ohmmetro, si effettua un controllo sulla resistenza interna, anche tramite i sensori attivi.

Per procedere ad una diagnosi corretta e sicura, occorre possedere una documentazione con dati tecnici, un apparecchio diagnostico adeguato, un multimetro, un oscilloscopio e le conoscenze tecniche di professionisti qualificati, che abbiano partecipato ad un corso di formazione.

 

Come riparare il sensore ABS

Innanzitutto occorre preparare la diagnosi, effettuando una classificazione del veicolo (attraverso i documenti relativi e il libretto di circolazione) e controllando la tensione della batteria.

Questo è un passaggio importante, poiché una cattiva alimentazione della tensione potrebbe causare l'errato funzionamento dell'impianto, misure sbagliate o cali di tensione. Dopodiché si dovranno verificare i fusibili relativi all'impianto (si potrebbe escludere una causa del guasto).

Procedendo con la ricerca dei guasti al sistema ABS, si dovrà prima di tutto fare un controllo del freno di servizio e visivo delle dimensioni, della pressione degli pneumatici e delle ruote, della profondità del battistrada, del gioco del cuscinetto ruota, della sospensione dell'asse, del livello del liquido freni, di eventuali danneggiamenti delle pastiglie dei freni, della posizione, del fissaggio e dell'usura dei connettori e del cablaggio dei sensori.

Dopodiché si dovrà connettere l'apparecchio diagnostico, in particolare si dovrà selezionare il veicolo, il suo modello, il tipo di carburante e l'impianto.

Si dovrà poi attivare la diagnosi dei guasti, ed è essenziale che ci sia un'alimentazione di tensione sufficiente della centralina.

Verrà poi fatta una lettura della memoria dei guasti con l'apparecchio diagnostico, (che memorizza il codice del guasto e anche il codice numerico) e un esame dei dettagli (archiviazione dei primi dati relativi ad un'eventuale causa del guasto).

Con la successiva lettura del blocco dei parametri e dei valori misurati e con il controllo dell'alimentazione di tensione, si avrà una valutazione successiva.

In seguito si dovrà praticare una verifica della sede del sensore e della ruota fonica per trovare eventuali danni, e il cambio del sensore numero giri ruota, analizzando che la posizione sia giusta e il fissaggio del cavo del sensore.

Gli ultimi passaggi di questa procedura sono dedicati alla lettura della memoria guasti, all'esecuzione di un giro di prova, e al controllo finale, che consiste nel consultare ancora una volta l'archivio dei guasti.


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