11 marzo 2022

Cambio manuale: come funziona e come usarlo al meglio senza commettere errori

Come funziona il cambio manuale, come si usa correttamente e quali sono gli errori più comuni che potrebbero rendere meno piacevole l'esperienza di guida

Di tutte le componenti che costituiscono la trasmissione meccanica, la leva del cambio è certamente una delle più importanti in quanto, agendo insieme alla frizione, consente di modificare il rapporto di trasmissione tra il motore e le ruote, quello che in gergo si definisce "coppia motrice", permettendo in questo modo al primo di lavorare più efficientemente mantenendo la propria velocità di rotazione, i cosiddetti RPM (Revolutions Per Minute) o giri al minuto, ad un livello ottimale.

Attualmente due sono le principali tipologie di cambio in dotazione sulle autovetture: quello manuale e quello automatico. Tra i due certamente quello più complesso da imparare ad utilizzare è il primo, che mette spesso in seria difficoltà non solo i neopatentati ma anche i guidatori più esperti, i quali possono comunque commettere piccoli errori nel suo utilizzo che a lungo andare possono essere causa di guasti anche gravi alle componenti meccaniche dell'auto.

Ecco quindi una breve ma dettagliata panoramica sul corretto utilizzo del cambio manuale.

Come funziona il cambio manuale?

A differenza del cambio automatico, dotato di una centralina digitale che gestisce la trasmissione meccanica esonerando in questo modo il guidatore da ogni tipo di gestione delle marce, il cambio manuale permette il controllo diretto delle marce durante la guida rendendola indubbiamente molto più coinvolgente ma al contempo più faticosa, soprattutto nel traffico urbano. Sebbene esistano diversi modelli di auto con cambio manuale, a cinque, sei o sette marce, il loro funzionamento è pressoché identico basandosi sulle medesime strutture meccaniche: l'albero motore d'ingresso, il contralbero e l'albero motore d'uscita. Su queste tre componenti sono inserite delle ruote dentate di dimensioni diverse, ingranate tra loro, che corrispondono alle diverse marce, o rapporti di coppia. Attraverso l'uso della frizione e della leva del cambio è possibile decidere liberamente quale marcia utilizzare in base alle necessità; in linea generale ad una marcia più alta corrisponde una velocità maggiore.

Come si cambiano le marce con il cambio manuale?

La maggior parte delle auto usate ha il cambio manuale, ed il suo utilizzo prevede una successione precisa di passaggi che devono essere effettuati in sequenza per evitare di danneggiare le componenti meccaniche.

Vediamoli di seguito:
  • Spingere fino in fondo la frizione. Questa azione permette di scollegare temporaneamente la coppia motrice disconnettendo l'albero motore d'ingresso dal contralbero, consentendo in questo modo di cambiare marcia mantenendo il motore accesso. E' importante ricordarsi di non dare un colpo secco al pedale della frizione, che la danneggerebbe, ma al contrario esercitare su di esso una pressione controllata e omogenea.
  • Spostare la leva del cambio in posizione centrale. Tenendo premuto il pedale della frizione posizionare la leva in "folle", ovvero al centro. Per verificare di essere nella posizione corretta basta muovere delicatamente la leva a destra e a sinistra, se questo è possibile significa che l'albero motore è scollegato ed è possibile muoversi liberamente nella trasmissione.
  • Inserire la marcia. Senza fare movimenti troppo bruschi posizionare la leva del cambio nel selettore della nuova marcia. E' questo il passaggio in cui si rischia di commettere errori, soprattutto se nella fretta la marcia non è inserita correttamente. Per evitare di danneggiare la trasmissione tenere ben premuta la frizione così da evitare che la leva del cambio gratti sull'albero motore danneggiandolo. Nel caso questo dovesse verificarsi, si sentirà chiaramente un rumore molto fastidioso provenire dal motore, non bisogna muovere la leva del cambio ma premere a fondo la frizione.
  • Rilasciare la frizione e contemporaneamente premere sull'acceleratore. Posizionata correttamente la marcia è il momento di ricollegare l'albero motore al contralbero così da permettere alle ruote motrici di riconnettersi al motore. Rilasciare con delicatezza il pedale della frizione spingendo contemporaneamente il pedale dell'accelleratore. Appena si sente una leggera vibrazione del pedale si può rilasciare completamente la frizione, e riprendere la guida.

Questa procedura all'inizio risulta essere particolarmente complessa da imparare, perchè richiede di coordinare simultaneamente diverse azioni e spesso il rilascio non corretto del pedale della frizione causa lo spegnimento improvviso dell'auto. Con una pratica costante si riesce comunque rapidamente a interiorizzare tutti i passaggi al punto da farli diventare degli automatismi inconsapevoli ed estremamente semplici.

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Quando cambiare e come usare correttamente le marcia?

Per chi non è molto pratico delle macchine con cambio manuale spesso una delle principiali difficoltà risiede nel non sapere bene quando sia il momento giusto di cambiare marcia tendendo spesso a rimanere sulla stessa sforzando e usurando così inutilmente il motore dell'auto.

Per capire il momento giusto è importante sviluppare una buona capacità di ascolto di quelli che sono i rumori del motore:

  • Un rumore acuto è il segnale che è necessario scalare di marcia e inserire quella superiore; il rumore è provocato dall'aver superato la soglia ottimale di 2000 RPM del motore che si sta sforzando eccessivamente per aumentare la velocità
  • Un rumore più sordo e il graduale rallentamento dell'auto, al contrario, significano che i RPM sono troppo bassi e il motore non riesce a garantire sufficiente potenza e rischia di spegnersi. In questo caso è necessario scalare alla marcia precedente in modo tale da aumentare la coppia.

In generale il motore per lavorare efficientemente deve mantenersi ad un livello costante di giri intorno ai 2000 RPM.

Errori comuni da NON fare

Come detto, la guida con cambio manuale richiede molta pratica. È importante però fin da subito evitare di commettere ripetutamente alcuni comportamenti errati che, se dovessero diventare degli automatismi, potrebbero causare seri problemi alla trasmissione meccanica.

Tenere appoggiato costantemente il piede sinistro sulla frizione

Soprattutto se si è alle prime guide spesso si è tentati di manenere il piede sinistro permanentemente sul pedale della frizione per poterlo premere rapidamente ed evitare lo spegnimento dell'auto durante le frenate, non avendo ancora sviluppato abbastanza sensibilità con l'uso del pedale del freno. Questo atteggiamento però comporta un uso eccessivo della frizione anche nelle situazioni in cui non è assolutamente necessaria e al tempo stesso impedisce di acquisire dimestichezza nell'utilizzo del freno motore.

Lasciare la mano destra a riposo sulla leva del cambio

Anche in questo caso si tratta di un errore abbastanza comune tra i neo-patentati perché all'inizio si effettuano molti cambi di marce per inesperienza e perché, come per la frizione, si teme di spegnere improvvisamente il motore dell'auto. Si tratta in ogni caso di una brutta abitudine da eliminare il prima possibile per evitare di non prendere dimestichezza con il pedale dell'accelleratore e del freno e usurare rapidamente la trasmissione meccanica.

Tenere il pedale della frizione completamente abbassato durante una fermata

A differenza dei due precedenti questo è un errore che viene commesso frequentemente anche dai guidatori esperti. Quando ci è costretti a fermarsi, ad un semaforo o ad uno "Stop", spesso si lascia inserita la prima marcia tenendo schiacciato a fondo il pedale della frizione per avere una rapida ripartenza. Si tratta tuttavia di una scelta non proficua ma che al contrario spesso porta ad un'eccessiva usura delle componenti della frizione, oltre che ad un affaticamento dei muscoli della gamba sinistra costretta a rimanere in tensione a volte per periodi di tempo prolungati.

Scalare due marce contemporaneamente

Si ritiene spesso che per scalare di marcia sia necessario solamente raggiungere un determinato livello di RPM, questa tuttavia è una convinzione sbagliata e dannosa per il motore dell'auto. Se ad esempio si decidesse di passare direttamente dalla prima alla terza marcia o viceversa si otterrebbe solamente il risultato di sforzare eccessivamente il motore, infatti il cambio di rapporto sarebbe troppo ampio, causando nel primo caso una perdita improvvisa di potenza e velocità e nel secondo una brusca frenata per un'eccessiva azione del freno motore.

Inserire la retromarcia quando la macchina è ancora in movimento

Anche in questo caso si tratta di un errore che viene comunemente commesso dai guidatori di scarsa esperienza. Nelle manovre di parcheggio, soprattutto in spazi stretti o con altre macchine nelle vicinanze, si effettuano moltissime correzioni, per timore di urtare la vettura non conoscendone ancora perfettamente le dimensioni, questo comporta il passare ripetutamente dalla prima marcia alla retromarcia e viceversa. Tuttavia se questi cambi avvengono senza che l'auto sia completamente ferma c'è il rischio concreto di danneggiare la trasmissione, perché sebbene in termini di rapporto di coppia motrice le due marce siano molto simili, il movimento di rotazione che compiono sull'albero motore è esattamente contrario.

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