13 aprile 2022

Viaggiare in Autostrada: Come Evitare gli Ingorghi

Ci sono delle situazioni in cui viaggiare in autostrada sembra la soluzione più rapida, ma talvolta si rischia di rimanere bloccati nel traffico. Ecco le strategie per pianificare al meglio la partenza ed evitare che ciò accada.

Viaggiare in autostrada è da sempre un grande cruccio per molti automobilisti, che tutto desiderano meno trovarsi imbottigliati nel traffico per ore. Il vecchio trucco vuole che si debba partire molto presto, ad esempio quando ci si prepara a recarsi nella località di vacanza. Secondo il luogo comune, infatti, gli orari più comodi alla partenza, magari dopo colazione o appena consumato il pranzo, coincidono anche con quelli più gettonati. Lo stesso dicasi dei giorni: a detta di molti, alcuni sono preferibili ad altri. Ma la realtà dei fatti è molto diversa, e lo sa bene chi deve percorrere un tratto in autostrada quotidianamente, per andare al lavoro. In queste situazioni ci si rende conto in modo lampante di come le autostrade rappresentino sempre un enorme crocevia, senza che vi sia un attimo di respiro dalla ressa che può formarsi in ogni momento e in qualsiasi giorno.

Resta comunque il fatto che il traffico in autostrada è una questione annosa, e se non ha a che fare solo con determinati orari di punta o giornate preferenziali, esiste un altro modo per prevederlo? In questo articolo cercheremo di fornire una risposta a tale domanda. Verranno suggerite alcune piccole accortezze che potrebbero risparmiare molto stress e anche del tempo che altrimenti andrebbe inutilmente perso.

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Scegliere l'orario migliore

La strategia che moltissime persone e famiglie adottano, specialmente per le vacanze, consiste nella cosiddetta partenza intelligente. Il meccanismo alla base di questo principio è quello di scegliere, come momento deputato al caricare le valigie e salire in macchina, un orario improbabile, ovvero in cui la maggior parte delle persone è impegnata a fare altro. Ecco quindi che ci si sveglia nel cuore della notte, oppure si approfitta dei pranzi durante il weekend. Si evitano accuratamente i giorni del fine settimana durante tutte le altre ore, e anche di mettersi in moto durante un certo punto del mattino. Se, da una parte, bisogna convenire che una volta questa tattica risultava per lo più vincente (in virtù anche del grande esodo estivo), oggi le abitudini sono cambiate. Quell'affollamento delle autostrade dovuto a famiglie che prenotavano il loro soggiorno nello stesso periodo e si riversavano fuori dalle città tutte insieme per poter raggiungere la meta, si è man mano parzialmente livellato, e quindi la partenza smart non funziona più in modo efficiente come prima, nonostante le indicazioni di base possano comunque risultare valide.

Ad esempio, basta il buonsenso per intuire che sia decisamente meglio cogliere il momento dell'ora di pranzo di un giorno lavorativo qualunque, piuttosto che attendere il venerdì sera o il sabato mattina. È comunque necessario precisare che, al di là di queste indicazioni piuttosto grossolane, nel valutare l'orario migliore per la partenza sia fondamentale tenere anche presente lo scopo del viaggio. Per quanto riguarda le vacanze, ad esempio, le regole appena esposte possono adattarsi bene, ma il discorso cambia se si parla di un mese non tradizionalmente adibito alle ferie e, ad esempio, ci si sta recando al lavoro. In queste situazioni, basarsi unicamente sull'orologio può portare a risultati controproducenti. Insieme all'orario di punta, quindi, bisogna considerare anche la stagione in cui ci si trova, così come il luogo geografico che si deve raggiungere, e il percorso. Di seguito, vedremo nel dettaglio l'influenza di ciascuna di queste variabili.

Tre fattori chiave da considerare

  • Prima di tutto, bisogna avere in mente la collocazione del posto che si dovrà raggiungere e, contemporaneamente, il punto di partenza. In base a questo, ci sono dei momenti che possono essere più proficui a una partenza intelligente, anche in base agli snodi principali che si incontreranno lungo la strada.
  • Occorre poi tenere presente anche il tipo di itinerario, ad esempio se si incroceranno grandi centri urbani. Questi ultimi, infatti, insieme alle principali attrazioni turistiche (come le località di mare, montagna, di lago o i parchi tematici o naturalistici), rappresentano la principale motivazione della concentrazione di traffico in autostrada, in particolare in certi tratti. Per tale motivo, prima di partire, sarebbe saggio preparare sempre un piano alternativo, pensando una via percorribile in caso quella principale sia impraticabile per i troppi veicoli presenti.
  • Infine, come dicevamo in precedenza, non solo occorre ponderare attentamente il momento in cui ci si mette in marcia per gli spostamenti estivi che, ovviamente, possono risultare più difficoltosi in determinate settimane (ad esempio quelle del mese di agosto), ma anche in inverno tale problema non deve essere sottovalutato. In questa stagione può capitare, infatti, di trovarsi di fronte a un'intensa frequenza di veicoli in autostrada, per via delle festività e del desiderio di molti di raggiungere le località sciistiche. Quindi, che si tratti delle ferie estive o di quelle natalizie o, a maggior ragione, di una trasferta di lavoro, se si intende mettersi in viaggio, è consigliabile sacrificare un'ora di sonno al fine di assicurarsi una percorrenza più scorrevole.

Informarsi in anticipo per partire preparati

Per pianificare i dettagli della partenza, inoltre, è importante anche conoscere in anticipo quanto più possibile la situazione che si troverà in autostrada nel giorno stabilito, in modo da potersi organizzare di conseguenza. Ad esempio, si possono ottenere informazioni in tempo reale sulla viabilità attraverso numerosi portali Internet, in grado di fornire dati dettagliati e fedeli. In molti casi sono disponibili anche delle anticipazioni, espresse attraverso i classici bollini (in ordine crescente di intensità prevista del traffico: verde, giallo, arancione, rosso e nero), frutto di un'elaborazione da parte della società autostradale. Ovviamente, trattandosi di previsioni, non si possono prendere come certezze assodate, ma derivano da un'accurata statistica, perciò spesso si avvicinano molto a quelle che poi saranno le reali condizioni di circolazione.

Un'altra informazione che possiamo ricavare dai suddetti siti riguarda la presenza di lavori in corso lungo il tragitto. Questi potrebbero comportare dei restringimenti, delle riduzioni di corsia o degli scambi di carreggiata che rappresentano un possibile rallentamento alla viabilità ordinaria, fino a creare lunghe code. I lavori sulla rete autostradale possono rappresentare un serio impedimento. Si pensi a Paesi come Austria e Germania, le cui strade sono di continuo interessate da cantieri di svariati chilometri che ostacolano la regolare fluidità del traffico.

È quindi importante verificare in anticipo questa eventualità e, in caso, valutare un percorso alterativo, ad esempio uscendo dall'autostrada imboccando lo svincolo immediatamente precedente al tratto interessato dai lavori per poi rientrare. Il percorso verrà allungato in termini di chilometraggio, ma quasi certamente verrà compensato con un buon risparmio di tempo e stress. È importante pianificare preventivamente questa alternativa, in modo da non trovarsi impreparati ed essere costretti a effettuare manovre brusche e improvvise.

Viaggiare con il navigatore satellitare

La tecnologia può venire in aiuto anche in un altro modo al viaggiatore che deve percorrere un tratto in autostrada, grazie al navigatore satellitare. Se connesso a Internet, questo dispositivo si rivela davvero utile in quanto riesce a fornire delle informazioni real time riguardo il traffico, che viene tenuto presente nel calcolo del tempo di percorrenza e dell'orario previsto per l'arrivo. Se non si dispone di questo strumento, sono scaricabili anche alcune app per smartphone che svolgono una funzione analoga e suggeriscono agli utenti delle indicazioni per programmare il viaggio. Alcuni esempi sono il classico Google Maps, ma anche Via Michelin e il popolare Waze.

In generale il navigatore indica la condizione del traffico, segnala eventuali ingorghi e, in alcuni casi, ne specifica anche il motivo. A volte viene addirittura stimato il tempo necessario al fine dello scioglimento del blocco. In tal modo, l'automobilista ha anche la possibilità di organizzare soste per fermarsi in attesa che la situazione migliori. Talvolta, poi, è conveniente optare direttamente per una strada non principale, per potersi svincolare dal traffico. Il tempo di percorrenza sarà maggiore, e si risulterà in ritardo sulla tabella di marcia, ma non si rischierà di rimanere fermi per ore in autostrada.

Di conseguenza, seguire il navigatore è solitamente una buona idea per guadagnare tempo e porre i presupposti per le migliori condizioni di viaggio. Ovviamente, è saggio, prima di fidarsi del dispositivo, accertarsi della strada che questo intende far percorrere al conducente, e vagliare le alternative possibili. La soluzione che il navigatore propone, infatti, si basa puramente su un calcolo di convenienza, ma talvolta il risparmio di tempo è davvero infimo, anche di un paio di minuti, a fronte di una via secondaria che magari implica l'uscita dalla comoda autostrada. In certi casi, quindi, occorre effettuare una valutazione personale dell'opzione suggerita.

Una programmazione dettagliata, che tenga conto di tutti i fattori che possono influenzare la circolazione (eccetto eventuali incidenti, che rappresentano un'eccezionalità imprevedibile), rappresenta quindi la chiave per assicurarsi un viaggio vantaggioso in termini di tempo e meno stressante.


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