Spia dei freni accesa: cosa fare e cosa significa
La spia dei freni accesa indica un problema all'impianto che può essere di varia entità; vediamo insieme cosa è meglio fare quando capita.
La spia dei freni accesa indica un problema all'impianto che può essere di varia entità; vediamo insieme cosa è meglio fare quando capita.
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Qual è la spia dei freni e perchè si accende
Le spie dei freni
Non tutti i veicoli sono uguali e anche le spie possono differire in base al modello; inoltre, le auto più recenti sfruttano spie diverse a seconda del problema riscontrato, con l'ovvio intento di favorire la riparazione da parte dei soggetti qualificati. In generale la spia dei freni consiste in un cerchio a sua volta inscritto fra due archi di una circonferenza più ampia, una simulazione grafica del vecchio ferodo che contraddistingue tutt'ora i freni a tamburo, oramai rari sugli autoveicoli. Le spie dei freni possono essere riassunte come segue:
- spia rossa o arancione (un cerchio e due archi esterni): si tratta di un allarme generale che può avere molteplici significati che vedremo più in dettaglio con il proseguo dell'articolo;
- spia arancione con scritta ABS: è il chiaro segnale che c'è un probabile malfunzionamento del sistema anti-bloccaggio ABS;
- spia rossa (un cerchio e due archi esterni) con all'interno un punto esclamativo o una P: indica il movimento dell'auto con il freno a mano inserito, oppure un malfunzionamento dello stesso.
Perchè la spia dei freni si accende
La spia dei freni può accendersi per varie ragioni che si possono riassumere come segue:
- la spia non funziona: è un problema tipico dell'impianto elettrico che accompagna alcuni autoveicoli. La spia si accende e segnala un guasto senza che quest'ultimo sia tale, a causa di un falso contatto;
- bassa pressione dell'olio: l'olio dei freni può perdere pressione perchè è vecchio o l'impianto è danneggiato;
- pastiglie usurate;
- dischi scalinati.
L'elettronica dell'auto si comporta in modo univoco, significa che in presenza di un guasto avverte la diminuzione della pressione dell'olio, che in ogni caso avviene anche quando le pastiglie sono scarse, in quanto il livello scende e richiede una corsa del pedale più lunga.
Spia dei freni accesa: cosa fare
Vediamo ora come bisogna comportarsi quando si accende la spia dei freni, se è necessario preoccuparsi subito o possiamo rinviare il problema a data da destinarsi. In generale possiamo distinguere i seguenti casi:
- spia freno a mano accesa: se la spia si accende e il freno a mano è disinserito, è probabile che si tratti proprio di un falso contatto, in quanto l'elettronica avverte la tensione del cavo e la chiusura delle pastiglie (o dei ferodi) quando in realtà ciò non avviene. In rari casi può indicare l'assenza del cavo (in quanto strappato), oppure il suo bloccaggio a causa del ghiaccio o altri impedimenti; in inverno è infatti sconsigliato utilizzare il freno a mano perchè nelle ore più fredde e durante le lunghe soste può accadere che, sbloccando la leva, il cavo rimanga comunque in tensione e di fatto mantenga il veicolo frenato. In tal caso bisogna attendere lo sbloccaggio o intervenire con tanta pazienza utilizzando acqua calda per svincolare le pastiglie dai dischi;
- spia arancione ABS accesa: escludendo falsi contatti, la spia indica un malfunzionamento al sistema anti-bloccaggio; quest'ultimo coinvolge apparecchiature elettroniche che devono essere controllate con appositi strumenti ed è pertanto consigliato rivolgersi al concessionario o recarsi presso il meccanico di fiducia;
- spia dei freni accesa: quando la spia rimane accesa durante la marcia del veicolo o si accende nel corso di un viaggio, indica un problema all'impianto frenante che può essere di vario tipo. Generalmente la spia avverte che le pastiglie si sono consumate a tal punto da richiederne la sostituzione, mentre in rari casi il problema potrebbe riguardare anche i dischi. Si tratta del segnale più comune e non deve sortire immediate preoccupazioni, anche quando la vettura intima lo "stop"; piuttosto è necessario moderare la velocità e prestare maggiore attenzione, salvo evidenti mancanze di pressione al pedale per le quali non resta che accostare e chiamare il carro attrezzi. Quando la corsa del pedale si allunga in maniera insindacabile, la causa potrebbe essere la perdita di olio dall'impianto, ma in questi casi l'auto non frena affatto e non resta che inserire le marce più basse e fermarsi utilizzando il freno a mano.
La sostituzione dell'olio dei freni
Tempo addietro l'olio dei freni non andava sostituito, o meglio, si trattava di una pratica considerata inutile per la circolazione su strada; con il tempo le cose sono cambiate e attualmente tale intervento è raccomandato dalla quasi totalità delle case costruttrici mediante interventi periodici. L'olio dei freni andrebbe sostituito ogni 2-3 anni in quanto invecchiando diventerebbe incapace di trasferire la pressione da un'estremità all'altra dei condotti che lo contengono, con una conseguente diminuzione dell'efficacia dei freni. Coloro che preferiscono effettuare le operazioni necessarie in autonomia, devono farsi aiutare da un amico o chiunque ne faccia le veci, in quanto una volta inserito l'olio nuovo nel circuito, attraverso la vaschetta presente nel cofano, è necessario procedere con le operazioni di spurgo utili per togliere l'aria nei condotti. In generale è necessario procedere come segue:
- individuare la valvola di spurgo (scarico) dell'impianto con l'ausilio del manuale officina dell'auto;
- scaricare l'olio vecchio;
- chiudere la valvola di spurgo e riempire la vaschetta dell'olio (individuabile grazie al simbolo dei freni, identico a quello della spia) fino al livello indicato sulla stessa;
- eseguire le manovre di spurgo: si tratta di esercitare pressioni successive sul pedale fino a quando quest'ultimo non raggiunge la corsa ideale per il funzionamento dei freni. Dal momento che nei condotti è presente aria, entrata durante la sostituzione dell'olio, è necessario espellerla; l'aiutante deve aprire la valvola di scarico alla pressione del pedale e richiuderla prima che lo stesso venga rilasciato. Si tratta di ripetere l'operazione più volte, fino a quando al pedale non si avverte il raggiungimento della "forza" necessaria per spingere le pastiglie.
La sostituzione dei dischi delle pastiglie
Coloro che volessero risparmiare denaro e procedere in autonomia possono tentare la sostituzione di detti componenti senza recarsi in un'autofficina autorizzata, quest'ultima una soluzione comunque altamente raccomandata. In tal caso è necessario procurarsi un set di attrezzi abbastanza completa di chiavi a cricchetto, chiavi inglesi e cacciaviti, in quanto ogni auto ha le sue peculiarità e potrebbe essere d'aiuto qualsiasi strumento di meccanica.
Per accedere ai freni è innanzitutto necessario togliere le ruote alternando l'intervento prima su un fianco e poi sull'altro; levate le ruote si verifica a vista lo stato delle pastiglie e all'evenienza si smontano togliendo prima la pinza, trattenuta da due bulloni generalmente dotati di una testa a brugola di buone dimensioni (10 o 12 mm).
Le pastiglie devono essere smontate con l'ausilio di un cacciavite a taglio, spostandole dalla sede verso il centro della pinza; l'unica raccomandazione consiste nel non toccare i freni nella maniera più assoluta quando la pinza è smontata e la pastiglie sono libere. Non resta che inserire il ricambio effettuando l'operazione inversa facendo attenzione a rispettare la posizione della pastiglia in relazione al pistoncino (o pistoncini a seconda del veicolo).
Sostituire i dischi comporta lo smontaggio dei bulloni che li trattengono, come accade per le ruote; anche in questo caso si raccomanda di inserire il ricambio nella sede avendo cura di pulire le superfici di adesione del componente ed evitare rivoluzioni asimmetriche. I dischi richiedono la sostituzione quando è presente uno scalino di almeno 3 mm sulla superficie; in pratica si mette a confronto la parte del disco sfruttata dalla pastiglia con la poca superficie esterna del componente che corrisponde a quella originaria.