31 marzo 2022

Precedenza in rotonda: le regole e il comportamento da seguire alla guida del veicolo

Le rotonde, o rotatorie, sono spesso oggetto di dibattito fra automobilisti e non solo: vediamo cosa prevede in merito il Codice della Strada e come comportarsi per evitare incidenti.

Le rotatorie

Cosa sono

Sono chiamate anche rotonde e consistono in un modo di regolare il traffico atto ad evitare la formazione di incroci; le rotatorie sono contraddistinte dalla presenza in centro alla carreggiata di un'isola interdetta al traffico, spesso abbellita da piante, statue o luminarie, la cui vista aerea ne evidenzia la sezione circolare.

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Come funzionano

All'ingresso di una rotonda l'automobilista trova innanzi a sé un segnale d'obbligo di colore blu che mostra tre frecce bianche; quest'ultime impongono la percorrenza della rotatoria in senso antiorario (modello europeo). In alternativa è possibile imbattersi in un segnale di pericolo triangolare con banda rossa esterna su sfondo bianco; all'interno sono presenti tre frecce di colore nero che indicano il senso di percorrenza, sempre antiorario (modello italiano).

La differenza è sostanziale, seppure oramai sia molto più facile trovarsi a percorrere rotatorie europee; infatti, in questo caso coloro che sono all'interno della rotonda hanno sempre la precedenza e provengono da sinistra rispetto ai veicoli in immissione, mentre nel modello italico coloro che sono all'interno della rotatoria devono dare la precedenza a destra alle auto che sono in ingresso. Successivamente vedremo nel dettaglio la differenza specifica al fine di evitare pericolose incomprensioni.

Dove sono

Per unire le strade, a volte a lunga percorrenza e con limiti di velocità elevati, gli addetti ai lavori hanno pensato alle rotatorie in alternativa agli incroci trasversali, un sistema che di fatto obbliga tutti i conducenti che si apprestano ad affrontarle a rallentare e verificare la presenza di altri veicoli eventualmente in transito. Per i motivi suddetti le rotatorie sono state poste un po' ovunque e hanno contribuito a evitare un grande numero di incidenti, un fatto confermato dalla semplice statistica. Le rotonde possono essere impiegate fuori città come nelle strade extraurbane, senza alcuna distinzione; possono essere monocorsia, ma nei grandi centri urbani è possibile guidare su rotatorie a due corsie, una soluzione studiata per evitare gli imbottigliamenti. Non è possibile prevedere rotonde sulle autostrade o le strade extraurbane da identificare come "superstrade" (tangenziali), tipologie che a causa dell'alta velocità consentita prevedono l'immissione e l'uscita tramite apposite corsie di accelerazione e decelerazione.

Tipi di rotatoria

Il modello europeo

Il segnale d'obbligo blu con le frecce bianche integrato dal triangolo rovesciato bianco con banda laterale rossa è il simbolo principale di una rotatoria europea, la più comune in assoluto negli ultimi anni. Il cartello circolare presuppone l'obbligo di percorrenza nel senso indicato dalle frecce, antiorario, mentre il triangolo capovolto obbliga il conducente a dare la precedenza ai veicoli che sono già all'interno della rotonda. Quest'ultimi, percorrendola come previsto in senso antiorario, proverrebbero da sinistra, al "contrario" di come accade abitualmente in prossimità di un incrocio privo di segnaletica. In questo modo affrontare le rotatorie diventa molto semplice; non resta infatti che rallentare sempre e dare la precedenza a sinistra; una volta all'interno è richiesto l'utilizzo dell'indicatore di direzione solo dal momento che s'intende svoltare a destra, sfruttando la prima uscita disponibile (le rotatorie possono raccordare molte strade, senza un limite specifico; in alcuni casi possono esservi anche 8 opzioni).

Il modello italico

La rotatoria italiana consiste più che altro in una metodologia superata che veniva adottata anni addietro; il fine specifico non era propriamente quello di semplificare gli incroci ed evitare collisioni, piuttosto la rotonda era utile nei centri urbani per smistare il traffico cittadino ed evitare lunghe code, nonchè l'impiego di segnali semaforici. In questo caso il cartello in ingresso consiste in un segnale di pericolo che "ingloba" le frecce (di colore nero) che indicano il senso di rotazione antiorario; manca invece il triangolo rovesciato che identifica l'obbligo di dare la precedenza. Per questi motivi i veicoli che sono all'interno della rotonda trovano alla loro destra auto che hanno il diritto di precedenza e si verifica una situazione opposta a quella relativa alla rotatoria europea.

Come distinguere la rotatoria italica da quella europea

Per quel tanto possa sembrare facile farsi sfuggire i dettagli e fare confusione fra la rotatoria europea e la rotonda italica, in realtà già a colpo d'occhio ci si dovrebbe rendere conto delle differenze che intercorrono fra i due modelli. Oltre ai cartelli in ingresso, le rotatorie europee sono sempre accompagnate da un'abbondante segnaletica orizzontale che delimita molto chiaramente le strade annesse, mentre quelle italiche, giustamente, omettono tale soluzione rendendo palese la necessità di prestare attenzione a ogni incrocio. In ogni caso attualmente le rotatorie italiche sono rare e sono impiegate in alcuni centri per regolarizzare la viabilità laddove un incrocio diretto creerebbe potenziali situazioni di pericolo.

Rotatorie a due corsie

Nei centri urbani è possibile imbattersi in rotonde che disegnano due corsie anzichè una soltanto: la soluzione è comoda per smistare il traffico in presenza di molte auto e per mettere in comunicazione strade particolarmente trafficate nelle ore di punta. Così facendo i conducenti dei veicoli che stanno percorrendo la rotatoria hanno la possibilità di spostarsi sulla corsia più esterna solo dal momento che devono svoltare; in caso contrario permangono nella corsia interna fino a quando non intendono uscire dalla rotonda. Il sistema è comodo quando in una o più uscite insiste una condizione di traffico pesante che impone agli automobilisti in rotatoria di fermarsi; la seconda corsia permette agli altri utenti della strada di poter guidare ed eventualmente imboccare altre direzioni che, al contrario, non presentano situazioni di traffico intenso. Nel caso indicato, la rotatoria monocorsia imporrebbe il blocco a tutti gli automobilisti creando un ingorgo, proprio come succederebbe in presenza di un incrocio tradizionale.

In caso di collisione...

Dove le regole di precedenza sono palesi, come visto nei casi indicati, la ragione è ovviamente a favore dell'automobilista che ha rispettato la segnaletica come previsto dal CdS; piuttosto, all'interno della rotatoria la situazione può essere più complessa e richiedere l'ausilio del buon senso. Infatti laddove due auto si tocchino durante il cambio di corsia è difficile determinare chi ha causato la collisione, fatto salvo per le situazioni in cui uno dei conducenti si assume la responsabilità. La rotatoria rende lecito lo spostamento verso destra per uscire, così come il movimento verso sinistra in fase di ingresso; la raccomandazione è sempre quella di fare molta attenzione dal momento che si cambia corsia, in quanto è facile che la colpa sia di chi si muove, piuttosto che di colui che mantiene la direzione. Per gli stessi motivi è scontato che l'automobilista che resta in corsia non possa viaggiare a velocità troppo elevata, non permettendo di conseguenza a chi svolta di avere il tempo e la serenità per eseguire la manovra.


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