Funzionamento impianto GPL auto: vantaggi e svantaggi. La guida definitiva
Volete acquistare un'auto con impianto a GPL e avete intenzione di approfondire la questione? La nostra guida affronta tutte le problematiche connesse, dai vantaggi agli svantaggi, dai costi al nodo sicurezza.
Negli ultimi anni un sempre maggior numero di auto monta un motore ibrido benzina - GPL. Una crescita esponenziale che è andata di pari passo allo sviluppo della tecnologia necessaria per garantire un altissimo grado di sicurezza e dovuta in larga parte alla competitività dei prezzi del carburante rispetto ai più comuni diesel e benzina verde. Una capacità di far risparmiare che il GPL sa vantare anche nei confronti delle motorizzazioni elettriche e metano dove il costo del sistema di propulsione è decisamente più alto.
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Che cos'è il GPL?
Intanto partiamo dalle basi: che cos'è il GPL? L'acronimo indica l'espressione gas di petrolio liquefatti e non gas di propano liquido come molti credono. Questo errore nasce da una ragione specifica: il propano è uno dei gas principali, insieme al butano, che compongono il GPL ma non l'unico.
Che cosa significa gas di petrolio liquefatti?
Al GPL è stato dato questo nome perché il gas viene liquefatto attraverso un processo di compressione che viene operato al fine di ridurne l'ingombro e rendere più facile il suo trasporto. Il vantaggio connesso è che si riesce a stivarne di più nel serbatoio rispetto al metano (circa tre volte tanto) con evidenti ricadute in termini di autonomia del veicolo. Il GPL non è tossico ma è estremamente infiammabile, come ci ricordano tristi casi di cronaca come la strage di Viareggio, ma il livello di sicurezza raggiunto da bombole e dispositivi lo ha reso un combustibile decisamente comune.
Come funziona l'impianto a GPL dell'auto?
Chiarito di cosa si tratta quando parliamo di GPL, andiamo ad affrontare nello specifico il funzionamento dell'impianto a GPL dell'automobile. Oggi in Italia circa il 10% del parco auto monta un motore di questo tipo, sommando i sistemi bi-fuel a quelli full.
Il GPL torna gas prima di spingere la vostra auto
L'impianto GPL dell'automobile è sostanzialmente un motore a iniezione in cui elettrovalvole inseriscono il carburante nel collettore di aspirazione. Prima di entrarvi però è necessario che il GPL torni allo stato gassoso tramite un dispositivo che si chiama riduttore o evaporatore. Tale processo avviene con l'aiuto del calore che viene prodotto dall'auto stessa. La selezione della propulsione, benzina o GPL, avviene attraverso un commutatore, un piccolo tasto posto solitamente nelle vicinanze del cambio.
Com'è fatto il serbatoio di un'auto a GPL
L'altro elemento centrale di un impianto a GPL è costituto dal serbatoio che ha generalmente forma toroidale. Il serbatoio viene situato nella parte posteriore dell'auto, in posizione sopraelevata rispetto alle ruote. Esistono anche serbatoi a forma cilindrica, usati in particolare per gli interventi di trasformazione da benzina a GPL, ma che tendono a ridurre la capienza del vano portabagagli.
Perché l'avviamento del motore GPL avviene a benzina?
La ragione è molto semplice: il motore GPL non può operare sotto i 35 gradi di temperatura. Questo perché sotto quella soglia, non si avvia il riduttore o evaporatore, elemento che fa tornare il carburante al suo stato gassoso. Questo è il motivo per cui, in giornata fredde, il motore GPL tarda ad avviarsi e la luce del commutatore rimane fissata per un po' di tempo su benzina.
Pro e contro del GPL: trasformazione, costi e manutenzione
Una volta capito il funzionamento di massima dell'impianto, vediamo più nel dettaglio quali sono i vantaggi e gli svantaggi delle auto con motore a GPL. Tendenzialmente sembrerebbe un ottimo affare, ma ci sono questioni da non trascurare.
Si possono trasformare auto a benzina in auto a GPL?
La risposta è semplice: praticamente tutte le auto possono essere riconvertite ad alimentazione a GPL. Il costo varia a seconda della cilindrata e della tipologia del veicolo e il prezzo oscilla tra i mille e i duemila euro in tutto. Una volta trasformata l'auto, ci vogliono mediamente due tre giorni tra montaggio e collaudo del dispositivo, otterrete sicuramente un risparmio economico, ma dovrete considerare un leggero calo delle prestazioni rispetto alla più esuberante auto a benzina.
Che tipo di manutenzione necessita l'auto a GPL?
L'automobile a GPL necessita ne più e meno delle stesse operazioni di manutenzione di un'auto a benzina. L'unico elemeno in più riguarda il cambio obbligatorio del serbatoio da operare dopo dieci anni dall'immatricolazione per scongiurare problemi di sicurezza. Il costo? Quattrocento o cinqucento euro a seconda dell'auto, sicuramente meno dei soldi risparmiati grazie a minori consumi.
Con il GPL consumi minori e l'ambiente ringrazia
Le auto con impianto a GPL possono contare su un costo del carburante che si aggira intorno al cinquanta percento in meno rispetto a quelle a benzina. Considerato però un maggiore consumo nell'ordine del venticinque percento in più, il risparmio alla fine dell'anno è comunque sostanzioso: se prima spendevate dieci euro per la benzina, a parità di tratta, ne spenderete poco più della metà con il GPL. Oltre al risparmio economico potrete contare su un minore impatto ambientale: un impianto a GPL inquina circa il venti percento in meno di uno a benzina e non emette zolfo e piombo, due degli elementi più inquinanti che vengono espulsi dai veicoli a verde e diesel.
Impianto a GPL: occhio ai parcheggi
Un aspetto poco conosciuto delle auto con impianto a GPL riguarda le limitazioni alla sosta nei parcheggi interrati. È infatti vietato parcheggiarle al di sotto del primo piano interrato. Occhio anche in caso di imbarco su nave: pur essendo regolarmente consentito, si dovrà specificare che la propria autovettura è spinta da un impianto a GPL. Questo perché i veicoli saranno disposti in un'area specifica della nave.
Dove fare rifornimento con un'auto a GPL?
Uno delle criticità connesse all'utilizzo delle auto a GPL è la relativa difficoltà a reperire impianti di rifornimento dotati di una colonnina per il gas. In effetti la rete non è diffusa come quella di benzina e diesel, ma la progressiva crescita della fetta mercato di questo tipo di auto sta contribuendo a rendere più facile la vita agli automobilisti che le hanno scelte.
Fare rifornimento self service GPL è possibile?
La risposta è sì perché la legge lo consentirebbe. Nella pratica quotidiana però questa opzione è sfruttabile in pochissimi impianti in Italia perché le regole impongono tutta una serie di paletti quali la presenza di una rete di videosorveglianza e di assistenza telefonica attiva ventiquattro ore su ventiquattro. Inoltre ogni automobilista sarebbe costretto a fare un corso per imparare a fare il pieno. Pertanto fare rifornimento self service con un'auto a GPL è nella pratica quotidiana impossibile.