02 febbraio 2022

Controllo pneumatici: Cosa Guardare?

Controllare gli pneumatici auto è fondamentale per viaggiare sicuri e nel pieno comfort, ma le verifiche non dovrebbero limitarsi a pressione e battistrada.

Il controllo pneumatici auto è un'operazione fondamentale gestibile da chiunque in proprio, utile principalmente per garantire la sicurezza della marcia, ma anche per ridurre i consumi di carburante, ottimizzando il rendimento del veicolo. Sono ancora troppi i veicoli che circolano con gomme non a posto.

Pressione errata e battistrada consumato sono i principali responsabili di incidenti e usure precoci delle coperture, oltre a incidere in maniera determinante sulle percorrenze. Circolare con pneumatici in condizioni non ottimali comporta pure un problema di comfort, il quale viene determinato anche dallo stato dell'arte del copertone.

Qualora il consumo della gomma non sia omogeneo, è facile prevedere che si debbano svolgere verifiche più approfondite servendosi anche di apposite apparecchiature. Vediamo quali sono i controlli pneumatici auto da eseguire: la maggior parte è possibile svolgerli autonomamente a casa propria, mentre altri richiedono l'intervento del gommista.

Controllo visivo del pneumatico

Il controllo visivo è quello più semplice, immediato e a costo zero, ma a volte sa essere molto importante in quanto capace di prevenire possibili inconvenienti futuri. Basta uno sguardo attento per verificare che sulla spalla non siano presenti tagli o rigonfiamenti, come pure sulla superficie di appoggio del battistrada.

Per controllare quest'ultimo elemento è sufficiente scrutarlo con attenzione per capire lo stato di usura e verificare che non vi siano conficcati chiodi, viti o altri corpi che possono far perdere pressione. Se controllare le gomme anteriori è più facile, in quanto basta girare totalmente il volante a destra e a sinistra (meglio a motore acceso e freno a mano tirato per evitare di sforzare l'idroguida), quelle posteriori richiedono un po' più di tempo e l'aiuto di una torcia.

Per avere una migliore panoramica generale è consigliabile indossare un guanto leggero in lattice oppure anche quelli che si utilizzano nel reparto frutta e verdura del supermercato, passando poi la mano lentamente sull'intera superficie del pneumatico e percepire, al tatto, la presenza di rigonfiamenti, scalfitture e corpi estranei. Se si vedono bolle o tagli la gomma potrebbe esplodere durante la marcia ed è quindi importante procedere alla sua sostituzione prima che ciò possa verificarsi.

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Come controllare il battistrada

Il controllo battistrada del pneumatico fa parte dei classici controlli visivi. Oltre al metodo qui sopra indicato, che prevede il passaggio della mano con il guanto leggero, è possibile andare a misurare l'altezza della tassellatura. Il battistrada, infatti, ha il compito di creare la massima aderenza tra la gomma e la superficie di appoggio. Il grip sarà migliore quanto più alto sarà lo spessore del tassello.

Una gomma nuova di fabbrica presenta un'altezza del battistrada pari a circa 8 mm, mentre il Codice della Strada indica in 1,6 mm il limite minimo per non incorrere in sanzioni. A dire il vero questa misura appare fuorviante soprattutto per le coperture invernali, le quali iniziano a perdere prestazioni già sotto i 4 mm di spessore, calando drasticamente una volta raggiunta l'altezza di 3,6 mm.

Per svolgere un controllo battistrada verosimile e fortemente indicativo del suo stato di usura è sufficiente prendere una moneta da 2 euro e inserirla tra le scolpiture. Se la corona della moneta (ossia la parte dorata) si vede, allora il pneumatico presenta un consumo importante ed è da sostituire. In caso contrario, il bordo della moneta viene celato dall'altezza del battistrada, fornendo indicazioni di un'usura ancora accettabile.

Quasi tutte le gomme prevedono degli indicatori di usura che sono visibili a occhio nudo sulla superficie del pneumatico (solitamente sono posizionati lateralmente e all'interno dei canali longitudinali di scolo dell'acqua): se il battistrada è superiore a tali indicatori allora la gomma rispetta i limiti di legge impartiti dal codice stradale. Ricordiamo che un battistrada usurato comporta un minore controllo dell'auto, una tenuta di strada più approssimativa (pericolosa su fondo umido o bagnato) e la variazione degli spazi di frenata.

Controllo della pressione

La pressione delle gomme è un fattore che, purtroppo, viene ritenuto poco importante nella testa di moltissimi automobilisti, quando, in realtà, si tratta di un parametro fondamentale. Le statistiche dicono che oltre il 50% dei veicoli circolano con una pressione non corretta, con netta prevalenza dei camion. Per verificare la pressione è necessario servirsi di un compressore che consente di leggere in maniera analogica o digitale il valore di gonfiaggio del pneumatico.

Non serve avere un'attrezzatura professionale, ma è sufficiente anche uno strumento per uso domestico oppure portatile per auto, con funzionamento a batteria. La corretta pressione di gonfiaggio viene indicata solitamente all'interno dello sportellino del serbatoio oppure sulla battuta della portiera del conducente, oltre ad essere riportata sul libretto di uso e manutenzione del veicolo. I valori cambiano a seconda del mezzo e in base alle condizioni: auto, furgoni, camion richiedono pressioni differenti non solo per la loro diversa natura, ma anche in base alle condizioni di carico.

Risulta quindi consigliabile attenersi alle indicazioni espresse dalla casa madre costruttrice del veicolo stesso. Una cosa importante da non dimenticare: quando si procede alla verifica dei valori di gonfiaggio pneumatici è sempre consigliabile farlo con lo stesso apparecchio e a gomme non calde. Se si dispone di un compressore portatile, l'ideale sarebbe procedere alla misurazione dopo 2-3 km dalla partenza, mentre, in altri casi, è opportuno svolgere la lettura prima di partire e sempre su una superficie piana. In caso di veicolo a pieno carico è preferibile innalzare leggermente la pressione.

Cosa comporta viaggiare con pressione pneumatici errata?

Premesso che viaggiare con pneumatici troppo gonfi o eccessivamente scarichi pone l'auto e i passeggeri in chiare condizioni di pericolosità, vediamo in breve quali sono le principali conseguenze di viaggiare con valori di gonfiaggio errati.
  • Gomme troppo gonfie: chi tiene i pneumatici ad una eccessiva pressione ridurrà l'impronta a terra, concentrandola solamente nella parte centrale del battistrada, il quale tenderà ad usurarsi prima del tempo e in maniera disomogenea rispetto ai lati. Soprattutto in condizioni di asfalto umido o bagnato, la tenuta di strada peggiora perché i tasselli laterali, non lavorando a dovere, riducono la loro capacità di scarico acqua. Inoltre con gomme troppo gonfie si allungano gli spazi di frenata e in caso di lunghi viaggi, in estate, la gomma tenderà a surriscaldarsi maggiormente, diventando più "debole" e sottoposta a maggiore stress termico. Infine, in queste condizioni, aumentano le probabilità di foratura e peggiora il comfort di marcia, il volante diventa molto sensibile e gli appoggi laterali appaiono imprecisi.
  • Gomme troppo molli: con una pressione inferiore alle indicazioni riportate dalla casa, aumentano i consumi di carburante poiché si verifica più attrito con il fondo stradale e quindi la ruota fa più fatica a girare. L'usura del battistrada sarà maggiore ai lati, mentre la parte centrale non garantirà la piena aderenza. La potenza del motore verrà scaricata a terra in modo diverso, peggiorando il rendimento. Anche dal punto di vista della guida si perde in sensibilità e le sensazioni appaiono imprecise, come pure le traiettorie, dove l'auto tende a coricarsi sui lati nelle impostazioni delle curve. Con una pressione troppo bassa la vita del pneumatico si riduce drasticamente, anticipando quindi la sua sostituzione.

Controlli tecnici ai pneumatici presso il gommista

Dopo aver analizzato i controlli visivi è possibile ricevere informazioni migliori in seguito ad una visita presso un gommista. Questo, con strumentazioni apposite, riesce ad approfondire le verifiche attraverso la convergenza e il controllo della campanatura. Una prima verifica è fattibile autonomamente: in un tratto rettilineo con l'auto in marcia è possibile verificare se l'auto tende a preferire una direzionalità laterale. In questo caso, molto probabilmente, sarà fuori convergenza. Il gommista può intervenire riportando l'angolazione delle ruote all'interno dei valori standard in modo che la vettura proceda secondo il regolare angolo di rotazione del volante. Avere l'auto fuori convergenza è più facile di quanto si possa credere: un colpo contro un marciapiede, una buca presa a forte velocità, un incidente stradale, un'errata manutenzione, sono tutte cause che possono portare le ruote fuori asse, generando un consumo anomalo delle gomme (ad esempio un pneumatico più consumato dell'altro o di una parte di esso). Un'ulteriore verifica che può fare il gommista riguarda la campanatura o angolo di camber. Questo controllo è più fine e deve essere svolto esclusivamente da personale tecnico e preparato, il quale va a modificare l'inclinazione della ruota rispetto alla superficie stradale. Per svolgere questo controllo è necessario servirsi di un ponte. La campanatura merita attenta analisi se il battistrada risulta fortemente usurato sul lato esterno o interno. In tale situazione la gomma appoggia male a terra andando a sollecitare in misura maggiore una zona. Anche in questi casi la causa potrebbe essere un forte colpo subito in seguito ad un impatto laterale.

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