26 gennaio 2022

Catena di distribuzione: quando cambiarla e perché

Come capire quando arriva il momento di cambiare la catena di distribuzione

La catena di distribuzione è un elemento essenziale dell'organo motore. Allo stesso modo della cinghia di distribuzione infatti, ha il compito di mettere in fase sia il movimento delle valvole all'interno della testata, che dell'albero motore, garantendone così il corretto funzionamento. É molto importante sapere come funziona e quando va sostituita, specie nel caso delle auto usate.

Una rottura accidentale causata da diversi fattori, può generare seri danni a tutto l'apparato propulsivo, creando problematiche non indifferenti anche in ordine di costo di riparazione.

Cos'è e come funziona la catena di distribuzione

La catena di distribuzione, nasce con l'obiettivo di facilitare e sincronizzare, la trasmissione del moto rotatorio inclusivo dell'albero motore e regolare l'apertura e la chiusura delle valvole all'interno della testata.

Bisogna fare innanzitutto molta attenzione al suo nome però; infatti oltre la catena di distribuzione esiste anche la cinghia di distribuzione, facilmente confondibile per assonanza ma completamente diversa, nella forma e nella struttura.

Un primo aspetto fondamentale che caratterizza al catena è rappresentato dal materiale con cui è realizzata (metallo), che a differenza della cinghia in plastica, la rende molto più longeva e resistente.

Il suo utilizzo è molto diffuso e comune in campo motociclistico, e decisamente molto meno frequente sulle autovetture, dovuto principalmente dal fatto che le due ruote raggiungono dei regimi di giri motore molto più elevati, a dispetto delle auto, e di conseguenza necessitano di caratteristiche differenti.

La sua funzionalità, è quella di muoversi attraverso le pulegge, mantenendo una determinata tensione infatti riesce a far mettere in movimento il sistema di trasmissione, e soprattutto la puleggia dell'albero a camme.

Infatti, in sua assenza, le valvole che gestiscono alcune fasi del motore (aspirazione, compressione, espansione, scarico), non avrebbero la possibilità di riuscire a chiudersi e aprirsi correttamente, non innescando quindi il processo di combustione.

Il sistema di trasmissione della distribuzione va inoltre ad includere nel suo funzionamento anche una pompa dell'acqua; quest'ultima risulta essere di fondamentale importanza al fine di diminuire la temperatura d'esercizio dei motori con un sistema di raffreddamento a liquido.

Catena di distribuzione: vantaggi e svantaggi

Come accennato, ci sono alcuni vantaggi e svantaggi nell'avere un motore con una catena di distribuzione, e vediamo quali.

Vantaggi

Durata

La durata è, senza ombra di dubbio, una tra le caratteristiche fondamentali e più vantaggiose della catena di distribuzione.

La sua manutenzione, infatti, è tra le più basse della categoria e, a differenza della cinghia in plastica che necessita di essere sostituita ogni 90/100.000 chilometri circa, la catena viene garantita da molti brand automobilistici addirittura a volte fino a 300.000 chilometri, o, in alcuni casi, per un periodo di dieci o più anni.

Prestazioni

La capacità di effettiva trasmissione di una catena di distribuzione, è decisamente superiore a tutte le altre tipologie di materiali. La sua struttura in metallo a maglie ravvicinate infatti, le garantisce una maggiore capacità di precisione nel moto ciclico, offrendo la possibilità di conferire maggiore potenza a tutto l'impianto di trasmissione.

Controllo

La sua composizione e i suoi elementi metallici, favoriscono una maggiore trazione tra l'albero motore e le valvole, favorendone l'apertura e la chiusura in maniera più precisa e accurata, aumentando quindi di conseguenza anche il controllo del meccanismo di tensione.

Svantaggi

Rumore

Il Primo e certamente più rilevante svantaggio della catena di distribuzione, è il rumore provocato dal suo funzionamento, il quale negli anni ha dato parecchio filo da torcere a molti sviluppatori di case automobilistiche.

Per un lungo periodo infatti, le automobili non venivano più equipaggiate attraverso la catena, poiché in quanto rumorosa e vibrante, sembrava riscuotere ben pochi consensi tra gli utilizzatori delle auto. Solo negli ultimi anni, grazie soprattutto allo sviluppo di motori sempre più equilibrati e lineari, il mercato ha visto nuovamente nascere diversi modelli nuovamente equipaggiati con questo componente.

Rottura del motore

Può sembrare apparentemente un errore, perché in realtà è vero che la catena di distribuzione ha, dalla sua, la peculiarità di essere più resistente della cinghia, ma è anche vero che nel momento in cui dovesse accidentalmente rompersi, i danni provocati avrebbero un'entità di gran lunga maggiore a dispetto della cinghia in plastica, che probabilmente andrebbe solamente ad intaccare la testata.

Vibrazioni

Oltre al rumore, un altro fattore che ha riscosso poco successo tra i clienti degli autosaloni, è stato l'emissione di forti vibrazioni da parte del movimento della catena. Molti clienti infatti, si lamentavano delle vibrazioni percepite durante la guida, specialmente a bassi regimi del motore, ulteriore motivo per decidere di installare sempre più spesso le cinghie in plastica.

Quando cambiare la catena di distribuzione

Spesso la catena di distribuzione non prevede la necessità d'intervenire nel corso del tempo in modo significativo, in merito alla sua manutenzione ordinaria, se non con un controllo preventivo effettuato di rado dal meccanico.

La prassi migliore, in questi casi, rimane comunque quella di verificare attraverso il libretto di uso e manutenzione del veicolo, la presenza di una eventuale indicazione in merito alla sua sostituzione, poiché ogni casa automobilistica la garantisce per un certo chilometraggio o un determinato lasso di tempo, che può essere più o meno lungo.

Di norma, possiamo dire che si tratta comunque di un'operazione che viene effettuata quando l'auto ha raggiunto un determinato chilometraggio, e pertanto necessita fisiologicamente di maggiori controlli.

E non avendo alcuna spia di segnalazione dedicata, è naturale che l'unico campanello d'allarme preventivo, al fine di evitare rotture e complicanze, possa essere quello di un controllo da parte del meccanico.

Riuscire a capire quando la catena comincia ad essere molto usurata o addirittura quando qualcuno dei suoi componenti aggiuntivi (bulloni, dadi e tenditori), inizia a perdere d'efficacia nella sua funzione, non è un gioco da ragazzi.

Se infatti la catena ha una durata molto lunga durante la vita di un'automobile, lo stesso discorso non vale per uno dei suoi componenti funzionali principali: il tendicatena.

Si tratta di un dispositivo di tensione, il cui scopo principale è quello di ridurre tutte le oscillazioni generate da quest'ultima all'interno dei suoi binari, evitando così di farla sbattere sul telaio, rischiando di uscire dal suo circuito di tensione.

Capire quindi esattamente qual è il rumore di una catena di distribuzione che, come si dice in gergo "sbatte", ovvero sta perdendo tensione e inizia a urtare contro il carter di copertura, risulta abbastanza complicato anche ad un orecchio molto esperto.

In questi casi, la sostituzione immediata è quantomai la scelta più azzeccata, e molto spesso le officine meccaniche suggeriscono di cambiare, assieme al kit catena, anche la pompa dell'acqua, poiché quest'ultima, lavorando a stretto contatto con la distribuzione, può addirittura causarne accidentalmente la rottura.

Di sicuro, una manutenzione ordinaria e corretta del veicolo, offrirà la possibilità di garantire una maggiore tranquillità nell'utilizzo e nella sicurezza del vostro autoveicolo, e di conseguenza anche della catena di distribuzione, riuscendo ad avere un mezzo costantemente monitorato e accuratamente controllato dal vostro meccanico di fiducia.

 


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