10 febbraio 2022

Cambio sequenziale: funzionamento, specifiche principali, tipologie e potenziali vantaggi

Analizziamo il cambio sequenziale, identificando funzionamento, caratteristiche e i possibili vantaggi e svantaggi.

Cos'è un cambio sequenziale

Prima di definire il cambio sequenziale è opportuno sottolineare cosa sia un cambio, con questo termine si identifica l'insieme degli organi meccanici capaci di garantire l'inserimento dei rapporti di marcia durante la guida, sia in maniera crescente che decrescente. Il cambio sequenziale è uno strumento che permette di diminuire oppure aumentare i rapporti di marcia in modo automatico (in sequenza), cioè dalla prima marcia alla più alta e viceversa, eliminando i punti intermedi, ossia la folle. Tale processo pone il guidatore nella condizione di poter cambiare i rapporti di marcia in maniera progressiva, ma singolarmente. Il veicolo, o per meglio dire il cambio sequenziale, ha la capacità di innestare le marce senza saltare, per esempio dalla quarta alla seconda marcia. Entrando più nel dettaglio un cambio sequenziale ha l'obiettivo di sfruttare la dimensione degli ingranaggi per ridurre al minimo i giri delle ruote rispetto a quelle dell'albero motore, fino al raggiungimento dell'ultima marcia. Tecnicamente i rapporti inferiori vengono identificati come una riduzione meccanica che permette all'automobile di procedere più lentamente e sfruttare al meglio la potenza erogata dal propulsore. Nella gran parte dei veicoli commerciali la sequenza di un cambio sequenziale è R, N, 1, 2, 3, 4, 5, 6 e il passaggio da un rapporto all'altro è vincolato necessariamente alla successione di questa sequenza.

A prescindere quindi che, tra le offerte auto presenti su MiaCar.it si cerchi un'auto nuova, un'auto km 0 o che si stia cercando tra le auto usate la propria nuova vettura, ecco che sapere come funziona il cambio Tiptronic diventa importante, soprattutto se si è orientati verso una vettura con cambio automatico.

Come funziona un cambio sequenziale

Il funzionamento di un cambio sequenziale è molto semplice, questo si basa principalmente su due tipologie di comandi: leva di cambio e paddle. Leva di cambio: questo strumento non è altro che il collegamento diretto tra il guidatore e il cambio della vettura, capace di impostare la sequenza iniziale di avvio della marcia. Paddle: moltissimi cambi sequenziali, soprattutto rivolti al mercato americano, montano delle palette dietro il volante dello sterzo così da avviare la marcia su strada. Condizione fondamentale, per il funzionamento di un cambio sequenziale, è l'attivazione della leva posta lungo il tunnel centrale per selezionare la modalità di guida. Non tutte le automobili hanno le stesse modalità di guida ed è importante settare l'impostazione tecnica più consona alle indicazioni dell'azienda costruttrice. Nella gran parte dei casi il selettore di guida è composto da un rotore che rappresenta il comando fisico, mentre in altri modelli vi è solo la necessità di spostare la leva sulla marcia desiderata. In questo specifico caso si ha la lettera N per la posizione neutrale, R per la retromarcia, M per la modalità manuale e A per quella di marcia. L'innesco dei rapporti avviene necessariamente con la leva oppure con i paddle, nel primo caso vi è lo spostamento della leva verso le estremità del cambio, nel secondo caso c'è solo l'attivazione delle marce più alte sulla parte destra dello sterzo e più basse su quella sinistra. Sin dalla loro realizzazione le palette riportano il simbolo (+) e (-) per rendere più semplice al pilota la comprensione di come si incrementino o riducano i rapporti di marcia.

Caratteristiche del cambio sequenziale

Quando si utilizza un cambio sequenziale ci si ritrova principalmente tre caratteristiche differenti rispetto a un cambio tradizionale, nello specifico è possibile determinare delle difformità in: frizione, tempo di trazione e danneggiamento.

Frizione

La caratteristica più rilevante di un cambio sequenziale risiede nella completa assenza della frizione, cioè quel dispositivo capace di separare cambio e albero motore per un lasso di tempo utile a cambiare la marcia, indispensabile per evitare danneggiamenti meccanici. La gestione elettronica di un cambio sequenziale permette, attraverso palette o leva, di cambiare i rapporti automaticamente passando alla marcia successiva svolgendo la stessa funzione della frizione, ma senza tempi di attivazione. La mancanza della frizione garantisce una guida molto più semplice, reattiva e rapida garantendo migliori prestazioni e meno distrazioni.

Tempo di trazione

Una delle caratteristiche più significative di un cambio sequenziale risiede nel tempo di trazione, una vettura con questa tipologia di cambio impiega un tempo nettamente inferiore a ogni cambio di rapporto, restando molto più in tempo di trazione rispetto a un cambio tradizionale. Ciò è particolarmente significativo nelle modalità di guida sportiva poiché garantisce una miglior tenuta su strada anche in fase di cambio del rapporto di marcia. Ciò è dovuto all'abbassamento dei tempi di reazione che usualmente sono necessari per passare da una marcia all'altra. Tale condizione consente di avere frenate più semplici e sorpassi efficaci anche in pendenza.

Danneggiamento

Fattore di assoluta importanza per un cambio sequenziale è la capacità di sfruttare il controllo elettronico per evitare regimi troppo elevati durante il cambio di rapporto. Esclusi malfunzionamenti specifici, un cambio sequenziale è molto più difficile da danneggiare. Negli ultimi anni sempre più guidatori si affidano a questa tecnologia di cambio per ridurre al minimo la manutenzione straordinaria.

Tipologie di cambio sequenziale

L'introduzione di questa tecnologia nel settore automobilistico ha dato modo alle aziende automobilistiche di sviluppare diverse tipologie di cambio sequenziale. Molte di queste hanno sviluppato un brevetto dedicato che si basa sul funzionamento precedentemente analizzato, ma che evidenzia delle modifiche per migliorarne tutte le criticità.

I vantaggi e svantaggi di un cambio sequenziale

Come in tutte le innovazioni tecnologiche, soprattutto nell'ambito automobilistico, anche il cambio sequenziale porta con sé pregi e difetti, che ne determinano in parte anche la scelta da parte del consumatore. I benefici più rivelanti che si possono ottenere da un cambio sequenziale sono riscontrabili soprattutto nella dinamica di funzionamento. Grazie all'automazione elettronica che consente inserimenti fluidi e precisi delle marce, tanto in inserimento quanto in riduzione. Tale condizione è particolarmente indicata per le lunghe percorrenze, come l'autostrada, dove la guida è regolare e senza troppe fermate. Un cambio sequenziale, quindi, garantisce più comfort, riducendo lo stress e la fatica di guidare per tanto tempo. Ultimo ma non meno importante è il vantaggio di assicurarsi una maggiore sicurezza durante la guida, l'errore umano è una variabile spesso trascurata, ma che può essere determinante per gli incidenti stradali. Tra i punti deboli di un cambio sequenziale figurano la durata nel tempo, che usualmente è inferiore a un cambio manuale e a potenziali guasti legati non tanto al comparto meccanico quanto a quello elettronico. Tale condizione induce a costi di riparazione usualmente più alti rispetto a un cambio manuale.

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