Il motore diesel non si avvia: problemi di accensione
Le auto possono non partire e non sempre è facile comprenderne il motivo: vediamo quali potrebbero essere i problemi di accensione di un'auto diesel.
Il motore diesel
Funzionamento
Prima di elencare i motivi per cui un'auto diesel non si avvia è necessario un breve prologo sul suo funzionamento: si tratta di un propulsore a scoppio tradizionale che si differenzia da quello alimentato a benzina in quanto il carburante si incendia all'interno di ogni cilindro a causa della compressione, mentre nel primo caso viene direttamente "acceso" grazie all'innesco provocato da una candela.
Il motore diesel pertanto non si avvia e non lavora con l'ausilio di un'accensione diretta, ma grazie a un fenomeno similare che avviene successivamente al calore sviluppato dall'alta pressione che raggiunge il gas all'interno delle camere di scoppio dei cilindri (per gas s'intende la miscela aria-gasolio). In tal modo diventa più semplice immaginare per quale motivo possa avvenire una cattiva accensione e il conseguente mancato avviamento del propulsore.
Cos'è una mancata accensione
Si ha una mancata accensione quando il motore non si avvia, ma più specificatamente con tale termine si sottolinea il fatto che il carburante non s'infiamma e non è in grado di provocare lo scoppio necessario per il funzionamento del propulsore. Tuttavia, se nei motori a benzina delle auto usate è più ovvio circoscrivere il problema intorno alla terza fase (scoppio) delle 4 tipiche di un motore a combustione interna, nei motori diesel si potrebbe ipotizzare anche un problema di compressione (seconda fase), in base a quanto descritto poc'anzi.
Il sistema di alimentazione
Le auto nuove con motore diesel sfruttano perlopiù tecnologie di tipo Common Rail, dove il gasolio viene polverizzato da iniettori controllati elettronicamente che sono in grado di fornire al propulsore precise quantità di carburante anche molto elevate nella breve unità di tempo; ciò avviene grazie alle elevate pressioni in gioco che il sistema Common Rail è capace di garantire.
Parliamo di un condotto a binario unico, questa è la traduzione "grezza" di common rail, al cui interno il gasolio permane a pressioni molto alte e pari a oltre 2 mila bar; l'intervento a monte di una pompa ad alta pressione, un dispositivo che si aggiunge in serie alla tradizionale pompa del carburante posta sopra il serbatoio, permette agli iniettori di disporre di tutto il gasolio di cui possono avere bisogno in ogni singolo istante. La pompa ad alta pressione dovrebbe pertanto scongiurare la mancata accensione per motivi fisici deducibili logicamente, ma è chiaro che il suo eventuale malfunzionamento sarebbe al contrario la causa primaria di tale problematica.
I problemi di accensione in relazione alle 4 fasi nei motori diesel
I motivi di una mancata accensione (scoppio)
Vediamo quali potrebbero essere i motivi per cui un'auto usata diesel stenta a partire prendendo in considerazione il suo basilare funzionamento sopra descritto:
- la pompa ad alta pressione non funziona o è difettosa: si tratta di una problematica comune in special modo nei veicoli moderni più prestazionali; purtroppo, considerando il suo costo elevato d'acquisto, spesso si preferisce valutare altri fattori riparabili con meno spese, ma resta il fatto che la pompa ad alta pressione ha una vita limitata e che il suo malfunzionamento pregiudica l'accensione del motore con conseguenze inevitabili;
- le candelette non funzionano: le candelette nei motori diesel non hanno nulla a che vedere con le candele di un propulsore a benzina; sono poste sugli iniettori e hanno il compito di scaldare il gasolio prima dell'ingresso nella camera di scoppio. Una miscela calda esplode molto più facilmente di una "fredda" a parità di compressione, per cui se le candelette non svolgono bene il loro compito il motore potrebbe stentare a funzionare, in special modo quando è freddo e al suo stesso avvio.
I motivi di una mancata compressione
L'accensione di un motore diesel avviene per compressione e non è possibile fare a meno di distinguere un'evidenza che porta agli stessi sintomi; una cattiva compressione non farebbe esplodere la miscela aria-gasolio neppure quando quest'ultimo arriva nei cilindri come previsto, quindi alla pressione e alla temperatura ideale.
In questo caso il problema potrebbe coinvolgere componenti meccanici del motore stesso, come la cattiva tenuta delle fasce elastiche, che nei motori a benzina comporterebbe piuttosto la bruciatura di olio, oppure il malfunzionamento delle valvole, che prendendo a riferimento sempre i propulsori a benzina causerebbe gli stessi sintomi, cioè la mancata accensione del carburante.
Nei motori diesel la compressione è fondamentale e un motore usurato è molto più restio a funzionare rispetto ai propulsori a benzina, che nel caso specifico hanno il vantaggio di utilizzare un carburante altamente infiammabile.
I motivi di un mancato scarico
Lo scarico corrisponde alla quarta fase dei motori a scoppio è ha importanza rilevante anche nei difetti di accensione: questa volta il problema interessa qualsiasi propulsore termico indipendentemente dall'alimentazione, ma i motori diesel hanno una "marcia in meno" per via della facilità con cui s'imbrattano di particelle carboniose di grande dimensione.
Il principio di funzionamento di un propulsore termico impone la fine di ogni ciclo con la fase di scarico, durante la quale i gas incombusti vengono emessi in atmosfera attraverso la marmitta; non dovrebbe essere un mistero che tappando quest'ultima il motore si spegnerebbe o non si avvierebbe affatto e il motivo risiede proprio nell'impossibilità di scaricare i fumi che interferirebbero nella camera di scoppio con i gas in ingresso (fase di carico).
Tempo addietro era una possibilità remota quella del "mancato scarico", ma con l'avvento del FAP (Filtro Anti Particolato), un dispositivo fondamentale per preservare l'ambiente dalle eccessive emissioni di CO2, il diesel ha dovuto fare i conti con un periodo storico delicatissimo, durante il quale molti automobilisti hanno pensato addirittura di eliminarlo andando incontro a un vero e proprio reato. Il FAP potrebbe essere responsabile indiretto di una mancata accensione e in molti casi è proprio questo filtro a richiedere una manutenzione straordinaria per rendere il motore prestazionale com'era alle origini.
I motivi di una mancata aspirazione
Veniamo alla prima fase del motore a scoppio, quella di aspirazione che nel caso diventa l'ultima indiziata per quanto riguarda i problemi di accensione; anche in questo caso dobbiamo includere qualsiasi motore termico. L'aspirazione avviene nell'istante in cui gli iniettori dosano la miscela all'interno delle camere di combustione, momento in cui il propulsore aspira aria dall'esterno tramite l'apposito filtro. Quest'ultimo quando non è efficiente, è sporco o particolarmente usurato, non permette l'ingresso della quantità di aria necessaria per la stessa miscela che, specialmente quando si ha a che fare con tecnologie di tipo Common Rail, in certi momenti è davvero tanta.
In tal senso entra in gioco anche il corpo farfallato, un componente che si apre un pò come facevano i vecchi carburatori, ma che ha il compito di gestire solamente l'aria e non il carburante; anche questo dispositivo è soggetto a usura e può a lungo termine compromettere l'accensione vanificando l'intero funzionamento del motore. Il sintomo tipico di un corpo farfallato sporco o malfunzionante è un andamento a strappi del veicolo, che denota l'incapacità del sistema di alimentazione nel regolare il flusso di carburante, ma può degenerare nei suddetti difetti di accensione. Per questi motivi non è affatto un errore provvedere alla sostituzione del componente prima che si presentano tali problemi, pena il rischio di dover trainare il veicolo fino alla più vicina autofficina.
Quando si sbaglia... carburante
Esiste un'evenienza da non sottovalutare quando si deve constatare la mancata accensione del motore, l'errore umano. Purtroppo può capitare di inserire nel serbatoio la benzina al posto del gasolio e in tal caso sarebbe un bel disastro, in quanto si provocherebbero danni ingenti un pò ovunque a causa della tipologia di carburante, totalmente differente e soprattutto inadatta a rapporti di compressione così elevati e tipici dei motori diesel. Inoltre è già accaduto a più di un'automobilista di trovare acqua nel serbatoio, un'altra problematica che deriva dalla poca serietà di alcuni gestori o titolari di altrettante stazioni di servizio; in questo caso nulla è irreparabile, ma certo è meglio evitare il problema che sarebbe nel tempo molto dannoso, specie per gli iniettori.