28 gennaio 2022

Differenze tra patente A, B e C: Quali Veicoli si possono Guidare?

Gli aggiornamenti normativi riguardo la licenza di guida: chiarezza sull'autorizzazione a guidare diversi veicoli con le patenti A, B e C.

Le norme relative al Codice della Strada sono spesso soggette a mutazione, ed è un dovere dell'automobilista rimanere informato sugli ultimi aggiornamenti. Talvolta, tuttavia, è facile lasciarsi sfuggire qualcosa, e in buona fede di possono commettere errori.

Una questione sulla quale vige molta incertezza, ad esempio, riguarda i differenti tipi di patente che occorrono per guidare i diversi veicoli. Se tutti sanno che esistono le tipologie A, B e C, non sempre è facile discriminare cosa si possa guidare con l'una o con l'altra, e così le distinzioni tra i numerosi documenti si fanno meno definite e più sfumate.

In questo articolo cercheremo di fare chiarezza tra le tre categorie sopra citate, e vedremo esattamente a quali mezzi corrisponde ciascuna di esse.

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La patente A

Iniziamo allora a vedere una per una le categorie di patente, e cosa dice la normativa riguardo i veicoli che siamo autorizzati a guidare con il possesso di ciascuna di esse. Tutte le informazioni che cerchiamo sono esplicitamente indicate dalla legge, e ora faremo in modo di rendere più trasparenti le regole vigenti e i loro ultimi aggiornamenti.

Partiamo dunque dalla patente A. All'interno di questa classe, oltre alla classica patente per moto, troviamo anche altri sottogruppi.

La patente AM, ad esempio, si può conseguire dai 14 anni in poi, e ci autorizza a guidare ciclomotori che rientrano in determinati limiti di potenza e velocità. Più precisamente, sono veicoli che non possono raggiungere, solo con il loro assetto originario di costruzione, velocità superiori ai 45 km/h e montano un propulsore con cilindrata non maggiore di 50 cc. In caso di motore elettrico, questo dato viene misurato in potenza, che deve essere inferiore ai 4 kW. Si tratta quindi della patente che permette di guidare il motorino, ma non sono esclusi del tutto nemmeno i veicoli a 4 ruote. A tal proposito, i limiti coincidono con una massa che non deve superare i 425 kg, mentre per la velocità e la cilindrata del motore vigono le stesse restrizioni dei motorini. È poi opportuno precisare che sussiste una differenza tra i mezzi destinati al trasporto di persone e merci. I quad che rientrano nella prima tipologia, devono sottostare a una potenza di 4 kW, mentre per la seconda possono arrivare a 6 kW.

La patente A1, invece, sale di un gradino: può essere ottenuta dopo il compimento dei 16 anni e dà accesso a veicoli più potenti, più precisamente moto che non superino i 125 cc di cilindrata e gli 11 kW. Tuttavia, a questo punto subentra un dato in più da tenere presente nel determinare cosa possiamo guidare: il rapporto potenza/tara. Più nel dettaglio, il nostro mezzo non deve superare il valore limite di 0,1 kW di potenza per ogni kg di peso. Parlando invece di altri mezzi oltre ai motocicli, questa patente consente anche di circolare con vetture a tre ruote, entro i 15 kW di potenza, e anche di macchine agricole la cui sagoma non ecceda quella di un comune motoveicolo. Uno degli elementi che hanno maggiormente contribuito a portare confusione riguardo le autorizzazioni concesse dalla patente A1 riguarda il passaggio da questa alla successiva A2, che un tempo avveniva in automatico al raggiungimento dei 18 anni. Ora ciò non è più possibile, e per conseguire la patente A2 occorre superare un test pratico.

Quest'ultima, invece, si può conseguire a 18 anni, e permette di guidare moto che non oltrepassino i 35 kW di potenza motore. Anche qui dobbiamo fare i conti con il rapporto potenza/tara, che non può essere superiore a 0,2 kW/kg.

A 24 anni (o a 20 se si possiede la A2 da almeno due anni), infine, si ha accesso alla patente A classica. La normativa stabilisce che, a questo punto, si possano guidare tutti i motocicli con motore di potenza superiore a 50 kW, purché rientrino in un limite massimo di velocità di 45 km/h.

La patente B

Passiamo ora alla più diffusa: la patente B. Anche all'interno di questa categoria possiamo trovare diverse classi.

La prima in ordine di conseguimento (a partire dai 16 anni) è la B1, adatta per i quad più potenti e per determinati tipi di quadricicli adibiti al trasporto di persone. Il requisito ai quali questi devono rispondere consiste in un limite di potenza collocato a 15 kW, mentre la massa in marcia supera i 450 kg.

Dalla maggiore età possiamo inoltre ottenere, come sappiamo, la patente B, che autorizza alla guida di automobili. Occorre quindi delineare in modo preciso quali veicoli possono essere definiti tali. Per definizione, un'automobile non supera le 3,5 tonnellate di massa, ed è destinata al trasposto di persone, con un limite di 8 passeggeri oltre al conducente all'interno dell'abitacolo. Questa certificazione include anche l'autorizzazione ad agganciare un rimorchio che non superi i 750 kg o, in ogni caso, di una massa tale per cui il totale complessivo tra questa e quella dell'auto rimanga entro il valore di 4,25 tonnellate. Ci sono tuttavia dei casi in cui può rivelarsi necessario trainare rimorchi che eccedono questo dato, se sommati alla massa del veicolo. Per poter fare ciò occorre un'autorizzazione che viene rilasciata in seguito all'ottenimento della patente B96, una volta sostenuto il relativo esame. Questa consente anche di utilizzare mezzi agricoli e veicoli ad uso commerciale che rientrino nei parametri.

Sempre con riferimento specifico ai mezzi che possono essere guidati con la patente B, abbiamo poi la patente BE, grazie alla quale è possibile agganciare loro un rimorchio. In questo caso, il limite di massa di questa struttura è uguale a 3,5 tonnellate.

La patente C

Infine, entriamo nel merito della patente C, destinata a chi ha necessità di guidare veicoli di dimensioni e massa superiori, che quindi non rientrano nella categoria automobile. Come per le due classi precedenti, anche in questo caso parliamo di diversi sottogruppi che si possono distinguere all'interno di questa autorizzazione alla guida.

Iniziamo a vedere la patente C1, che si può avere a 18 anni e serve a condurre dei mezzi con massa compresa in un range che va dalle 3,5 alle 7,5 tonnellate. Si tratta sempre di veicoli adibiti al trasporto delle persone e, anche in questo caso, come per la patente B, il limite di passeggeri che possono essere ospitati è 8, escluso il conducente. È necessario prestare attenzione a non confondere i mezzi al cui utilizzo si è autorizzati grazie a questa patente, con quelli appartenenti alla categoria D e D1: non sono sovrapponibili, e questi ultimi richiedono la corrispettiva patente per poter essere guidati. È ammesso l'aggancio di un rimorchio con massa al di sotto dei 750 kg.

La patente C1E, invece, è specifica per i rimorchi più poderosi, che si possono trainare con veicoli che rientrano nella classe C1. In questo caso, la massa consentita sale a 12 tonnellate.

Per la patente C, invece, è necessario aver compiuto i 21 anni, oltre che adempiere al prerequisito di essere già in possesso della patente B. La differenza sostanziale con la patente C1, della quale abbiamo parlato poco sopra, riguarda la massa che può avere il veicolo che si utilizza: in questo caso, infatti, si è autorizzati a guidare anche mezzi che eccedono le 3,5 tonnellate senza un limite superiore di peso, e che ospitino un numero superiore di passeggeri. Anche per questo tipo di patente, l'eventuale rimorchio deve avere una massa inferiore ai 750 kg.

Infine, veniamo alla patente CE, il cui conseguimento deve essere necessariamente preceduto da quello della patente C. La CE serve per utilizzare complessi di veicoli, ovvero che possono essere compositi nella loro struttura, e comprendono un mezzo di categoria C al quale si unisce un rimorchio con massa non superiore a 750 kg.


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