11 febbraio 2022

Tutto quello che devi sapere sul cambio Tiptronic

Il cambio Tiptronic è il preferito dagli automobilisti. Vediamo più nel dettaglio di cosa si tratta esattamente e come svolge il suo compito. Da qui possiamo campire meglio il perché sia tanto richiesto e installato.

Il cambio è un dispositivo installato su tutti i motori a combustione interna. Dal punto di vista del guidatore questo appare come una leva che di norma viene comandata manualmente, sebbene esistono anche cambi automatici come vedremo tra poco.

La leva del cambio, detta anche selettore, è solamente una parte dell'intero sistema di trasmissione. Sotto questa, infatti, si cela un meccanismo piuttosto articolato di ingranaggi che sono direttamente collegati con l'albero motore.

A prescindere quindi che, tra le offerte auto presenti su MiaCar.it si cerchi un'auto nuova, un'auto km 0 o che si stia cercando tra le auto usate la propria nuova vettura, ecco che sapere come funziona il cambio Tiptronic diventa importante, soprattutto se si è orientati verso una vettura con cambio automatico.

Tipologie di cambio

Con il passare dei decenni, e quindi con un continuo sviluppo di tale tecnologia, abbiamo assistito al susseguirsi di diverse tipologie di cambio. Tutte queste tuttavia sono esplicabili con due grandi distinzioni, ovvero il cambio manuale e il cambio automatico.

Il cambio manuale è quella tipologia di cambio che potremmo definire "tradizionale", e prevede l'intervento diretto del guidatore nel cambio del rapporto. Per fare questo, il guidatore si serve dell'utilizzo della frizione, la quale toglie presa dal motore per qualche istante, così da favorire l'innesto del rapporto successivo senza rovinare gli ingranaggi.

Il cambio automatico invece prevede che sia una centralina a gestire il susseguirsi dei rapporti, analizzando l'andatura così da permettere al motore di esprimere il corretto valore di coppia e potenza da usare in un determinato frangente.

Il cambio Tiptronic

Tra le molteplici varianti di cambio automatico, quello che viene prediletto dagli automobilisti è senza dubbio il Tiptronic. Come vedremo, questa è una particolare versione di cambio automatico, che si potrebbe considerare quasi una via di mezzo tra un cambio manuale e un cambio automatico.

Cos'è il Tiptronic

Per spiegare cosa sia il cambio Tiptronic, potremmo partire dal suo nome. Questo infatti è composto da due parole di origine anglosassone: "tip" e "tronic".

"Tip" viene utilizzato quasi con l'asserzione letterale di "colpo", inteso come inserimento della marcia. La parola "tronic", invece, esplica il sistema elettronico di trasmissione del segnale. La nomenclatura riporta quindi a farci capire come questo cambio possa considerarsi sia manuale sia automatico. Il perché lo vedremo più avanti.

Facendo un excursus storico, il termine Tiptronic è stato registrato da Porsche AG, la quale è stata anche la prima a proporlo di serie sul modello 911. Il cambio in questione prendeva il nome di Zf 4HP22, ed era provvisto di 4 rapporti. Venne proposto per la prima volta al pubblico nel 1989.

Attualmente le auto che usano il cambio Tiptronic sono moltissime e di svariati marchi; la sua diffusione è dovuta senza dubbio alla facilità di utilizzo, oltre alla sua duttilità.

Per definirsi Tiptronic, un cambio deve avere tutte queste caratteristiche:

  • essere un cambio automatico

  • avere un controllo elettronico

  • essere dotato di funzione lock-up del convertitore di coppia su tutte le marce

  • essere realizzato interamente con un design idro-meccanico senza asse

  • utilizzare le marce con ingranaggi planetari

Se anche uno solo di questi elementi non dovesse essere presente, il cambio avrà un'altra denominazione e non sarà a tutti gli effetti un vero Tiptronic.

Come funziona il Tiptronic

Guardando dalla posizione di guida, il Tiptronic si differenzia da un automatico semplice per la presenza di più binari d'innesto. A seconda poi del modello specifico che ogni casa propone, la disposizione e conformazione dei binari si differenzia anche in maniera piuttosto significativa.

Generalmente possiamo dire che le principali posizioni che possiamo trovare in un cambio Tiptronic sono la "N", la "R", la "D", la "M" e la "P".

Partiamo dalla P, che denota la posizione di sosta. É mutuata dall'inglese "parking", che significa "parcheggio". Questa la si inserisce difatti quando il veicolo è fermo e ci si accinge a spegnerlo. Tale posizione è molto importante in quanto tende a bloccare sia le ruote sia l'albero di trasmissione, così facendo, evita qualsiasi movimento della macchina, anche in salita.

Passiamo ora alla lettera N, lettera che indica semplicemente che il cambio è in folle, quindi con nessuna marcia inserita. Al contrario della P, in questo caso le ruote sono libere di muoversi, così come l'albero di trasmissione. Se si prova ad accelerare a motore acceso, l'auto salirà di giri senza però trasmettere il moto alle ruote.

Le lettere (o posizioni del cambio) che andremo a vedere adesso sono quelle che effettivamente si azionano per far muovere il veicolo, e che sono quelle più importanti durante la marcia.

La lettera D sta ad indicare la parola inglese "drive", e denota l'utilizzo del cambio in modalità automatica pura. Guidando in questo modo, non dovremo fare altro che pensare unicamente all'acceleratore e al freno quando necessario. Sarà la centralina collegata al cambio a gestire le marce in maniera ottimale.

Analizziamo adesso una lettera piuttosto comune anche sui cambi manuali, ovvero la lettera R. Semplicemente, questa indica la retromarcia: basta inserirla per consentire al veicolo di muoversi appunto in senso contrario a quello consono di marcia, così da permetterci di effettuare una qualsiasi manovra.

Infine prendiamo in considerazione la lettera M. Il suo significato è presto spiegato: M infatti sta per "manual". Su un cambio automatico vi suonerà strano, ma non dovrebbe. La peculiarità del Tiptronic infatti è quella di permettere un uso anche in modalità semiautomatica. Nella posizione M infatti, troviamo un'area in cui muovere avanti ed indietro il selettore. Alle due estremità fanno capolino i simboli "+" e "-": queste due posizioni indicano rispettivamente il rapporto di marcia superiore o inferiore. Sarà il guidatore a richiamare quindi le marce in questo caso, proprio come in un cambio manuale.

Se ben notate non lo abbiamo definito manuale, bensì semiautomatico. Questo perché non è un normale cambio a innesti frontali, ma si tratta più precisamente di un cambio sequenziale e senza l'ausilio della frizione. I cambi marcia vengono infatti attuati unicamente muovendo avanti o indietro il selettore.

Nelle più moderne auto sportive, ma non solo, la posizione M può anche essere utilizzata mediante delle levette al volante, chiamate in gergo "paddle": sono generalmente due, una per lato, e se azionate (basta tirarle leggermente verso il volante), permettono di aumentare (paddle di destra) o diminuire (paddle di sinistra) il rapporto di marcia.

Vantaggi del Tiptronic

Senza dubbio, il vantaggio che deriva da un cambio Tiptronic è la varietà di utilizzo, poiché ci permette di poter scegliere in ogni momento come vogliamo guidare. In un viaggio, magari autostradale, ci risulterà sicuramente più comodo mettere il cambio automatico, così da doverci dimenticare del tutto il cambio marcia.

Al contrario, percorrendo una strada di montagna, vogliamo gestire noi la coppia motrice ed i giri motore: lo possiamo fare tranquillamente utilizzando la modalità M. Il tutto tra l'altro senza dover utilizzare la frizione.

Svantaggi del Tiptronic

Anche un cambio così realizzato ha degli svantaggi e possiamo individuarne principalmente tre.

Innanzitutto bisogna sottolineare come questo sistema, essendo così articolato, comporta un aggravio di peso non indifferente sulla vettura. Questo potrebbe rivalersi sui consumi, che aumenterebbero rispetto alla medesima versione di auto dotata di cambio manuale, ad esempio.

Un altro svantaggio che comporta il cambio Tiptronic è da evidenziare nelle tempistiche di passaggio da un rapporto all'altro. Generalmente questo intervallo di tempo è racchiuso tra gli 0,1 e gli 0,7 secondi. Effettivamente sono tempi abbastanza lunghi, sebbene non siano così importanti nell'utilizzo quotidiano.

Infine, Tornando sulla struttura del cambio, è facilmente intuibile che, per poter funzionare in più modalità, ha sicuramente un numero di componenti importante. Tutto questo si ripercuote sui costi di manutenzione che, in caso di intervento, richiedono molte più parti da trattare o ancora peggio sostituire, con costi decisamente elevati.

Tuttavia vale la pena ricordare che, essendo una tipologia di cambio che comunque è presente sul mercato da più di trent'anni, è andata incontro a una serie di affinamenti che le hanno consentito di acquistare efficienza e soprattutto resistenza all'usura e alle rotture.

Possiamo in definitiva considerare il cambio Tiptronic come una validissima alternativa a un cambio automatico tradizionale, specialmente per quella tipologia di utenti che, in determinate situazioni, proprio non sanno rinunciare al voler tenere le redini del controllo assoluto del veicolo, cambio di marcia compreso. Il tutto con la comodità di un normale cambio automatico.


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