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Pulire le candele auto: come fare

candele auto

Le candele auto

Cosa sono le candele auto

Le automobili dotate di motore a combustione interna funzionano anche grazie alle candele, piccoli dispositivi che hanno il compito di fare scoccare la scintilla che permetterà al combustibile d'infiammarsi e dare vita alla fase di scoppio del propulsore. Mettiamo subito in chiaro che i possessori di auto alimentate a gasolio non hanno questo problema, in quanto i motori diesel funzionano senza l'ausilio delle candele; lo scoppio avviene in questo caso a causa della compressione.
I motori a benzina utilizzano una candela per ogni cilindro, ma alcuni propulsori ne possono montare anche 2 (tecnologia twin spark presentata la prima volta dall'Alfa Romeo). Le candele sono avvitate sulla testata e hanno il compito d'incendiare la miscela aria-benzina presente all'interno delle camere di scoppio dei cilindri del motore.

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Come sono fatte le candele auto

Le candele consistono in un dispositivo lungo circa 7-8 cm; la parte alta (lunga circa 5 cm) presenta un conduttore che si collega ai cavi che portano la corrente (dotati a loro volta di apposite pipette). Il conduttore è protetto da un isolante in ceramica che si può notare facilmente per il suo aspetto caratteristico di colore bianco. La parte inferiore è filettata e si adatta al foro presente sulla testa del cilindro, dove la candela verrà avvitata tramite un'apposita chiave a tubo, un utensile specifico in grado di ospitare la parte alta della candela stessa; se così non fosse, come succede con una chiave a cricchetto normale, sarebbe impossibile sfruttare il dado posto appena sopra la filettatura. Le chiavi per estrarre le candele si possono acquistare nei negozi che trattano ricambi auto e sfruttano una particolare leva che permette di stringerle con il corretto tensionamento.

Come pulire le candele auto

La procedura

Le candele auto dovrebbero essere pulite almeno ogni 10 mila km, per poi essere sostituite successivamente dopo 20-30 mila km. Per procedere alla loro pulizia è necessario smontarle utilizzando la chiave sopra descritta, riconoscibile in quanto la maggior parte dei modelli disegna una sorta di "T" e deve essere impugnata con entrambe le mani; inoltre, il terminale che deve ospitare la candela presenta in testa uno snodo che permette di effettuare le torsioni anche in posizione inclinata, come richiedono alcuni autoveicoli.
Nel dettaglio si procede come segue:

  • togliere i cavi dotati di pipetta impugnando quest'ultima, senza in nessun caso esercitare la forza sul filo;
  • utilizzare la chiave e svitare le candele in senso antiorario;
  • controllare le candele;
  • provvedere alla loro pulizia utilizzando una spazzola smerigliatrice apposita;
  • sistemare eventualmente la distanza fra gli elettrodi utilizzando uno strumento ad hoc dotato di distanziali di vario spessore (spessimetro);
  • rimontare le candele.

Come si controllano le candele

  • Controllare le candele è un'operazione relativamente semplice che richiede un minimo di conoscenze; il colore dell'elettrodo interno può variare dal grigio al nero ed è proprio la sua tinta a decretare il tipo di combustione che avviene all'interno dei cilindri di un motore alimentato a benzina. Premettiamo subito che il colore ideale è il nocciola; in questo caso l'elettrodo indica che il motore funziona alla perfezione e che la miscela aria-benzina è ottimale; quando ciò accade il propulsore esprime la massima potenza di cui è dotato. Quando l'elettrodo è particolarmente chiaro significa che la combustione è magra, cioè utilizza più aria che benzina.
    La situazione può denotare quanto segue:
  • il motore ha problemi di alimentazione e il carburante non raggiunge i cilindri. Potrebbe esservi un guasto alla pompa, oppure agli iniettori;
  • è stato montato un filtro dell'aria inadeguato e probabilmente troppo grande;
  • il motore è troppo anticipato; significa che la centralina comanda lo scoppio prima del dovuto.
    I casi suddetti sono perlopiù tipici delle auto sportive o modificate; le auto tradizionali le cui candele mostrano il problema specificato hanno generalmente lievi problemi di alimentazione. Quando l'elettrodo tende al nero ed è ben più scuro del classico color nocciola è possibile che il motore abbia uno dei seguenti problemi:
  • la carburazione è grassa; significa che ai cilindri arriva una miscela aria-benzina troppo ricca di carburante; in genere il motivo è da attribuire all'otturazione del filtro aria;
  • le candele funzionano male e non svolgono bene il loro compito primario; la mancata accensione provoca il copioso imbrattamento degli elettrodi;
  • nei cilindri è presente olio oppure acqua; è il segnale più spiacevole e indica la rottura del motore, un evento più o meno grave che potrebbe comportare la sostituzione di una sua parte come dell'intero propulsore.

Come pulire le candele

  • Una volta che si è in grado di "leggere" le candele è possibile provvedere alla pulizia, anche se come si può intuire, non sempre l'operazione è sufficiente per risolvere i problemi. Per pulire le candele bisogna utilizzare una smeriglia di ferro, cioè una spazzola dotata di filamenti metallici; questo utensile permette di eliminare dagli elettrodi buona parte dei residui carboniosi, quest'ultimi assenti nel caso di carburazione magra.

Ripristinare la distanza fra gli elettrodi

  • Lo spessimetro è uno strumento dotato di lamine dalla sezione differente; la maggior parte dei modelli lavora con spessori che variano dal decimo al millimetro, ma il mercato propone utensili che presentano lamine la cui sezione è inferiore al decimo di millimetro.

Lo spessimetro permette di tarare la distanza fra gli elettrodi come raccomandato dal libretto di officina del veicolo; nei casi in cui gli elettrodi sono troppo distanti fra loro è necessario munirsi di un martello di piccole dimensioni e spostare l'elettrodo esterno verso quello interno. L'operazione deve avvenire con la dovuta cautela sfruttando "colpi" dalla bassissima intensità. Quando gli elettrodi sono troppo vicini è possibile utilizzare un semplice cacciavite a taglio per aumentare la distanza, sfruttando la leva che si ottiene tramite la sola testa dell'utensile.
Molti modelli di candela attuali presentano più elettrodi esterni disposti in circolo, mentre alcuni veicoli montano dispositivi creati ad hoc per quel motore specifico; in questi casi la sostituzione è spesso l'unica soluzione possibile.

Rimontaggio delle candele

Per rimontare le candele bisogna utilizzare la chiave a "T" impiegata precedentemente per svitarle; prima di procedere è altamente consigliato bagnare ogni filetto con una goccia d'olio motore per evitare che la candela rimanga bloccata ai successivi interventi. Il tensionamento ideale è quello tipico della meccanica e richiede un serraggio deciso ma non eccessivamente forte; è importante eseguire un'imboccatura corretta per evitare danni che possono compromettere il funzionamento della testata, che potrebbe persino richiedere la sostituzione integrale in caso di spannamenti.

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