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Passaggio di proprietà: importo, calcolo e come pagare

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Quando si decide di acquistare un’automobile usata, non tutti sanno esattamente quali sono le operazioni da compiere per effettuare in maniera corretta un passaggio di proprietà.
Nel momento in cui si conclude con esito positivo la trattativa, ci si ritrova di fronte ad una richiesta di specifica documentazione a volte sconosciuta, complicando non di poco l'esito della compravendita.

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Vediamo allora insieme qualche consiglio utile su come fare.

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Passaggio di proprietà: cos'è

Prima dell'introduzione della targa automobilistica, apparsa per la prima volta in Francia nel lontano 1863, la proprietà di un mezzo, animale o meccanico che fosse, veniva sancita pubblicamente attraverso l'affermazione personale e il suo possesso.
Era abbastanza facile infatti ritrovarsi all'interno di accese discussioni in merito al reale possedimento di un mulo, o magari di un carro, arrivando perfino talvolta a violente colluttazioni.
In seguito quindi, si è resa fondamentale la necessità di evidenziare in qualche modo la proprietà effettiva di un certo bene, facendo nascere così i primi documenti di intestazione.
In campo automobilistico, per il trasferimento della proprietà di un certo bene, si effettua un'operazione chiamata passaggio di proprietà, grazie alla quale è possibile diventarne a tutti gli effetti l'unico beneficiario.

Passaggio di proprietà: come farlo

Diciamo subito che effettuare un passaggio di proprietà, non è nulla di complicato.
Sarà importante però, aver ben chiaro sin da subito quali sono i documenti e i costi che si andranno ad affrontare, al fine di non rischiare di incorrere in problematiche future.

Documenti necessari

I documenti necessari per svolgere un trasferimento di proprietà di un autoveicolo sono essenzialmente quattro:

  • Libretto di circolazione
  • Certificato di proprietà
  • Codice fiscale
  • Documento d'identità

Libretto di circolazione

  • Documento principe dell'autovettura, il libretto di circolazione è la carta d'identità del veicolo, e ne riporta tutti i dati più importanti.
    Quello attualmente in uso dallo Stato italiano è in formato cartaceo, diviso in più sezioni fronte/retro, ognuna delle quali indica alcune specifiche in merito a precisi fattori, ovvero:
  • Dati del proprietario
  • Caratteristiche tecniche del veicolo
    Oltre a conoscere e avere informazioni utili sulle caratteristiche tecniche della vettura, come tipologia di pneumatici, motorizzazione, cavalli, cilindrata, peso e altre, il libretto conferisce dettagli anagrafici in merito all'attuale intestatario dello stesso.
    Il libretto riporta infatti tutti i proprietari del veicolo, partendo dal primo che ha effettuato l'immatricolazione fino ad arrivare all'ultimo, contrassegnato da un tagliando posto nella parte posteriore del documento, che ne indica le generalità.

Certificato di proprietà

  • Il certificato di proprietà invece, è quel documento digitale redatto in maniera elettronica solo al momento della trascrizione effettiva del passaggio di proprietà, o della sua eventuale immatricolazione.
    Ciò vale a dire che in realtà non si tratta di un documento modificabile manualmente, poiché il suo utilizzo è previsto solo in maniera digitale, e volendo è possibile richiederne eventualmente una stampa in copia, la quale però non costituisce valore di certificazione.
    L'ingresso del certificato di proprietà digitale è infatti di recente annotazione, e più precisamente ha visto il suo ingresso il 5 ottobre del 2015, attraverso il progetto semplific@uto, fortemente voluto dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, grazie al quale ha avuto inizio la progressiva digitalizzazione del Pubblico Registro Automobilistico.
    Può capitare però, che per alcuni modelli di autovetture con data di immatricolazione antecedente a quella dell'inizio del progetto, sia ancora presente il vecchio certificato di proprietà cartaceo (CDP), che veniva utilizzato con le stesse identiche modalità del digitale, ma doveva essere compilato manualmente in tutte le sue parti, all'atto del trasferimento di proprietà.

Codice Fiscale

  • Il possesso del codice fiscale è un elemento imprescindibile per effettuare un passaggio di proprietà. Sarà infatti possibile accedere ai servizi telematici di identificazione, solo attraverso il possesso di quest'ultimo, pena l'annullamento della pratica di trasferimento.

Documento d'identità in corso di validità

  • Che si tratti di carta d'identità cartacea, digitale o passaporto non importa, l'importante sarà portare con sé un documento originale e in corso di validità, fondamentale per riuscire a identificare il soggetto intestatario (acquirente o venditore), e poter effettuare il passaggio.

Passaggio di proprietà: importo e calcolo

  • Una volta acquisita e controllata attentamente tutta la documentazione, siete pronti per calcolare l'importo del vostro passaggio di proprietà.
    Partiamo con il dire che il costo del passaggio di proprietà varia a seconda della regione in cui viene registrato l’atto, e sarà possibile consultarlo attraverso il sito dell'ACI (www.aci.it).
    Fatta questa premessa, il metodo di calcolo dell'importo per un trasferimento di proprietà si effettua in questa maniera:

Costi fissi

  • € 32-48 per le marche da bollo; € 10,20 per i diritti di motorizzazione; € 27 per gli emolumenti del pubblico registro automobilistico (PRA).
    Costi variabili
    Fino a 53 KW di potenza il costo è € 150,81; Oltre i 53 KW andranno aggiunti € 3,5119 per ogni KW in più.
    L'importo complessivo sarà quindi determinato dalla somma dei costi fissi e il risultato del calcolo derivante dal costo totale per KW, al quale andranno aggiunte eventuali spese accessorie.

Passaggio di proprietà: dove farlo e spese accessorie

  • Per espletare tutte le pratiche necessarie al fine di effettuare correttamente un passaggio di proprietà, sarà necessario recarsi presso uno sportello della motorizzazione civile, al proprio comune di residenza, oppure rivolgersi ad un'agenzia di pratiche auto abilitata.
    Le prassi riguardanti le diverse tipologie di servizio ricoprono essenzialmente le stesse funzioni, ma sono molto diverse nello svolgimento.

Motorizzazione e comune

  • Se la nostra intenzione è quella di richiedere il trasferimento di proprietà di un veicolo presso una motorizzazione o il proprio comune infatti, dovremo innanzitutto controllarne gli orari, poiché a differenza di un esercizio privato, gli sportelli pubblici hanno determinati e specifici orari in merito alle operazioni inerenti i trasferimenti di proprietà, che dovranno essere per forza di cose rispettati.
    Oltre alla documentazione che abbiamo visto, in questo caso servirà inoltre munirsi di una marca da bollo da € 16,00, per vedere accolta e protocollata correttamente la propria domanda.

Agenzia di pratiche auto

  • Rivolgendosi invece ad un'agenzia di pratiche auto, sarà l'ufficio stesso a provvedere a tutti gli adempimenti necessari, compresa la marca da bollo, ma il servizio avrà un costo maggiorato, che varia da zona a zona e generalmente si aggira intorno ai 40/50€ in più.
    A differenza del caso precedente, il certificato di proprietà digitale non verrà rilasciato al momento, ma la pratica sarà presa in carico con tutta la documentazione, e verrà rilasciato un permesso di circolazione provvisorio di 60 giorni, grazie al quale poter circolare liberamente e permettere all'agenzia il corretto espletamento della pratica.

Guide utili:

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pubblicato il 5 agosto 2025
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Il Pay Per Use è un modo di noleggiare un’auto pagando solo per i chilometri che si fanno davvero, invece di una rata fissa ogni mese. È utile per chi usa poco l’auto, perché si spende meno e si può cambiare quanto si usa la macchina senza problemi. Nel prezzo sono inclusi tanti servizi come assicurazione, manutenzione, soccorso stradale e cambio gomme. È comodo per chi fa pochi chilometri, per chi ha già altri mezzi o per chi vuole una seconda auto. Non conviene a chi viaggia tanto, perché il prezzo può salire. Bisogna sempre controllare bene le regole del contratto prima di scegliere questa formula.
pubblicato il 5 agosto 2025
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Il noleggio a lungo termine può essere fatto con o senza anticipo. Con anticipo si paga una somma iniziale e poi rate mensili più basse, ideale per chi vuole pianificare le spese e ha soldi da investire subito. Senza anticipo non si paga nulla all’inizio, ma le rate mensili sono più alte; questa scelta è utile per chi vuole tenere i propri soldi per altre cose o ha bisogno di un’auto velocemente. Entrambe le formule includono servizi come assicurazione e manutenzione. La scelta migliore dipende da quanti soldi si hanno a disposizione e da come si vogliono gestire le spese.
pubblicato il 5 agosto 2025
Cos’è il noleggio a lungo termine e come funziona?

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Il noleggio a lungo termine permette di usare un’auto nuova o usata per un periodo stabilito, pagando una rata mensile che include manutenzione, assicurazione, bollo e altri servizi. Non si diventa proprietari dell’auto, ma si ha solo il diritto di usarla. È una soluzione comoda e flessibile per aziende, professionisti e privati, perché non bisogna preoccuparsi di spese impreviste o della rivendita dell’auto. Alla fine del contratto si restituisce il veicolo e si può scegliere se cambiarlo o riscattarlo. Il noleggio a lungo termine offre vantaggi fiscali e permette di avere sempre un’auto moderna e sicura, senza pensieri.
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Alla fine del contratto di noleggio a lungo termine, l’auto va restituita pulita e con tutti gli accessori. Un tecnico controlla lo stato del veicolo e si firma un verbale. Si possono anche rinnovare o prorogare il contratto, oppure, in alcuni casi, comprare l’auto. Se si vuole restituire l’auto prima della scadenza, si può fare ma spesso si paga una penale. Se si sono percorsi meno chilometri del previsto, si può ricevere un rimborso. Tutte queste possibilità dipendono dalle regole scritte nel contratto.
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