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Differenza tra carrello appendice e rimorchio

carrello rimorchio

Differenza tra carrello appendice e rimorchio

In questo articolo illustreremo quali sono le principali differenze tra carrello appendice e rimorchio. Inoltre vedremo come possiamo cercare di capire quale di questi due accessori così comodi per guadagnare spazio, è quello più conveniente in base alle nostre esigenze. Uno dei due risulta molto leggero e non necessita di specifiche patenti per essere trainato con l'auto; l'altro è invece più difficile da gestire.

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Date queste premesse, è facile intuire come la scelta debba essere attentamente ponderata, e non sia indifferente optare per l'una o l'altra soluzione. Al contrario, per ogni singolo caso bisogna orientarsi sul dispositivo che si rivelerà maggiormente adatto a soddisfare le esigenze di ciascuno. Occorre dunque portare il focus anche sul cercare di comprendere quali sono le leggi in vigore e le regole che devono essere rispettate per utilizzarli in sicurezza.

Su MiaCar ci prefiggiamo un obiettivo importante: aiutarti a risparmiare sull'auto portandoti sempre e soltanto le migliori offerte auto, sia che esse siano auto nuove, auto km 0 o auto usate.

Carrello appendice: caratteristiche e quando usarlo

Quando il baule della nostra auto è scarsamente capiente, oppure nei casi in cui le sbarre portapacchi montate sul tettuccio non sono sufficienti per ovviare alle necessità della famiglia, andare in vacanza, magari per un numero consistente di giorni e con una famiglia numerosa al seguito, può rappresentare un evento che richiede dei preparativi difficoltosi. Per ovviare a questo problema, si può decidere di sostituire la nostra vettura, anche noleggiandone una, oppure si può valutare un'aggiunta. A tal proposito sono disponibili due alternative differenti: il carrello appendice o il rimorchio.

Il primo spesso e volentieri rappresenta la soluzione ideale, in quanto caratterizzato da una maggiore praticità. Questo comporta numerosi vantaggi. Infatti, avendo al massimo due ruote, a livello legale è considerato come una vera e propria parte integrante dell'automobile che lo traina. Per questo motivo esso non è provvisto di un proprio libretto di circolazione, ma viene registrato su quello dell'auto alla quale sarà agganciato. Inoltre non sarà equipaggiato nemmeno di una propria targa ma, andando a oscurare quella del mezzo che lo traina, deve montare obbligatoriamente una cosiddetta targa ripetitrice di colore giallo.

Il carrello appendice, in più, non è provvisto di dispositivi atti alla frenata, poiché il suo peso a pieno carico risulterà sempre inferiore ai 750 kg, ovvero il limite disposto dalla legge per la regolare omologazione di tutti i rimorchi sprovvisti di freni. Sostanzialmente, optando per questa soluzione, tutte le pratiche necessarie saranno ridotte davvero al minimo. Nonostante i diversi pregi che può vantare, il carrello appendice possiede anche alcuni difetti. Infatti, la sua dipendenza nei confronti del mezzo trainante rappresenta un vero e proprio vincolo poiché per utilizzarlo con autovetture differenti sarà necessario ogni volta trascrivere un'apposita modifica sul libretto di circolazione.

Oltretutto esistono dei precisi limiti relativi alla massa complessiva e misure soggette a variazioni basate sull'auto trainante. È bene ricordare inoltre che, per poterlo agganciare a un veicolo, quest'ultimo deve essere già munito di apposito gancio di traino omologato, che a sua volta andrà collaudato per essere aggiunto al libretto di circolazione, procedimento che ad oggi viene svolto nella stessa pratica.

Rimorchio: caratteristiche e quando usarlo

Per trovare una soluzione legata ai problemi che possono insorgere a causa di particolari esigenze di carico, sia per quanto riguarda il peso che per le dimensioni, al posto del carrello appendice si può optare per il rimorchio. Quest'ultimo è di dimensioni maggiori ed è provvisto di due diversi assi. Inoltre viene considerato dal Codice della Strada come un vero e proprio veicolo. Per questo motivo, il rimorchio deve avere obbligatoriamente il suo specifico libretto di circolazione e la sua targa. Oltretutto, qualora questo superi i 750 kg, dovrà essere dotato di un dispositivo atto alla frenata. Le regole principali dipendono perlopiù dalle caratteristiche tecniche del veicolo al quale sarà agganciato il rimorchio.

Esse possono essere riassunte in due punti:

  • la lunghezza totale del mezzo più il rimorchio non deve superare i 12 m;
  • la lunghezza del rimorchio può superare, al massimo, quella del veicolo trainante di 70 cm.
    Diversamente, la massa del carrello dipende strettamente dal tipo di patente di guida di cui il guidatore è provvisto, ovvero:
  • se in possesso della patente di categoria B la massa del rimorchio non potrà superare i 750 kg, mentre il peso totale del convoglio è fissato ad un limite di 3500 kg;
  • con la patente B96, invece, la massa del rimorchio è fissata ad un massimo di 750 kg mentre la massa totale nel convoglio può raggiungere i 4250 kg;
  • infine, con la patente BE il peso del rimorchio non deve superare i 750 kg ma quello del convoglio può arrivare ad un massimo di 7000 kg.
    È bene sottolineare che, qualora il rimorchio superi i 3490 kg di massa complessiva e il suo utilizzo non sia legato a uno specifico frangente, questo potrà essere immatricolato come trasporto cose. Così facendo sarà esente dall'imposta di bollo.

Differenze d'uso tra carrello e rimorchio

  • Come abbiamo avuto modo di vedere, le differenze di natura tecnica che intercorrono tra un carrello appendice e un rimorchio sono numerose, ma ne sono previste altre ancora, ovvero quelle relative alla revisione, all'assicurazione e alla guida.

La revisione del carrello appendice è basata sulle scadenze del veicolo al quale esso è agganciato, mentre i rimorchi hanno le loro e seguono le stesse regole stabilite per le automobili.

Per quanto concerne l'assicurazione è bene sapere che per trainare un carrello appendice non ne serve una specifica, ma sarà sufficiente integrare la polizza del veicolo trainante. Tuttavia è consigliato assicurare il carrello per il cosiddetto rischio statico, in quanto tale copertura aggiuntiva è piuttosto economica. Questa può essere utilizzata anche per il rimorchio, ma trattandosi di un veicolo, esso dovrà inoltre avere la propria assicurazione.

Infine, considerando gli aspetti relativi alla guida, un rimorchio agganciato a un'auto dovrà rispettare precisi limiti di velocità assimilabili in tutto e per tutto a quelli di un autotreno, ovvero 80 km/h al massimo in autostrada. Diversamente, il carrello appendice è considerato dal Codice della Strada una parte integrante del mezzo trainante, per cui sarà sottoposto ai medesimi limiti di velocità in vigore.

Per concludere, possiamo quindi affermare che esiste una soluzione in caso si presentino delle esigenze extra di carico. Infatti non sarà necessario né cambiare vettura né noleggiare un'auto differente dalla nostra qualora essa sia provvista di un gancio di traino. Pertanto, prestando semplicemente attenzione alle regole imposte dal Codice della Strada, sarà possibile dotarsi di un comodo carrello da agganciare alla vettura, avendo l'accortezza di assicurarlo o di riportarlo sul libretto di circolazione prima di intraprendere un viaggio. Inoltre ricordiamo che, come precedentemente accennato, i rimorchi devono rispettare precisi limiti di velocità pari a 70 km orari al di fuori del centro abitato, e di 80 km orari sulle autostrade; diversamente il carrello appendice potrà raggiungere i canonici 130 km orari sulle autostrade italiane e i 110 sulle strade extraurbane principali.

Guide utili:

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pubblicato il 5 agosto 2025
Noleggio a lungo termine Pay Per Use: cos’è e quanto conviene?

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Il Pay Per Use è un modo di noleggiare un’auto pagando solo per i chilometri che si fanno davvero, invece di una rata fissa ogni mese. È utile per chi usa poco l’auto, perché si spende meno e si può cambiare quanto si usa la macchina senza problemi. Nel prezzo sono inclusi tanti servizi come assicurazione, manutenzione, soccorso stradale e cambio gomme. È comodo per chi fa pochi chilometri, per chi ha già altri mezzi o per chi vuole una seconda auto. Non conviene a chi viaggia tanto, perché il prezzo può salire. Bisogna sempre controllare bene le regole del contratto prima di scegliere questa formula.
pubblicato il 5 agosto 2025
Noleggio a lungo termine con o senza anticipo: quando conviene

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Il noleggio a lungo termine può essere fatto con o senza anticipo. Con anticipo si paga una somma iniziale e poi rate mensili più basse, ideale per chi vuole pianificare le spese e ha soldi da investire subito. Senza anticipo non si paga nulla all’inizio, ma le rate mensili sono più alte; questa scelta è utile per chi vuole tenere i propri soldi per altre cose o ha bisogno di un’auto velocemente. Entrambe le formule includono servizi come assicurazione e manutenzione. La scelta migliore dipende da quanti soldi si hanno a disposizione e da come si vogliono gestire le spese.
pubblicato il 5 agosto 2025
Cos’è il noleggio a lungo termine e come funziona?

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Il noleggio a lungo termine permette di usare un’auto nuova o usata per un periodo stabilito, pagando una rata mensile che include manutenzione, assicurazione, bollo e altri servizi. Non si diventa proprietari dell’auto, ma si ha solo il diritto di usarla. È una soluzione comoda e flessibile per aziende, professionisti e privati, perché non bisogna preoccuparsi di spese impreviste o della rivendita dell’auto. Alla fine del contratto si restituisce il veicolo e si può scegliere se cambiarlo o riscattarlo. Il noleggio a lungo termine offre vantaggi fiscali e permette di avere sempre un’auto moderna e sicura, senza pensieri.
pubblicato il 5 agosto 2025
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Alla fine del contratto di noleggio a lungo termine, l’auto va restituita pulita e con tutti gli accessori. Un tecnico controlla lo stato del veicolo e si firma un verbale. Si possono anche rinnovare o prorogare il contratto, oppure, in alcuni casi, comprare l’auto. Se si vuole restituire l’auto prima della scadenza, si può fare ma spesso si paga una penale. Se si sono percorsi meno chilometri del previsto, si può ricevere un rimborso. Tutte queste possibilità dipendono dalle regole scritte nel contratto.
pubblicato il 5 agosto 2025
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