22 luglio 2020

Le cose da sapere per immatricolare un’auto nuova

Le informazioni e l’iter da seguire per l’immatricolazione di un nuovo veicolo

Spesso si sente dire che con l’immatricolazione si dà all’auto nuova il suo documento d’identità, e non è un’affermazione troppo lontana dal vero: si tratta infatti dell’operazione che eleva la vettura da uno status legalmente indefinito, e le dà la possibilità di circolare. Prima di scoprire quanto costa immatricolare un’auto nuova e quanti giorni occorrono per targarla, è interessante scoprire i diversi passaggi burocratici di questa pratica.

Cosa serve per immatricolare un’auto nuova

L’intera pratica viene gestita dal venditore, tramite l’invio all’ufficio della Motorizzazione di una richiesta, alla quale dovranno essere allegati i documenti riguardanti la vettura (per esempio quello di conformità, rilasciato dal venditore stesso), quelli del futuro proprietario e l’atto di vendita necessario all’iscrizione al PRA, cioè al Pubblico registro automobilistico gestito dall’ACI.

Se l’acquirente è un cittadino extracomunitario, deve allegare anche il permesso di soggiorno, mentre se si tratta di una società occorrono i documenti del rappresentante legale e la dichiarazione sostitutiva di iscrizione alla Camera di Commercio.

Quando il processo giunge al termine, la Motorizzazione rilascia la carta di circolazione assieme al nuovo certificato di proprietà, e a una coppia di targhe. Con questa operazione si abbinano in modo univoco il numero della targa e quello del telaio. In caso di deterioramento della targa, occorre immatricolare nuovamente il veicolo.

Tempi e costi per l’immatricolazione di una macchina nuova

I tempi dell’immatricolazione sono molto brevi: se la domanda viene presentata in modo corretto, possono essere sufficienti tre giorni lavorativi, dopo di che il proprietario ne ha altri sessanta per registrare la sua nuova vettura al PRA. I giorni salgono circa a quindici per le auto di provenienza estera.

Più complesso e articolato il discorso dei costi, da suddividere in fissi e variabili. Partendo dai primi, essi sono quattro:

  • la prestazione dell’ACI;
  • l’imposta di bollo per l’iscrizione al PRA;
  • il pagamento dei diritti al Dipartimento dei Trasporti Terrestri;
  • l’imposta di bollo per il rilascio della carta di circolazione.

I costi variabili sono invece:

  • l’imposta provinciale di trascrizione, che varia appunto di provincia in provincia;
  • il costo delle targhe, diverso a seconda della tipologia di veicolo e al tipo di targa.

Una somma aggiuntiva deve essere corrisposta per il servizio di intermediazione, nel caso si sia scelto di affidarsi a uno studio di consulenza automobilistica.

La buona notizia per chi acquista una vettura nuova da un concessionario è data dal fatto che questa procedura rientra nel prezzo dell’auto chiavi in mano, nel quale sono comprese anche una serie di operazioni necessarie per far circolare il veicolo in assoluta sicurezza, come la carica della batteria e la verifica dei livelli dei vari liquidi.


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