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Come Rottamare l'Auto di un Defunto

rottamazione auto

La perdita di una persona cara rappresenta un evento devastante per chi le sta vicino, e purtroppo la situazione del lutto viene resa ancora più complessa da alcuni aspetti burocratici che devono necessariamente essere considerati. Uno di questi, al quale certo non è immediato pensare, riguarda la verifica delle condizioni della sua auto, se la persona figurava come proprietario di una vettura. È estremamente comune, oltre che umanamente comprensibile, che i famigliari di un defunto non possiedano la lucidità né la prontezza di occuparsi delle questioni legali in un momento così delicato e drammatico dal punto di vista emotivo, che mette di fronte a tanta sofferenza. Per questo motivo è utile sapere in anticipo quale sia il modo corretto di muoversi per poter sbrigare queste incombenze nel modo più rapido e indolore possibile.
In questo articolo ci occuperemo di vedere nel dettaglio proprio l'aspetto della gestione della macchina: è infatti necessario valutarne il funzionamento, poiché se versa in buono stato potrebbe risultare conveniente riutilizzarla, oppure portarla da un concessionario per venderla o, in alternativa, cercare un acquirente privato. Al contrario, se la vettura reca parecchi segni di usura e malfunzionamento, l'unica strada percorribile potrebbe essere verosimilmente quella della rottamazione definitiva. È proprio di questa evenienza che tratteremo in maniera approfondita.

Conosci il noleggio a lungo termine?
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Oltre a ciò, però, ti siamo vicini anche per ogni situazione di vita quotidiana a 4 ruote, ed ecco perché oggi vediamo insieme come rottamare l'auto di un defunto.

Rottamazione di un'auto: di cosa si tratta

Prima di entrare nel merito del caso specifico della rottamazione dell'auto di un defunto, occorre illustrare in linea generali le basi del procedimento di rottamazione in condizioni normali. Con questo termine si intende un provvedimento estremo che viene applicato a veicoli che si giudicano ormai inadatti a circolare regolarmente sulle strade. Affinché una vettura possa essere guidata senza rappresentare un pericolo per il conducente e per gli altri automobilisti che si possono incrociare, infatti, deve soddisfare dei precisi requisiti. Innanzitutto, deve mantenere intatta la sua efficienza e la sua funzionalità deve essere garantita. Dal punto di vista dei consumi, inoltre, deve anche comportare delle spese piuttosto contenute per il suo utente, oltre a non costituire una fonte eccessiva di agenti inquinanti: è quindi fondamentale anche considerare le emissioni dei gas di scarico prodotte e immesse in atmosfera per non gravare troppo sull'ambiente.
Questi criteri devono necessariamente venire rispettati, e in caso non sia possibile porre rimedio a eventuali problemi è inevitabile che la macchina sia destinata alla demolizione. Questo processo esiterà nella sua definitiva distruzione, dopodiché il veicolo verrà rimosso dal Pubblico Registro Automobilistico (PRA). Per iniziare il procedimento, l'auto in questione dovrà essere condotta dal concessionario di riferimento o in un apposito centro di raccolta autorizzato. Gli stessi principi fin qui descritti rappresentano delle linee guida da seguire anche in caso il titolare del mezzo sia una persona non più in vita.

Come avviene la rottamazione dell'auto di un defunto

Entrando ora nel discorso specifico che riguarda la demolizione di una macchina appartenuta a una persona deceduta, come si diceva in precedenza, la prima cosa da fare è recarsi presso un centro specializzato che si occupi della ricezione dei rifiuti speciali pericolosi. Nel fare ciò, occorre portare con sé una dichiarazione sostitutiva di atto notorio, da presentare in loco per poter accedere al servizio senza dover sostenere delle spese particolarmente elevate. Inoltre, bisogna preventivamente procurarsi una serie di altri documenti, ovvero:

  • libretto di circolazione dell'auto;
  • certificato che ne attesti la proprietà della persona defunta;
  • targa della vettura, sia quella anteriore che quella posteriore;
  • dichiarazione sostitutiva, che deve essere compilata in ogni sua parte e firmata dall'erede o dagli eredi;
  • copia del certificato di morte dell'intestatario del mezzo;
  • copia del documento di riconoscimento dell'erede o degli eredi.
    Per prevenire l'insorgere di possibili complicazioni o impedimenti che potrebbero rendere il processo di rottamazione più tortuoso e allungarlo nei tempi di svolgimento, è fondamentale fornire tutti questi documenti. Se uno di essi dovesse mancare, occorre presentarne apposita denuncia scritta all'organo che provvede alla demolizione, insieme al relativo verbale.

Rottamazione: il certificato e il costo del processo

  • Il passaggio successivo che consentirà di proseguire l'iter verso la rottamazione dell'auto del defunto prevede il rilascio di un certificato di rottamazione apposito da parte del centro di raccolta che sta fornendo il servizio. Questo consiste in un documento che reca al suo interno i dati fondamentali che riguardano la macchina e la persona che, una volta in vita, ne deteneva la proprietà. Esso include anche alcune informazioni relative agli eredi che hanno presentato la domanda di rottamazione. Tale documento è necessario allo scopo di sollevare sia il precedente intestatario del mezzo che gli eredi che hanno deciso per la demolizione da ogni possibile responsabilità, sia essa di natura civile, penale o amministrativa. Inoltre, entro 30 giorni dalla presentazione dell'inoltro della domanda di rottamazione, la macchina deve essere rimossa dal PRA.
    Occorre sottolineare un dettaglio che in apparenza può sembrare banale, ma rappresenta invece un accorgimento necessario da prendere per evitare di perdere tempo e sprecare inutilmente energie occupandosi di questo procedimento: prima di intraprendere il procedimento e avanzare la domanda di demolizione, è necessario accertarsi che la concessionaria alla quale si intende rivolgersi possieda effettivamente l'autorizzazione per espletare questo servizio. Inoltre, bisogna ricordare che la decisione di rottamare la macchina di un defunto comporterà indubbiamente una serie di spese, alla quale è bene essere preparati in anticipo. Chi detiene il certificato di proprietà di un veicolo che andrà incontro a rottamazione, infatti, dovrà prima di tutto pagare un'imposta che si attesta a 32 euro e verrà applicata direttamente sull'importo del bollo auto. Chi non presenta questo documento, ma è in possesso solamente del modello NP3C, invece, sarà tenuto a versare 61,50 euro. Questi si suddividono tra la nota di presentazione (che corrisponde ai primi 48 euro) e agli emolumenti predisposti dall'ACI (pari ai restanti 13,50 euro). Infine, è opportuno considerare che si potrebbero aggiungere ulteriori costi dovuti al trasporto del veicolo che deve essere rottamato, sebbene sia impossibile stabilire una cifra precisa attribuibile a questo fattore, in quanto può essere soggetto a oscillazioni anche notevoli.

Guide utili:

pubblicato il 5 agosto 2025
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pubblicato il 5 agosto 2025
Noleggio a lungo termine Pay Per Use: cos’è e quanto conviene?

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Il Pay Per Use è un modo di noleggiare un’auto pagando solo per i chilometri che si fanno davvero, invece di una rata fissa ogni mese. È utile per chi usa poco l’auto, perché si spende meno e si può cambiare quanto si usa la macchina senza problemi. Nel prezzo sono inclusi tanti servizi come assicurazione, manutenzione, soccorso stradale e cambio gomme. È comodo per chi fa pochi chilometri, per chi ha già altri mezzi o per chi vuole una seconda auto. Non conviene a chi viaggia tanto, perché il prezzo può salire. Bisogna sempre controllare bene le regole del contratto prima di scegliere questa formula.
pubblicato il 5 agosto 2025
Noleggio a lungo termine con o senza anticipo: quando conviene

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Il noleggio a lungo termine può essere fatto con o senza anticipo. Con anticipo si paga una somma iniziale e poi rate mensili più basse, ideale per chi vuole pianificare le spese e ha soldi da investire subito. Senza anticipo non si paga nulla all’inizio, ma le rate mensili sono più alte; questa scelta è utile per chi vuole tenere i propri soldi per altre cose o ha bisogno di un’auto velocemente. Entrambe le formule includono servizi come assicurazione e manutenzione. La scelta migliore dipende da quanti soldi si hanno a disposizione e da come si vogliono gestire le spese.
pubblicato il 5 agosto 2025
Cos’è il noleggio a lungo termine e come funziona?

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Il noleggio a lungo termine permette di usare un’auto nuova o usata per un periodo stabilito, pagando una rata mensile che include manutenzione, assicurazione, bollo e altri servizi. Non si diventa proprietari dell’auto, ma si ha solo il diritto di usarla. È una soluzione comoda e flessibile per aziende, professionisti e privati, perché non bisogna preoccuparsi di spese impreviste o della rivendita dell’auto. Alla fine del contratto si restituisce il veicolo e si può scegliere se cambiarlo o riscattarlo. Il noleggio a lungo termine offre vantaggi fiscali e permette di avere sempre un’auto moderna e sicura, senza pensieri.
pubblicato il 5 agosto 2025
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Alla fine del contratto di noleggio a lungo termine, l’auto va restituita pulita e con tutti gli accessori. Un tecnico controlla lo stato del veicolo e si firma un verbale. Si possono anche rinnovare o prorogare il contratto, oppure, in alcuni casi, comprare l’auto. Se si vuole restituire l’auto prima della scadenza, si può fare ma spesso si paga una penale. Se si sono percorsi meno chilometri del previsto, si può ricevere un rimborso. Tutte queste possibilità dipendono dalle regole scritte nel contratto.
pubblicato il 5 agosto 2025
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Il canone del noleggio a lungo termine include tutti i costi per usare e gestire l’auto: manutenzione ordinaria e straordinaria, assicurazione completa, bollo auto, assistenza stradale sempre disponibile e gestione delle multe. Si possono aggiungere servizi extra come il cambio gomme, un’auto sostitutiva e altre personalizzazioni. Questa soluzione permette di sapere sempre quanto si spende, senza sorprese, ed è comoda sia per chi usa l’auto per lavoro sia per le famiglie.
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