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Furto auto: come agire correttamente senza farsi prendere dal panico

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Uno degli eventi peggiori in cui può improvvisamente imbattersi un automobilista è uscire di casa per salire in macchina e non trovarla parcheggiata nel posto in cui era stata lasciata la sera precedente. Subire il furto del proprio veicolo rappresenta, infatti, un trauma che lascia letteralmente a piedi, in tutti i sensi. Oltre alle difficoltà materiali che questo comporta, derivano infatti anche spiacevoli sensazioni di angoscia, ed è facile cadere in preda al panico perché non si è preparati ad affrontare tale evenienza. In questo articolo ci occuperemo proprio di fornire alcuni consigli e direttive chiare riguardo il modo in cui agire lucidamente e a mente fredda, una volta passato lo shock, per risolvere a situazione.

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Il primo passo: la denuncia alle autorità

Le statistiche raccontano di uno scenario piuttosto tragico, per quanto concerne la frequenza con la quale avvengono i furti di auto in Italia. I dati relativi all’anno scorso, infatti, attestano il numero di veicoli rubati nel nostro Paese a circa 120mila, una cifra davvero impressionante. Anche i fatti di cronaca delineano un quadro all’interno del quale questi eventi sono in continuo aumento. Purtroppo, nonostante esistano diverse strategie per rendere la propria auto meno vulnerabile e il tentativo di un qualsivoglia malintenzionato meno facile, è impossibile evitare con assoluta certezza che questo inconveniente si presenti. Tuttavia, esso può essere adeguatamente fronteggiato, quando necessario, mantenendo un atteggiamento il più possibile calmo, seguendo dei consigli pratici che ora vedremo. Il primo step per attuare la procedura che consentirà di risolvere la situazione consiste nello sporgere denuncia alle autorità competenti, quindi sarà necessario recarsi presso la caserma dei Carabinieri o la stazione di Polizia più vicine. In questa sede occorrerà anche precisare se sono andati perduti anche dei documenti importanti, come il Certificato di Proprietà (che oggi viene utilizzato in versione digitale) e il libretto di circolazione. Il passaggio della denuncia è fondamentale ai fini della richiesta di risarcimento da inoltrare alla propria compagnia assicurativa, in quanto è obbligatorio presentare sia la documentazione rilasciata dalle Forze dell’Ordine che quella relativa al veicolo. Inoltre, tale step non risulta utile solamente in caso sia stata sottoscritta una polizza contro il furto: un esposto formale serve anche per riscattare la vettura in caso questa venga ritrovata.

La pratica al PRA: come svolgerla

In secondo luogo bisogna provvedere a richiedere la registrazione della perdita di possesso della macchina presso il PRA (Pubblico Registro Automobilistico). Per eseguire questa operazione le possibilità sono due: ci si può rivolgere all’ufficio più vicino, recandovisi in prima persona, oppure a un’agenzia Aci o analoga, che si occupi di pratiche auto. I documenti necessari da portare con sé sono la denuncia appena esposta e il Certificato di Proprietà. In caso quest’ultimo sia stato a sua volta sottratto o andato perduto, bisognerà compilare il modello NP3C, che può essere scaricato gratuitamente direttamente dal sto dell’Aci. Una volta provveduto a fare ciò, lo step successivo consiste nell’inoltrare un avviso alla compagnia assicurativa. Ciò può essere fatto di persona o tramite Raccomandata A/R, allegando anche la copia della denuncia esposta. Occorre prestare attenzione alle tempistiche entro le quali si svolge tale operazione: i paletti infatti sono piuttosto rigidi ed è necessario rispettare il limite massimo dei 3 giorni lavorativi. Un consiglio utile è quello di controllare in maniera preventiva e approfondita tutte le condizioni previste dal contratto assicurativo, in modo da verificare l’eventuale bisogno di altri documenti così da poterseli procurare per tempo.

Come avviene il rimborso del premio RCA

Infine, nell’ottica di limitare il più possibile i danni che conseguono all’aver subito il furto della propria auto, resta ancora un’ultima cosa che si può tentare di fare, ovvero richiedere alla propria agenzia assicurativa che provveda a effettuare un rimborso sulla parte di premio RCA che è già stata versata. Ovviamente, in caso si goda anche di ulteriori coperture associate all’assicurazione di base come garanzie accessorie, è bene ricordare che queste verranno escluse dalla somma restituita per l’intero anno. Un caso diverso, invece, si presenta in caso si sia assicurati anche contro il furto: con tale premessa, sempre ammesso che non sussistano motivi per i quali l’assicurazione potrebbe non accordare il rimborso, se la richiesta va a buon fine, verrà corrisposto un indennizzo all’automobilista. L’entità di tale somma è difficile da quantificare a priori, perciò, se si desidera conoscere in anticipo la cifra precisa, occorre leggere con attenzione il contratto in ogni sua clausola, oltre che rivolgersi direttamente alla società che ha stilato la polizza. In generale, comunque, è possibile affermare che nella maggior parte dei casi al proprietario del mezzo spetta un pagamento per il danno totale (ovvero il furto) oppure uno per il danno parziale (nel caso non sia stato rubato l’intero veicolo ma una sua parte, ad esempio le gomme). Tuttavia, salvo rare eccezioni, difficilmente verrà corrisposto un risarcimento completo che ripaghi totalmente della perdita dell’auto. Per spiegare meglio, è quasi impossibile che la somma restituita dall’assicurazione equivalga all’ammontare del prezzo della macchina nuova, ma piuttosto il risarcimento corrisponderà al suo valore al momento in cui è avvenuto il furto. Verrà anche tenuto conto del deprezzamento cui continuamente va incontro il mezzo con il trascorrere di ogni anno della sua vita. Un’ulteriore nota meritano i casi delle auto piuttosto datate, che hanno dai 10 anni in su, ma che tuttavia non possono vantare di possedere un valore storico. Questi veicoli sono da considerarsi fuori mercato, motivo per cui nel caso essi vadano incontro a furto, guadagneranno come rimborso per il proprietario solo l’equivalente per la rottamazione, che si attesta intorno ai 1500 euro circa. Per chi avesse necessità di controllare se la propria vettura sia ancora quotata, è possibile operare una verifica su Eurotax o Quattroruote.

Auto rubata: come comportarsi in caso di ritrovamento

Infine, poniamo l’accento sul caso in cui la vettura precedentemente rubata venga poi ritrovata. Ciò dopo aver già effettuato l’intero iter che deve essere percorso in caso di furto, che abbiamo illustrato finora. Qualora si verifichi tale situazione, la prima cosa da fare è avvisare la compagnia assicurativa dell’avvenuto ritrovamento. In tal caso, si possono presentare due possibili scenari, a seconda che l’indennizzo sia già stato versato o meno. Se la macchina viene recuperata prima del pagamento del rimborso, questa somma viene sottoposta a un ricalcolo, che tiene in considerazione tutti i danni subiti. Per tale motivo è necessario richiedere sempre una copia del verbale di ritrovamento nella quale vengano annotati nel dettaglio questi ultimi. Se, al contrario, l’auto viene ritrovata dopo che il risarcimento è già stato predisposto, si può scegliere se venderla appoggiandosi all’assicurazione, oppure se riscattarla e riacquisirne il possesso svolgendo una pratica apposita presso il PRA e restituendo alla compagnia il denaro ricevuto. Occorre precisare che la pratica di rientro in possesso deve essere aperta prima che siano trascorsi 40 giorni dal momento in cui la macchina è stata ritrovata. Per fare ciò, occorreranno il Certificato di Proprietà o, in alternativa, la denuncia di smarrimento o furto, l’esposto di ritrovamento e, infine, la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà per il nuovo possesso.

Guide utili:

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Il Pay Per Use è un modo di noleggiare un’auto pagando solo per i chilometri che si fanno davvero, invece di una rata fissa ogni mese. È utile per chi usa poco l’auto, perché si spende meno e si può cambiare quanto si usa la macchina senza problemi. Nel prezzo sono inclusi tanti servizi come assicurazione, manutenzione, soccorso stradale e cambio gomme. È comodo per chi fa pochi chilometri, per chi ha già altri mezzi o per chi vuole una seconda auto. Non conviene a chi viaggia tanto, perché il prezzo può salire. Bisogna sempre controllare bene le regole del contratto prima di scegliere questa formula.
pubblicato il 5 agosto 2025
Cos’è il noleggio a lungo termine e come funziona?

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Il noleggio a lungo termine permette di usare un’auto nuova o usata per un periodo stabilito, pagando una rata mensile che include manutenzione, assicurazione, bollo e altri servizi. Non si diventa proprietari dell’auto, ma si ha solo il diritto di usarla. È una soluzione comoda e flessibile per aziende, professionisti e privati, perché non bisogna preoccuparsi di spese impreviste o della rivendita dell’auto. Alla fine del contratto si restituisce il veicolo e si può scegliere se cambiarlo o riscattarlo. Il noleggio a lungo termine offre vantaggi fiscali e permette di avere sempre un’auto moderna e sicura, senza pensieri.
pubblicato il 5 agosto 2025
Cosa succede alla fine del contratto di noleggio a lungo termine?

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Alla fine del contratto di noleggio a lungo termine, l’auto va restituita pulita e con tutti gli accessori. Un tecnico controlla lo stato del veicolo e si firma un verbale. Si possono anche rinnovare o prorogare il contratto, oppure, in alcuni casi, comprare l’auto. Se si vuole restituire l’auto prima della scadenza, si può fare ma spesso si paga una penale. Se si sono percorsi meno chilometri del previsto, si può ricevere un rimborso. Tutte queste possibilità dipendono dalle regole scritte nel contratto.
pubblicato il 5 agosto 2025
Noleggio a lungo termine con o senza anticipo: quando conviene

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Il noleggio a lungo termine può essere fatto con o senza anticipo. Con anticipo si paga una somma iniziale e poi rate mensili più basse, ideale per chi vuole pianificare le spese e ha soldi da investire subito. Senza anticipo non si paga nulla all’inizio, ma le rate mensili sono più alte; questa scelta è utile per chi vuole tenere i propri soldi per altre cose o ha bisogno di un’auto velocemente. Entrambe le formule includono servizi come assicurazione e manutenzione. La scelta migliore dipende da quanti soldi si hanno a disposizione e da come si vogliono gestire le spese.
pubblicato il 5 agosto 2025
Cosa succede in caso di incidente con auto a noleggio a lungo termine?

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In caso di incidente con un’auto a noleggio a lungo termine, bisogna prima mettere in sicurezza le persone e chiamare i soccorsi se necessario. Poi si raccolgono i dati dei coinvolti, si fanno foto e si compila il modulo CAI. L’incidente va segnalato subito alla società di noleggio, inviando tutta la documentazione. Il noleggiatore aiuta nella gestione delle pratiche e può fornire un’auto sostitutiva. Le assicurazioni incluse coprono vari rischi, ma ci sono franchigie e limiti da rispettare. Se si guida in modo non autorizzato o sotto l’effetto di alcol o droghe, l’assicurazione non copre i danni. Bisogna sempre leggere bene il contratto e seguire le regole.
pubblicato il 5 agosto 2025
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Il canone del noleggio a lungo termine include tutti i costi per usare e gestire l’auto: manutenzione ordinaria e straordinaria, assicurazione completa, bollo auto, assistenza stradale sempre disponibile e gestione delle multe. Si possono aggiungere servizi extra come il cambio gomme, un’auto sostitutiva e altre personalizzazioni. Questa soluzione permette di sapere sempre quanto si spende, senza sorprese, ed è comoda sia per chi usa l’auto per lavoro sia per le famiglie.
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