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Filtro antiparticolato: manutenzione e processo di rigenerazione

filtro fap

Con il passare degli anni le componenti delle automobili hanno bisogno di una manutenzione continua per far in modo che il veicolo possa sempre rendere al massimo delle prestazioni, garantendo la dovuta sicurezza al conducente e ai passeggeri. In tale ottica, gli automobilisti che dispongono di una vettura diesel devono prestare particolare attenzione anche al filtro antiparticolato. Tale elemento, conosciuto anche con l'acronimo FAP, ha lo scopo di diminuire le emissioni di particelle dannose per l'ambiente e per la nostra salute. Ovviamente, per far funzionare nel migliore dei modi questa componente è necessario che vengano attuate le giuste procedure.

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Che cos'è il FAP?

Prima di capire come effettuare le dovute operazioni di manutenzione, è opportuno cercare di comprendere il principio di funzionamento di questo particolare filtro. Il FAP è installato su tutte le vetture a gasolio che dispongono di una classe ambientale pari o superiore a Euro 4, in quanto tale elemento è stato inserito negli ultimi anni per ovviare al problema relativo all'alto tasso di inquinamento. Infatti, il compito del filtro antiparticolato è quello di trattare i gas di scarico del veicolo, intrappolando le particelle PM10 per bruciarle in un secondo momento, visto che le sostanze in questione sono altamente dannose se rilasciate nell'aria. Con il passare dei chilometri, il filtro inizia a perdere la sua efficienza, soprattutto se si guida spesso all'interno dei centri urbani, dove il motore non riesce a raggiungere la giusta temperatura di esercizio per far attivare il procedimento. In questi casi, è consigliabile percorrere per diversi minuti dei tratti autostradali, per far in modo di aumentare la temperatura e, di conseguenza, innescare la procedura di rigenerazione.

Come funziona la rigenerazione del filtro antiparticolato?

Il processo di rigenerazione del FAP è gestito da un apposito software che ha lo scopo di monitorare costantemente il livello di sostanze catturate dal filtro e, di conseguenza, innescare la procedura. Prima di avviare tale operazione, il filtro, collocato solitamente a valle dei collettori, aggrega tutte le particelle PM10 presenti nei gas di scarico, grazie anche all'aiuto di un particolare materiale, ovvero la cerina. Il filtro antiparticolato, composto in carburo di silicio, viene installato da diverse case automobilistiche nelle vicinanze del motore, in maniera tale da andare a sfruttare il maggiore calore presente in questa zona, così da supportare l'intero processo, visto che la rigenerazione richiede determinate temperature di esercizio. In realtà, è bene sottolineare che altre aziende preferiscono posizionare questo elemento in prossimità dei tubi di scappamento. Se l'intera componente non presenta particolari problemi, la rigenerazione del filtro antiparticolato si attiva, in maniera del tutto automatica, circa ogni 500 chilometri. L'intero procedimento, infatti, avviene senza l'ausilio di alcun fattore esterno, escludendo completamente il proprietario del veicolo da qualsiasi compito. Chiaramente, dal momento che la procedura si attiva quando si raggiunge un determinato livello di particolato nel filtro, dipendente sia dalle caratteristiche della vettura sia dalla modalità di guida, non bisogna soffermarsi particolarmente sul dato relativo ai chilometri percorsi. A ogni modo, l'intera operazione ha una durata di circa tre minuti, attraverso una modalità silenziosa che non permette al conducente di avvertire minimamente che il processo di pulizia è in atto. Per bruciare le sostanze nocive accumulate, il FAP raggiunge una temperatura di circa 400 gradi Celsius, che permette al sistema di ridurre sensibilmente le dimensioni delle particelle ed espellerle dai tubi di scarico della vettura. Inoltre, è opportuno specificare che quando si innesca il processo di rigenerazione, un apposito iniettore introduce del gasolio aggiuntivo nel circuito, con lo scopo di semplificare la combustione e, di conseguenza, facilitare lo smaltimento delle particelle PM10.

La manutenzione del filtro antiparticolato

Le attuali vetture moderne sono dotate di una spia relativa al FAP nel cruscotto, che si accende quando il sistema non riesce a mettere in atto la rigenerazione. In questo caso, risulta essere conveniente provare a percorrere dei tratti stradali veloci per circa trenta minuti, senza effettuare alcun arresto della vettura. Tale operazione è particolarmente consigliata agli automobilisti che solitamente guidano in strade poco scorrevoli, soggette a velocità ridotte e a continue fermate, causate dal traffico cittadino. Chiaramente, con il passare del tempo anche tale espediente può risultare vano, in quanto molto probabilmente è arrivato il momento di portare la propria vettura in un'officina di fiducia e provvedere alle eventuali operazioni di manutenzione, o nei casi più estremi alla sostituzione del filtro antiparticolato. Il meccanico in questione ha, quindi, il compito di valutare la componente e decidere se optare per una pulizia accurata o per la sostituzione del FAP.

Pulizia del filtro antiparticolato

Innanzitutto, è consigliabile far effettuare tale operazione solo da tecnici qualificati, che possono vantare un'esperienza degna di nota in questo settore. La procedura avviene in maniera minuziosa, effettuando una pulizia accurata tramite delle correnti d'aria e un riscaldamento controllato della componente in un apposito forno. Lo scopo, infatti, è quello di far staccare tutte le particelle aggregate nel filtro e rimuoverle attraverso la spinta esercitata dall'immisione di aria. Attuando questa operazione si riesce ad avere, quindi, un filtro rigenerato e paragonabile a uno nuovo.

Sostituzione del FAP

Nonostante si esegua una manutenzione corretta e continua, il FAP ha una durata limitata che è direttamente dipendente dai chilometri effettuati, anche se si deve specificare che l'usura del filtro è condizionata pure dalla tipologia di strada che si percorre quotidianamente. Infatti, solitamente la sostituzione del filtro antiparticolato viene svolta dopo un numero maggiore di chilometri quando la vettura in questione è solita viaggiare su tratti veloci, dal momento che in tal modo la rigenerazione avviene nelle giuste modalità, senza alcun problema. A ogni modo, l'installazione di un nuovo FAP deve avvenire non oltre i duecentomila chilometri, anche se in realtà tale dato varia sensibilmente in base al modello e alla casa madre della vettura; in particolare, per alcuni veicoli la sostituzione è prevista ogni ottantamila chilometri. Un mancato avvicendamento tra il pezzo usurato e il nuovo filtro può portare alla manifestazione di altri problemi, che in qualche modo possono richiedere un dispendio economico elevato.

Quanto costa la manutenzione del filtro antiparticolato?

Prima di tutto è opportuno ricordare quanto sia importante effettuare dei controlli periodici della propria vettura, sia per assicurarsi del fatto di avere un veicolo performante e sicuro, sia per intervenire con le giuste tempistiche, evitando così di andare a intaccare altre componenti e, di conseguenza, essere costretti a versare un quantitativo economico significativo. Il costo relativo alla manutenzione del FAP è legato a diversi fattori, in quanto il prezzo varia in base alle operazioni da effettuare, alla tipologia di automobile, nonché al denaro richiesto per la manodopera. In commercio sono, inoltre, disponibili degli appositi kit fai da te che permettono di effettuare il processo di pulizia del filtro in maniera autonoma con un costo che si aggira intorno ai 20 euro. Si evince facilmente che, il più delle volte, tale metodologia, oltre a non apportare i benefici sperati, potrebbe peggiorare sensibilmente la situazione se non si opera nella maniera corretta. A tal proposito, è quindi consigliabile affidare il proprio veicolo a un'officina specializzata, in grado di far svolgere le operazioni di manutenzione a tecnici qualificati. In questo caso, il prezzo richiesto per una pulizia dettagliata può raggiungere il costo di 500 euro, con la certezza, però, di non avere più problemi per diversi chilometri. L'esborso economico richiesto, invece, per la sostituzione del filtro antiparticolato varia in base al modello della vettura e alla conseguente componente da installare; in alcuni casi la cifra richiesta può anche essere di 3000 euro. Prima di affidare il lavoro a una determinata officina, è consigliabile valutare diversi preventivi, visto che, soprattutto per la sostituzione, il costo della manodopera incide fortemente sul conto finale.

Guide utili:

pubblicato il 5 agosto 2025
Cosa succede in caso di incidente con auto a noleggio a lungo termine?

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In caso di incidente con un’auto a noleggio a lungo termine, bisogna prima mettere in sicurezza le persone e chiamare i soccorsi se necessario. Poi si raccolgono i dati dei coinvolti, si fanno foto e si compila il modulo CAI. L’incidente va segnalato subito alla società di noleggio, inviando tutta la documentazione. Il noleggiatore aiuta nella gestione delle pratiche e può fornire un’auto sostitutiva. Le assicurazioni incluse coprono vari rischi, ma ci sono franchigie e limiti da rispettare. Se si guida in modo non autorizzato o sotto l’effetto di alcol o droghe, l’assicurazione non copre i danni. Bisogna sempre leggere bene il contratto e seguire le regole.
pubblicato il 5 agosto 2025
Cosa include davvero il canone del noleggio a lungo termine?

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Il canone del noleggio a lungo termine include tutti i costi per usare e gestire l’auto: manutenzione ordinaria e straordinaria, assicurazione completa, bollo auto, assistenza stradale sempre disponibile e gestione delle multe. Si possono aggiungere servizi extra come il cambio gomme, un’auto sostitutiva e altre personalizzazioni. Questa soluzione permette di sapere sempre quanto si spende, senza sorprese, ed è comoda sia per chi usa l’auto per lavoro sia per le famiglie.
pubblicato il 5 agosto 2025
Cos’è il noleggio a lungo termine e come funziona?

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Il noleggio a lungo termine permette di usare un’auto nuova o usata per un periodo stabilito, pagando una rata mensile che include manutenzione, assicurazione, bollo e altri servizi. Non si diventa proprietari dell’auto, ma si ha solo il diritto di usarla. È una soluzione comoda e flessibile per aziende, professionisti e privati, perché non bisogna preoccuparsi di spese impreviste o della rivendita dell’auto. Alla fine del contratto si restituisce il veicolo e si può scegliere se cambiarlo o riscattarlo. Il noleggio a lungo termine offre vantaggi fiscali e permette di avere sempre un’auto moderna e sicura, senza pensieri.
pubblicato il 5 agosto 2025
Noleggio a lungo termine con o senza anticipo: quando conviene

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Il noleggio a lungo termine può essere fatto con o senza anticipo. Con anticipo si paga una somma iniziale e poi rate mensili più basse, ideale per chi vuole pianificare le spese e ha soldi da investire subito. Senza anticipo non si paga nulla all’inizio, ma le rate mensili sono più alte; questa scelta è utile per chi vuole tenere i propri soldi per altre cose o ha bisogno di un’auto velocemente. Entrambe le formule includono servizi come assicurazione e manutenzione. La scelta migliore dipende da quanti soldi si hanno a disposizione e da come si vogliono gestire le spese.
pubblicato il 5 agosto 2025
Noleggio a lungo termine Pay Per Use: cos’è e quanto conviene?

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Il Pay Per Use è un modo di noleggiare un’auto pagando solo per i chilometri che si fanno davvero, invece di una rata fissa ogni mese. È utile per chi usa poco l’auto, perché si spende meno e si può cambiare quanto si usa la macchina senza problemi. Nel prezzo sono inclusi tanti servizi come assicurazione, manutenzione, soccorso stradale e cambio gomme. È comodo per chi fa pochi chilometri, per chi ha già altri mezzi o per chi vuole una seconda auto. Non conviene a chi viaggia tanto, perché il prezzo può salire. Bisogna sempre controllare bene le regole del contratto prima di scegliere questa formula.
pubblicato il 5 agosto 2025
Cosa succede alla fine del contratto di noleggio a lungo termine?

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Alla fine del contratto di noleggio a lungo termine, l’auto va restituita pulita e con tutti gli accessori. Un tecnico controlla lo stato del veicolo e si firma un verbale. Si possono anche rinnovare o prorogare il contratto, oppure, in alcuni casi, comprare l’auto. Se si vuole restituire l’auto prima della scadenza, si può fare ma spesso si paga una penale. Se si sono percorsi meno chilometri del previsto, si può ricevere un rimborso. Tutte queste possibilità dipendono dalle regole scritte nel contratto.
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è possibile utilizzare la carta di credito per il noleggio a lungo termine di un'auto? Quali carte vengono accettate e cosa comporta utilizzare la propria carta per noleggiare un'auto a lungo termine?

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