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Cambio di residenza patente: come funziona

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Secondo quanto stabilito dalla normativa italiana, un automobilista che si trasferisce deve anche fare in modo che il cambio di residenza venga notificato sulla patente di guida, che deve sempre essere aggiornata. Per fare ciò bisogna seguire una determinata procedura burocratica. Nonostante a partire dal 2013 questa sia stata notevolmente snellita e semplificata, è comunque possibile che si tratti di un terreno insidioso per i possessori di auto meno abituati ad avere a che fare con tali operazioni. Di seguito vedremo proprio tutti i passaggi in modo preciso e dettagliato, così da poter chiarire il modo corretto di procedere al fine di assicurarsi di non commettere alcun errore.

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Dove e come effettuare l’aggiornamento della patente

Come accennavamo in precedenza, oggi le procedure per aggiornare le informazioni contenute all’interno della licenza di guida sono molto più rapide e semplici rispetto a quanto avveniva in passato, quando si rischiava di incorrere in tempistiche estremamente lunghe e tediose. Attualmente, invece, l’automobilista che si trasferisce può richiedere che venga apposta la modifica relativa al cambio di residenza anche sulla patente direttamente presso l’Urp, o l’Ufficio Anagrafe del suo Comune, nello stesso momento in cui vi si reca per inoltrare la domanda di iscrizione anagrafica o la notifica del cambio di abitazione. Ciò rappresenta una notevole facilitazione, introdotta grazie a quanto sancito nel 2013 con la revisione del Codice della Strada. Per presentare la domanda, sarà sufficiente provvedere alla compilazione di un’autocertificazione in ogni sua parte, oltre che di una serie di moduli, tra i quali rientra anche il DTT 954 I, scaricabile da Internet, oppure reperibile anche in formato cartaceo negli uffici comunali. Eseguire questa pratica non comporta alcun costo: è sufficiente che l’interessato comunichi i dati della patente di guida e quelli relativi al veicolo di sua proprietà, senza bisogno di versare alcun compenso. A questo punto, una volta che la richiesta è stata avanzata, il Comune dovrà effettuare alcuni controlli prima di poterla accogliere, dopodiché provvederà a comunicare alla Direzione Generale per la Motorizzazione il cambio di residenza. Tale ente effettuerà il vero e definitivo aggiornamento, modificando i dati dell’automobilista contenuti negli archivi elettronici, secondo la procedura indicata dallo stesso Comune.

Che cosa dice la normativa sul cambio di residenza sulla patente

Prima che questa riforma fosse introdotta, l’aggiornamento avveniva diversamente, tramite l’invio all’utente di un talloncino autoadesivo che recava la dicitura del nuovo indirizzo di residenza. Questo doveva essere applicato sulla patente. Oggi, invece del talloncino sulla patente, ne viene applicato uno sul libretto di circolazione. Per questo motivo, se osserviamo i libretti che vengono emessi ora, notiamo che proprio il campo relativo alla residenza è stato eliminato. Sebbene sia tutto estremamente semplice, l’automobilista deve comunque prestare attenzione a eseguire ogni passaggio correttamente, e tenere presente che delle complicazioni possono comunque insorgere. In particolare, si fa riferimento agli accertamenti necessari ad accogliere la domanda, che possono richiedere delle tempistiche molto lunghe, addirittura fino a sei mesi. Proprio per tale motivo, spetta allo stesso cittadino occuparsi di verificare il buon esito che sta riscontrando la procedura, semplicemente effettuando una telefonata al numero 800-232323 o, in alternativa, controllando direttamente sul Portale dell’Automobilista. Per quanto concerne la modifica che deve essere apportata sulla carta di circolazione, invece, sarà sempre l’Anagrafe comunale ad assumersi la responsabilità di inviare tutti i documenti forniti e i dati necessari alla Motorizzazione, dopodiché verrà inviata all’indirizzo di residenza nuovo del titolare del mezzo in questione una lettera. Al suo interno sarà contenuto un talloncino autoadesivo, come quello di cui si parlava in precedenza, da incollare in uno dei riquadri rimasti ancora vuoti nel libretto. In caso capiti che sull’adesivo siano state riportate delle informazioni scorrette, occorre di nuovo telefonare al numero verde indicato poco fa per segnalare l’errore in modo che venga corretto quanto prima.

Cosa succede quando non si aggiorna la patente: le sanzioni

Un’altra modifica che è stata apportata alla normativa contenuta nel Codice della Strada riguarda le sanzioni previste in caso ci si dimentichi di effettuare l’aggiornamento della propria patente di guida in caso di cambio di residenza, o per qualsiasi altro motivo non si proceda ad avviare il relativo iter. Se prima il cittadino sarebbe incorso in una multa, oggi questa non è più prevista. Tuttavia è ancora in vigore l’applicazione di una sanzione che riguarda il mancato aggiornamento del libretto di circolazione. In questo caso, la pena pecuniaria sarà parecchio consistente e ammonterà a 576,45 euro, che l’intestatario dell’auto dovrà versare in caso venga effettuato un controllo. Se, invece, alla guida si troverà un altro conducente, la cifra da corrispondere sarà pari a 287,70 euro. Inoltre, si rischi anche di vedersi ritirare il libretto di circolazione e sospendere la facoltà di usare la macchina fino a che il documento non sarà stato aggiornato con le opportune modifiche.

Cambio di residenza sulla patente: alcuni casi particolari

Infine, vediamo alcune circostanze che potrebbero destare alcuni dubbi riguardo la procedura corretta da seguire per provvedere alla modifica del documento in seguito a cambio di residenza. Ad esempio, è lecito chiedersi come si debba comportare un cittadino straniero proveniente da un Paese extra-comunitario e appena trasferitosi in Italia. In tal caso, il procedimento da seguire è esattamente lo stesso, ma l’iter può essere avviato soltanto se prima è stato verificato che la persona sia effettivamente in possesso della patente di guida o del libretto di circolazione e che questi siano stati rilasciati in Italia. Per quanto concerne, invece, i cittadini provenienti da Paesi interni all’Unione Europea, si può procedere anche se questi detengono ancora il documento emesso dal loro stato originario. Vediamo, in ultimo, le eccezioni alle regole che sono state esposte finora. Occorre innanzitutto precisare che tutte le patenti sono soggette all’obbligo di aggiornamento secondo le regole odierne, mentre per i libretti di circolazione il discorso è diverso. In caso di cambio di residenza, infatti, i conducenti di alcuni tipi di veicoli sono tenuti a seguire la procedura in vigore fino a qualche anno fa, ovvero recarsi alla Motorizzazione Civile per inoltrare la domanda di aggiornamento. I mezzi in questione sono quelli superiori alle sei tonnellate di peso che si occupano del trasporto di merci, autobus, auto e pulmini adibiti a noleggio con conducente, così come i taxi, oltre ai veicoli intestati a persone giuridiche.

Guide utili:

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Noleggio a lungo termine Pay Per Use: cos’è e quanto conviene?

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pubblicato il 5 agosto 2025
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Il noleggio a lungo termine può essere fatto con o senza anticipo. Con anticipo si paga una somma iniziale e poi rate mensili più basse, ideale per chi vuole pianificare le spese e ha soldi da investire subito. Senza anticipo non si paga nulla all’inizio, ma le rate mensili sono più alte; questa scelta è utile per chi vuole tenere i propri soldi per altre cose o ha bisogno di un’auto velocemente. Entrambe le formule includono servizi come assicurazione e manutenzione. La scelta migliore dipende da quanti soldi si hanno a disposizione e da come si vogliono gestire le spese.
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Cos’è il noleggio a lungo termine e come funziona?

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Il noleggio a lungo termine permette di usare un’auto nuova o usata per un periodo stabilito, pagando una rata mensile che include manutenzione, assicurazione, bollo e altri servizi. Non si diventa proprietari dell’auto, ma si ha solo il diritto di usarla. È una soluzione comoda e flessibile per aziende, professionisti e privati, perché non bisogna preoccuparsi di spese impreviste o della rivendita dell’auto. Alla fine del contratto si restituisce il veicolo e si può scegliere se cambiarlo o riscattarlo. Il noleggio a lungo termine offre vantaggi fiscali e permette di avere sempre un’auto moderna e sicura, senza pensieri.
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Alla fine del contratto di noleggio a lungo termine, l’auto va restituita pulita e con tutti gli accessori. Un tecnico controlla lo stato del veicolo e si firma un verbale. Si possono anche rinnovare o prorogare il contratto, oppure, in alcuni casi, comprare l’auto. Se si vuole restituire l’auto prima della scadenza, si può fare ma spesso si paga una penale. Se si sono percorsi meno chilometri del previsto, si può ricevere un rimborso. Tutte queste possibilità dipendono dalle regole scritte nel contratto.
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