18 giugno 2022

Come funziona il passaggio di proprietà in caso di morte del proprietario?

Scopri la procedura da seguire per effettuare il passaggio di proprietà in caso di morte del proprietario.

Anche le automobili, essendo un bene la cui proprietà è intestata a una determinata persona, in caso di morte sono interessate dalle varie procedure di successione: in particolare, è necessario che vi sia un effettivo passaggio di proprietà che permetta agli eredi di entrare in possesso della vettura e di diventare i titolari del correlato diritto di proprietà, che sarà così trasferito in favore della loro persona. Affinché il passaggio proprietà auto da padre defunto a figlio possa avvenire è però necessario mettere in atto una serie di adempimenti: si tratta comunque di una procedura abbastanza semplice, che richiede anche di sopportare dei costi a carico dell'erede.

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Quanto costa il passaggio di proprietà da defunto a terzi o eredi?

Il passaggio di proprietà auto defunto richiede, sia per i terzi sia per gli eredi, la sopportazione di alcuni costi, necessari soprattutto per modificare e aggiornare i documenti relativi al veicolo e al trasferimento della sua proprietà. Si tratta comunque di cifre relativamente basse, in quanto l'eventuale spesa da mettere in conto per il passaggio di proprietà auto defunto costi in queste situazioni si aggira in genere sui 100 euro. In particolare, occorre considerare che bisognerà pagare 10,20 euro per i diritti del Dipartimento dei Trasporti Terrestri, 27 euro per gli emolumenti in favore dell’ACI, 16 euro come imposta di bollo per aggiornare i documenti del veicolo e 48 euro di bollo per la registrazione al Pubblico Registro Automobilistico (PRA), che riporta tutte le iscrizioni, le trascrizioni e le varie annotazioni riguardanti autoveicoli e motoveicoli in quanto beni mobili registrati, oltre all'imposta provinciale di trascrizione, che è un'imposta variabile in base alla tipologia del veicolo e in base alla provincia in cui è applicata (in genere calcolarla è molto semplice, basterà infatti effettuare una semplice moltiplicazione tra una quota fissa stabilita dal Ministero delle Finanze e il numero di kWh della vettura se essa supera i 53 kWh). La procedura può essere sostenuta anche delegandola per intero ad agenzie di pratiche auto: questa soluzione permette di poter risparmiare tempo ed energie, poiché l'agenzia si occuperà di mettere in atto tutti gli adempimenti necessari, mentre l'erede dovrà recarsi allo sportello solo per presentare i documenti necessari e per apporre la propria firma sulla richiesta per il passaggio di proprietà. L'opzione comporta, però, dei costi maggiori, poiché l'agenzia si occuperà di tali pratiche solo previo pagamento di una commissione. A meno che non si decida di delegare tale pratica burocratica alla delegazione o all'agenzia ACI, soluzione che non comporterà un ulteriore aumento dei costi da sostenere per il passaggio di proprietà della vettura.

Documenti necessari in caso di passaggio di proprietà in caso di morte del proprietario

Per prima cosa occorre considerare che chi eredita un veicolo in seguito alla morte del proprietario è chiamato a cambiare il nome dell'intestatario del mezzo oggetto della successione, effettuando un'opportuna comunicazione al Pubblico Registro Automobilistico (PRA) e alla Motorizzazione Civile circa l'effettiva modifica della titolarità del diritto di proprietà dell’auto: l'erede può così accettare l'eredità (che può essere espressa, tacita o con beneficio di inventario) e successivamente dovrà necessariamente realizzare un'apposita dichiarazione di successione, accettando l'eredità entro 10 anni e trascrivendola mediante una scrittura privata o mediante un atto notarile. Per chi vorrà eseguire la voltura auto defunto questi due step sono fondamentali per ultimare il passaggio di proprietà dell'autoveicolo, che comunque richiede ulteriori adempimenti da mettere in atto, poiché per procedere con l'effettivo passaggio di proprietà è necessario che l'erede entri in possesso dell'atto con cui si attesta l'effettiva accettazione dell'eredità, che sarà autenticato in forma diversa a seconda di quelle che sono le leggi di riferimento e della tipologia di procedura legata all'accettazione dell'eredità scelta. Tale documento sarà poi utilizzato per formalizzare l'avvenuto trasferimento di proprietà: affinché ciò avvenga è però necessario che esso sia presentato e depositato presso gli uffici della Motorizzazione Civile e dell'ACI. In particolare, rivolgendosi all'ufficio territoriale dell'ACI, bisognerà registrare l'atto al Pubblico Registro Automobilistico, in modo da rendere ufficiali le modifiche relative alla titolarità del diritto di proprietà relativo all'autoveicolo. Affinché ciò avvenga si rende pertanto necessario presentare in allegato dei documenti, quali l'atto di accettazione dell’eredità con l’intestazione della macchina in capo all’erede, il certificato di proprietà del veicolo, la carta di circolazione dell’auto, il modulo TT2119, compilato appositamente per aggiornare il documento di circolazione, il Modello NP3B, che è facilmente reperibile on-line oppure allo sportello degli uffici del PRA (richiede soltanto l’inserimento dei dati anagrafici e personali del defunto) e un documento d’identità valido dell’erede che, divenuto titolare del diritto di proprietà, richiede la registrazione al PRA. Per ottenere il nuovo Documento unico di circolazione e di proprietà (DUC) è necessario che la registrazione presso il Pubblico Registro Automobilistico avvenga entro e non oltre i sessanta giorni successivi all'accettazione della proprietà, indipendentemente dalla sua tipologia. Successivamente bisognerà rivolgersi presso gli uffici della Motorizzazione Civile: passaggio necessario, questo, per richiedere l'aggiornamento della carta di circolazione, nonostante di fatto venga emesso un documento unico per aggiornare sia la carta di circolazione sia la carta di proprietà. Tale procedura, però, riguarda in modo particolare solo quelle situazioni in cui l'erede del defunto è uno soltanto: la procedura sarà diversa se i chiamati all'eredità saranno due o più eredi. In questo caso sarà necessario individuare chi sarà l'effettivo proprietario del veicolo, che potrà essere intestato a una sola persona. Una volta stabilito chi sarà il titolare del diritto di proprietà dell'automobile, sarà necessario registrare l’atto di accettazione dell’eredità e procedere con l'intestazione dell’auto a nome di tutti gli eredi, ma dovendo esserci un unico proprietario, ovvero un unico titolare effettivo del diritto di proprietà relativo alla vettura, gli altri eredi, non proprietari, saranno chiamati a cedere le loro quote di proprietà al destinatario finale del mezzo automobilistico. Affinché tali adempimenti possano essere formalizzati secondo quanto previsto dalla legge, è necessario che l'atto di vendita sia registrato: tale registrazione sarà l'atto che consentirà poi all'erede di effettuare tutti gli adempimenti previsti presso il Pubblico Registro Automobilistico e presso la Motorizzazione Civile in modo da regolarizzare l'intestazione presso la propria persona del diritto di proprietà relativo al veicolo che era posseduto dal defunto. Ovviamente non va dimenticato che per formalizzare il passaggio di proprietà dal defunto a un suo erede è necessario anche mettersi in contatto con la compagnia di assicurazione presso cui il veicolo è assicurato per modificare l'intestatario della polizza, poiché è effettivamente mutato il titolare del diritto di proprietà dell'autovettura, che non è più il defunto ma l'erede. A seconda della situazione che vi si può presentare la compagnia assicurativa potrà procedere anche con l'annullamento della polizza assicurativa che in precedenza era stata stipulata dal defunto, ma non è sempre così, poiché potrebbero esserci i presupposti per stipulare un nuovo contratto con l'erede.

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