16 marzo 2022

Come cambiare la targa all'auto: tutto quello che dovete sapere

In questo articolo parleremo dell'eventualità di sostituire la targa di un'automobile, e andremo ad approfondire quali sono le pratiche utili e i costi da sostenere.

Cambiare la targa dell'automobile è un'operazione regolamentata dalla legge e certamente non è una cosa che accade spesso. Tuttavia, in alcuni casi, la sostituzione della targa diventa obbligatoria o necessaria a causa di particolari eventi. Vediamo dunque, nei casi in cui questa vada cambiata forzatamente, che cosa è necessario fare, quali sono i tempi e le spese da sostenere.
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Quando si cambia la targa della macchina

La legge specifica in modo chiaro quando tale operazione diventa necessaria.

La sostituzione della targa è imposta nei seguenti casi:

  • in seguito a un furto;
  • in caso venga smarrita;
  • quando risulta eccessivamente deteriorata;
  • qualora venga distrutta.

Ciò vale anche quando la problematica riguarda soltanto una delle due targhe. Tre di queste casistiche sono comunque facilmente intuibili da parte della maggior parte degli automobilisti, l'unica situazione che potrebbe far insorgere dubbi infatti è quella relativa al deterioramento. Per quanto concerne l'usura della targa, il Codice della Strada specifica chiaramente che i dati espressi su quest'ultima devono essere sempre leggibili con facilità e in modo inequivocabile.

Diversamente, sarà assolutamente obbligatorio reimmatricolare l'auto.

In più, è bene essere a conoscenza del fatto che qualora si circoli su strade pubbliche con una targa poco leggibile, sbiadita, danneggiata o mancante, tale azione comporterà una sanzione di tipo amministrativo compresa tra un minimo di 41 euro fino a un massimo di 169. La stessa multa sarà applicata anche se la targa risulterà ritoccata.

Quali procedure bisogna seguire per sostituire la targa

Prima di iniziare a muoversi è necessario presentare una denuncia nel caso in cui la targa sia stata rubata, distrutta o smarrita. Per fare ciò ci si dovrà recare presso una caserma dei carabinieri o della polizia stradale, possibilmente entro 48 ore da quando si nota la problematica. A denunciare il fatto inoltre dovrà essere obbligatoriamente l'intestatario del mezzo. Qualora si comunicasse la situazione alle autorità competenti oltre la scadenza temporale indicata precedentemente si andrà incontro a un'ulteriore ammenda che potrà superare i 300 euro.

Per ottenere la nuova targa, l'automobile verrà a tutti gli effetti reimmatricolata.

Per cui, prima di richiedere che questa procedura venga effettivamente attuata, si dovrà attendere per un periodo di tempo pari a due settimane dalla data indicata sulla denuncia effettuata in precedenza. Questo è dovuto al fatto che durante l'attesa può capitare che la targa venga ritrovata. Ciònonostante sarà comunque possibile circolare esponendo un pannello sostituivo riportante il vecchio numero di targa, inoltre un consiglio importante è quello di avere sempre con sè la copia della denuncia, per ogni evenienza.

Come si fa la nuova immatricolazione di un veicolo

Una volta che saranno trascorsi i 15 giorni di cui abbiamo accennato poc'anzi, verrà avviato il vero e proprio procedimento per effettuare la sostituzione della targa. Per rendere questo possibile, è obbligatorio richiedere la pratica necessaria per la reimmatricolazione presso lo sportello telematico dell'automobilista.

In più, è bene essere provvisti del certificato di proprietà in versione cartacea, poiché in tale sede sarà richiesto. Senza questo documento non sarà in alcun modo possibile portare a termine il processo. Qualora non si fosse in possesso di questo documento, bisognerà tornare dalle forze dell'ordine per presentare la denuncia di smarrimento. È da sottolineare che la reimmatricolazione potrà essere completata solamente dopo aver presentato il suddetto foglio obbligatorio per completare l'iter burocratico utile per le targhe nuove. Contemporaneamente alla nuova immatricolazione dell'automobile, automaticamente scatterà la relativa iscrizione al PRA.

I moduli necessari per la sostituzione della targa

Quando ci si reca presso lo sportello per presentare la richiesta necessaria per la sostituzione della targa di un veicolo e per la sua reimmatricolazione, bisogna presentare dei documenti specifici.

Vediamo quali sono quelli che servono:

  • modello DTT219: è disponibile presso tutti gli uffici ACI, allo sportello telematico dell'automobilista e negli uffici provinciali delle Motorizzazioni Civili. Una volta compilato questo documento, verrà espressamente richiesta la targa nuova e la conseguente immatricolazione. Questo modulo è completamente gratuito;
  • modello NP2: lo si può trovare, sempre gratuitamente, negli stessi esercizi di quello sopradescritto e serve per richiedere la nuova iscrizione al Pubblico Registro Automobilistico. Per la sua compilazione è obbligatorio il codice fiscale dell'intestatario del mezzo;
  • libretto di circolazione della vettura per la quale si sta richiedendo la targa;
  • certificato di proprietà in formato cartaceo, Se non presente è obbligatoria la relativa denuncia o la cosiddetta dichiarazione sostituiva;
  • denuncia di furto, smarrimento, o di distruzione della vecchia targa;
  • la targa deteriorata o ciò che ne rimane;
  • la fotocopia della carta d'identità dell'intestatario del veicolo o un documento che attesti la sua residenza.

Qualora il mezzo fosse intestato a cittadini extracomunitari residenti in Italia, si dovrà allegare la copia del relativo permesso di soggiorno. Occorre invece un documento che dichiari la sede qualora la vettura fosse intestata ad aziende o persone giuridiche.

I costi da sostenere per cambiare la targa

Il processo burocratico per andare a cambiare la targa dell'automobile non è gratuito, infatti l'esborso complessivo supererà i 100 euro. Tale cifra si ottiene sommando le diverse voci di costo elencate di seguito:

  • l'imposta di bollo da versare per iscrivere nuovamente l'automobile al PRA, pari a 32 euro;
  • l'imposta di bollo dovuta per la nuova immatricolazione, anch'essa pari a 32 euro;
  • il versamento da pagare all'ACI, di circa 27 euro;
  • il diritto di riscossione da versare alla Motorizzazione Civile, che ammonta a circa 10 euro;
  • infine il costo della targa vera e propria, il quale è prefissato dall'apposito tariffario stilato dal dipartimento dei trasporti.

Per completare l'intera procedura correttamente, ci si può affidare alle varie agenzie automobilistiche. Tuttavia, in questo caso, ai costi elencati sopra sarà aggiunta la tariffa applicata dall'agenzia scelta.


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