10 aprile 2022

Verifica Auto Rubate: Come Fare il Controllo della Targa

In questo articolo ci occuperemo del delicato tema del controllo della targa di un'auto usata, un'operazione che si effettua quando si ha il sospetto che la macchina sia stata rubata. Ne vedremo efficacia, procedura e attendibilità.

L'acquisto di un veicolo può rivelarsi particolarmente insidioso se si decide di optare per una macchina usata, e in special modo bisogna prestare attenzione e procedere con prudenza quando ci si rivolge a un rivenditore privato. In questi casi non è mai sufficiente il numero di verifiche e controlli che si mettono in atto, in quanto i rischi sono i più disparati, incluso quello di incappare in una vettura rubata. Si tratta di un problema che non deve essere sottovalutato e va evitato in ogni modo possibile: è fondamentale avere la completa certezza di essere del tutto in regola per poter circolare liberamente per le strade senza preoccupazioni di sorta.

In questo articolo parleremo in modo approfondito di tale argomento, e vedremo come si effettua il controllo della targa per assicurarsi di non aver messo gli occhi (o peggio ancora già acquistato) una macchina rubata, in modo da potersi godere il proprio nuovo mezzo nella totale serenità e non avere guai.

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Come effettuare il controllo della targa

Verificare che l'auto che si intende comprare non sia in vendita come risultato di un'attività clandestina è un'operazione fondamentale, che deve essere portata a termine prima di concludere l'acquisto in modo da evitare ogni sorta di complicazione. Fortunatamente procedere a questo controllo è molto semplice, e basta seguire scrupolosamente una procedura rapida e standardizzata. La prima cosa da fare è collegarsi al database ideato appositamente per aiutare gli automobilisti a fronteggiare tali evenienze dal Ministero dell'Interno.

Occorre tuttavia tenere presente che sussistono delle limitazioni a questo processo, come viene esplicitamente dichiarato all'interno del sito stesso. Ciò perché le informazioni e i dati contenuti nel database non sono aggiornati in tempo reale, e quindi le conclusioni che si traggono non possono essere sicure al 100%. Insomma, andrebbero prese un po' con le pinze e con la dovuta prudenza. Il grande vantaggio consiste nell'estrema facilità di utilizzo e navigabilità del sito. Bastano davvero pochi elementari passaggi: si troverà un apposito spazio all'interno del quale inserire il numero di targa della vettura. Una volta fatto ciò, in pochi secondi verranno fornite tutte le informazioni di cui si ha bisogno per trarre le proprie deduzioni e, una volta valutate queste, si potrà decidere se procedere direttamente con l'acquisto, se tutto è a posto e la macchina risulta in regola.

Ci sono, inoltre, delle situazioni in cui è necessario condurre una ricerca particolarmente approfondita, specialmente se si ha qualche motivo di credere che l'affare che viene proposto all'acquirente nasconda qualcosa di sospetto. In tali circostanze è opportuno consultare anche la Banca dati delle targhe auto rubate, per accertarsi che quella del veicolo di proprio interesse non figuri tra di esse. Le condizioni in cui ciò può rivelarsi molto d'aiuto riguardano, ad esempio, tutte quelle evenienze in cui si ha il dubbio che l'auto in questione sia stata rubata. Ma, al di là dell'acquisto, delle verifiche possono essere condotte anche quando si vuole segnalare una macchina che è stata individuata, magari per caso, che sembra versare in stato di abbandono. Allora sarebbe opportuno allertare i Carabinieri o la Polizia. Infine, un altro caso parecchio curioso che deve mettere in allarme è quello in cui si ritrova una targa sganciata dal relativo mezzo. In tutti e tre questi frangenti, il controllo della targa rappresenta una misura da prendere per avere la sicurezza di non trovarsi di fronte a un caso di furto e a un veicolo rubato. Inoltre questo provvedimento non si adatta soltanto alle macchine: il sistema è in grado di individuare anche altre tipologie di mezzi coinvolti in eventi di questo tipo, come moto, autobus e perfino tir.

Verifica delle targhe auto rubate: ecco come funziona

Scendendo più nel dettaglio del funzionamento del sistema che si occupa della verifica delle targhe auto rubate, possiamo affermare che questo si serve di un preciso algoritmo e rigidi procedimenti logici, che ora vedremo in modo più approfondito. La prima cosa da sapere è che è possibile effettuare il controllo di una sola targa per volta, e soltanto a uso privato. Ciò significa che un utente non può avere accesso all'intero database dei veicoli rubati e visualizzarne tutte le relative targhe. Questa opportunità è concessa solamente agli addetti ai lavori, quindi è prerogativa delle Forze dell'Ordine.

A livello pratico, invece, utilizzare il sito è davvero molto semplice, e la procedura di controllo richiederà pochissimo tempo. Una volta trascritto il numero di targa, il tempo di elaborazione sarà infatti minimo, e il risultato della ricerca sarà pronto per essere letto entro pochi secondi. A questo punto, le possibilità saranno due, in base all'esito del controllo: se il database comunica che all'interno dell'archivio non esistono dati relativi al veicolo, significa che questo non è stato rubato, e si può ragionevolmente stare tranquilli sulla sua origine e procedere all'acquisto senza paura; al contrario, se l'auto risulta essere stata oggetto di furto, il messaggio che apparirà risulterà diverso, apportando una conferma associata al numero di telaio. Inoltre, si potranno anche leggere ulteriori informazioni relative al mezzo, quali il modello, il marchio e la tipologia di veicolo (quindi viene specificato se si tratta di una moto, di una macchina, di un caravan, di un autobus o altro). Infine, nell'ultima parte informativa, si può leggere anche la data in cui è stata emessa la denuncia di furto e la sede presso la quale è stata effettuata.

Altre informazioni da conoscere sul database auto rubate

In conclusione, secondo quanto abbiamo visto, le verifiche svolte per mezzo del database relativo alle auto rubate sono certamente attendibili, ma è altrettanto vero che meritano di essere ponderate con attenzione e necessitano di ulteriori controlli poiché, come si accennava in precedenza, le informazioni che vi sono contenute non sono aggiornate proprio in real time. A tale proposito, infatti, il Ministero dell'Interno suggerisce di procedere con accertamenti di altro tipo, proprio in virtù del fatto che all'appello dei veicoli rubati, nel momento in cui si svolge la ricerca, mancano quelli il cui furto è avvenuto negli ultimi giorni, e quelli di cui non è ancora stata inoltrata la denuncia. Occorre poi precisare un altro elemento da tenere in considerazione: i controlli portati avanti dai privati non hanno alcun valore legale, in quanto devono essere considerati un servizio fornito al cliente puramente a scopo indicativo. Le conclusioni alle quali si è giunti con i propri strumenti non possono essere affermate in maniera assoluta da nessuna legge o atto giuridico.

Va da sé che anche in caso si venga direttamente coinvolti in un evento di furto, l'esito ricevuto dal database ministeriale non sia una prova abbastanza schiacciante per certificare che la propria macchina sia effettivamente stata sottratta da terzi: occorre una denuncia di furto. Una volta che questa sarà stata redatta, bisogna chiedere che ne venga rilasciata una copia da parte della sede presso la quale questa è stata emessa. In questo modo, si potrà contare sull'opportunità di ricevere rapidamente delle informazioni aggiornate, nonostante nemmeno queste possano assicurare all'automobilista un'assoluta validità giuridica.


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