11 gennaio 2022

Quanto Costa Mantenere l'Auto?

Tutte le spese (compresi gli imprevisti) per sapere quanto costa mantenere un'auto ogni anno

Decidere di cambiare veicolo è un desiderio molto diffuso, poiché l'auto oggi rappresenta un vero e proprio modello, uno status, un modo di essere; ma mettere a disposizione un certo budget per la spesa iniziale non basta, c'è anche dell'altro.

Se è vero che acquistare una macchina necessita di un certo esborso economico al quale dover far fronte all'atto della firma dei documenti, anche il costo della manutenzione annuale che ne consegue non è da sottovalutare.

Vediamo quindi quali sono le spese annuali di manutenzione per chi decide di comprare una nuova autovettura.

Su MiaCar.it siamo esperti di auto, e ti proponiamo sempre le migliori offerte auto, sia che tu stia cercando un'auto nuova, un'auto km 0 o che si stia cercando tra le auto usate. Ti siamo però a fianco anche per capire quelli che sono i costi di mantenimento dell'auto.

Costi annuali per mantenere un'auto

Non mentiamo, l'abbiamo desiderato tutti almeno una volta.

Decidere di sostituire la vecchia auto o semplicemente acquistarne una per la prima volta, non è solo diventare proprietari di qualcosa, è molto di più.

Lo confermano addirittura anche alcuni studi di psicologia; sembra infatti che cambiare, in generale, porti effetti benefici e rigeneranti al cervello, creando nuovi stimoli e nuove prospettive, in grado di mettere in movimento alcune particolari aree e scatenando così diversi fattori e meccanismi a catena.

E difatti esiste una statistica, realizzata attraverso un'indagine nel territorio italiano, che conferma come questo beneficio sia ricercato in maniera abbastanza frequente dalla nostra popolazione.

L'analisi evidenzia in particolare che gli italiani cambino circa cinque auto durante la loro vita, e in media una ogni sette anni.

La ricerca è stata condotta dagli istituti di ricerca mUp Research e Norstat, che hanno verificato e preso in considerazione uomini e donne in diverse fasce d'età, sottolineando che la motivazione principale di un periodo medio così lungo (7 anni) sia principalmente dovuto ad un sentimento iniziale quasi di attaccamento nei confronti del veicolo, che poi scema lentamente con il trascorrere del tempo.

In ogni caso che si tratti di un periodo lungo o breve, mantenere un'auto ha dei costi notevoli, che possiamo suddividere in due macro categorie: costi fissi e costi variabili.

Costi fissi

Bollo

Una prima voce da analizzare è il bollo auto, il cui importo è determinato dalla potenza del veicolo che viene espressa in kilowatt (KW), dalla sua categoria e dalla tipologia di classe ambientale di omologazione.

Se infatti l'ultima voce prende di riferimento l'elemento ambiente, rispettando il pianeta terra attraverso lo sviluppo di nuove tecnologie con l'obiettivo di ridurrne in maniera sempre più significativa l'inquinamento, per le altre due non è proprio la stessa cosa.

Quando parliamo di inclusione ambientale, ci riferiamo allo sviluppo di motori endotermici di nuova generazione e alle loro classi di merito, in ambito di emissione di gas nell'atmosfera (Euro 6, Euro 5, ecc.).

Invece con rapporto tra costo per KW e categoria, intendiamo evidenziare quella che ad oggi è la normativa in merito alla classificazione delle vetture in base alla loro potenza, che ha fatto il suo ingresso con il governo Berlusconi nel 2011, e poi riformata con il governo Monti, la quale prevede una soglia (185 KW), al di sopra della quale scatta il cosiddetto superbollo.

Se la vettura che intendiamo acquistare dispone quindi di una potenza superiore al limite imposto, bisogna sapere che quest'ultima verrà considerata come un bene di lusso, e pertanto saranno applicate delle maggiorazioni.

Assicurazione

Grande tasto dolente del mantenimento dell'autovettura, è spesso l'assicurazione.

Qui bisogna fare però necessariamente delle precisazioni; infatti per quest'ultima non è possibile considerare un valore standard di riferimento, in quanto il tariffario dei prezzi cambia in base a determinanti fattori, come:

  • Età del conducente
  • Regione di residenza
  • Tipologia di veicolo
  • Classe di merito
Età

Se il conducente avrà raggiunto il compimento dei 25 anni, il costo dell'assicurazione sarà notevolmente più basso, poiché rientra in una fascia d'età in cui la statistica relativa agli incidenti è notevolmente inferiore, e anche l'esperienza di guida sarà maggiore a dispetto di un neopatentato.

Regione di residenza

Altro elemento fondamentale, se non prioritario, è quello della regione e della provincia di residenza.

I listini parlano chiaro; contrarre una polizza assicurativa a Milano costa tra le tre e le quattro volte in meno che farlo a Napoli. Questo perché i valori di riferimento sono sì indicativi riguardo la possibilità di fare incidenti, ma subentra anche la voce relativa al furto. Napoli e Milano sono solo due esempi, poiché lo stesso ragionamento è applicabile a qualunque altra città d'Italia.

Tipologia di veicolo

La tipologia del veicolo, sancisce la categoria di appartenenza, e di conseguenza la sua classificazione contrattuale con la compagnia assicurativa. Se si è possessori di una vettura ad esempio, e si decide di acquistare un mezzo furgonato immatricolato come autocarro, andrà sottoscritto un nuovo contratto di assicurazione, in quanto non sarà possibile unire gli elementi contrattuali di due categorie differenti.

Classe di merito

La classe di merito altro non è che il valore che viene attribuito dalla compagnia assicurativa al conducente, prendendo di riferimento la condotta stradale nel tempo di quest'ultimo.

Una polizza ex-novo contratta senza aver mai avuto un'assicurazione intestata a proprio nome, fa sì che la classe di merito di appartenenza sia automaticamente la più bassa, ovvero la 14°, che scalerà di anno in anno posizione, fino a raggiungere nel tempo le classi più alte (1, 1A, 1E, ecc.).

Carburante/energia

Costo fisso per eccellenza, la spesa del carburante (diesel, benzina, GPL, metano) o dell'energia elettrica in caso di veicoli di ultima generazione, è senza ombra di dubbio il peso economico maggiore nella gestione annuale di un'autoveicolo.

Basti pensare che solo durante il 2020, i consumi di carburanti come benzina e gasolio, hanno registrato un valore pari a 25,6 milioni di tonnellate, da suddividere per il numero totale dei mezzi in circolazione all'epoca.

Manutenzione ordinaria

Altro costo fisso di rilevante importanza, la manutenzione ordinaria rispecchia quello che è lo stato di salute del veicolo.

Tagliando, pneumatici, revisione, sono soli alcuni aspetti che caratterizzano gli interventi annuali necessari, al fine di condurre quotidianamente la propria vettura in totale sicurezza.

Costi variabili

Imprevisti e rotture

Tutto quello che non rientra nella manutenzione ordinaria, fa il suo ingresso in maniera prepotente e spesso senza avvertimento alcuno in quella straordinaria.

Tutte le rotture, guasti, imprevisti e problematiche varie, si guadagnano un posto che potremmo definire quasi fisso, all'interno dei costi variabili annuali.

Età del veicolo

È chiaro che il fattore scatenante in merito a guasti e rotture è, spesso e volentieri, l'età del veicolo.

Infatti è statisticamente provato, e anche di facile intuizione, che un mezzo che ha percorso un chilometraggio molto superiore a dispetto di un altro, possa avere maggiori possibilità di esigenze di manutenzione più notevoli.

Svalutazione della vettura

Questo è uno di quelli che potremmo definire come costi impliciti, ovvero uno di quei costi variabili che ogni proprietario di automobili sa di dover sostenere annualmente, anche se in maniera indiretta.

Perdere costantemente valore in base a determinati fattori (anno di immatricolazione, km, optionals, marchio, ecc.), va comunque annoverato come un costo annuale variabile.

Soluzioni per evitare costi di manutenzione

Esiste un modo per evitare tutti questi costi di mantenimento di un'auto?

La risposta è sì, ma non è del tutto risolutiva, e si chiama noleggio a lungo termine.

Si tratta di una tipologia di locazione nata principalmente con lo scopo di favorire e facilitare l'utilizzo di mezzi di trasporto da parte delle imprese, come valida alternativa all'acquisto.

Con il tempo però, si è dimostrata essere una risorsa applicabile anche alla clientela privata, che anche se in maniera molto lenta e poco fiduciosa, sembra iniziare ad apprezzare le qualità del noleggio a lungo termine.

Stipulando un contratto con una società apposita infatti, sarà possibile pagare una quota di noleggio di un determinato mezzo (auto o furgone), avendo però incluso nel prezzo della rata mensile anche tutti i servizi che comprendono le categorie dei costi fissi e variabili.

Bollo, assicurazione, sostituzione pneumatici, tagliandi e tutti gli altri, saranno compresi nel pacchetto, e che si tratti di manutenzione ordinaria o straordinaria, sarà necessario adempiere alle disposizioni contrattuali in merito, pena lo scioglimento del contratto.

In finale possiamo dire quindi che in base alle esigenze e alle possibilità economiche personali, sarà possibile prendere in considerazione entrambe le tipologie, sia acquisto che noleggio a lungo termine, analizzando e valutando attentamente tutti i pro e i contro, e tenendo sempre ben chiaro a mente l'utilizzo effettivo del veicolo per il quale si effettuerà una determinata scelta.

 

 

 


PARLA CON UN ESPERTO