20 giugno 2022

Come funzionano gli incentivi rottamazione 2022

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Grazie al decreto legge 17/2022, oltre alle misure previste per contenere le spese energetiche, è stato possibile promuovere nuovi incentivi rottamazione finalizzati alla filiera industriale delle auto e comprendenti una cifra pari a 700 milioni di euro.

Di questo importo, 250 milioni sono destinati alle auto elettriche, altrettanto a quelle ibride plug-in, 170 milioni di euro alle vetture termiche con basse emissioni e il rimanente a moto e ciclomotori elettrici.

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La più interessante novità di questo decreto è relativa al fatto che non sono più soltanto le auto elettriche o ibride a poter usufruire delle agevolazioni fiscali, ma anche i modelli a diesel e benzina, soltanto se le loro emissioni di anidride carbonica sono contenute entro un limite ben definito.

Lo schema degli interventi economici è il seguente:

• fino a 6000 euro (con rottamazione) e fino a 4000 euro (senza rottamazione) per veicoli con emissioni di CO2 comprese tra 0 e 20 grammi/chilometro

• fino a 4000 euro (con rottamazione) e fino a 2000 euro (senza rottamazione) per veicoli con emissioni di CO2 comprese tra 21 e 60 grammi/chilometro

• fino a 2000 euro (soltanto con rottamazione) per veicoli con emissione di CO2 comprese tra 61 e 135 grammi/chilometro.

Al primo gruppo appartengono le auto elettriche, al secondo quelle ibride e plug-in e al terzo i modelli full-hybrid, mild-hybrid, a benzina, a gasolio, a metano e GPL.

Il bonus rottamazione auto consente inoltre ai singoli concessionari di applicare autonomamente un ulteriore sconto in base alla disponibilità dei veicoli e ad eventuali offerte promozionali in corso.

Non tutte le vetture che rientrano nelle fasce indicate potranno essere acquistate con i contributi dato che è stato definito un tetto massimo di spesa pari a 35000 euro+IVA e tasse, corrispondenti quindi a circa 42700 euro per mezzi con emissioni di 0-20 e 61-135 grammi/chilometro, e di 45000 euro per gli altri.

Uno dei principali obiettivi da raggiungere è quello di incentivare un maggiore ricambio del parco macchine circolanti, limitando nello stesso tempo l'accapparramento dei fondi da parte di concessionarie o di società.

Da molte parti si è evidenziato il fatto che sono soprattutto i privati ad avere maggiore diritto a simili agevolazioni, tenendo conto delle loro esigenze individuali e quindi diversificate.

Quasi sicuramente, dagli incentivi rottamazione 2022 saranno inoltre escluse le persone giuridiche (tutte le aziende tranne quelle di car-sharing, che potranno tuttavia acquistare, a condizioni vantaggiose, veicoli con emissioni di CO2 fino a 60 grammi/chilometro).

Alle aziende operanti nel settore del car-sharing viene destinata una percentuale piuttosto esigua di fondi, corrispondente alla quota del 5% per la fascia di emissioni 0-20 e del 5% anche per quella 21-60.

I veicoli che possono usufruire della rottamazione sono tutti quelli con classe di emissione fino a euro 5, indipendentemente dalla loro data di immatricolazione.

Le vetture da avviare alla demolizione devono risultare intestate all'acquirente (oppure a un suo famigliare convivente) da almeno un anno.

Non è ancora del tutto chiarito se i veicoli commerciali possano sfruttare gli incentivi, dato che il loro ruolo è strettamente legato alle persone giuridiche, su cui non è stato definito completamente il futuro.

Sembra comunque quasi sicuro che almeno i veicoli commerciali leggeri possano entrare nella categoria dei mezzi aventi diritto agli incentivi auto 2022.

Dopo l'approvazione del Governo, la Gazzetta Ufficiale deve quindi pubblicare il DPCM completo previsto dall'articolo 22 comma 2 del DL 17/2022, presumibilmente nella prima settimana di Aprile.

Nel corso del 2021 gli incentivi hanno già fornito un sostanziale contributo alla ripresa economica del mercato delle auto, che aveva subito un rallentamento a causa dell'avversa situazione sanitaria nel nostro Paese.

Parallelamente era stato incentivato il contenimento dell'impatto ambientale, caratteristica fondamentale per la vendita di modelli a basse o nulle emissioni inquinanti.

Grazie ai nuovi incentivi auto 2022 viene offerta l'opportunità di acquistare una nuova auto a prezzo scontato non soltanto per chi è orientato verso vetture elettriche, ma anche verso quelle ibride, a benzina, gasolio, metano e GPL.

L'accesso a queste facilitazioni fiscali è riservato a tutti gli automobilisti intenzionati a comprare un'auto nuova con rottamazione della vecchia, tenendo conto che l'obiettivo finale rimane quello di limitare le emissioni di CO2.

Sostenendo il settore delle automobili è dunque possibile raggiungere due risultati in quanto si contribuisce a diminuire l'inquinamento e si migliorano le prestazioni di veicoli molto più aggiornati tecnicamente.

Gli incentivi rottamazione 2022 sono disponibili soltanto per modelli con emissioni ridotte oppure nulle, facendo riferimento ai dati della produzione di anidride carbonica nell'atmosfera, in base a cui i veicoli sono classificati in varie fasce.

Per ognuna di queste fasce è previsto uno sconto variabile sul prezzo di listino.

Le auto elettriche (a emissione zero) possono ottenere le agevolazioni più consistenti, mentre con l'aumentare delle emissioni, gli sconti tendono a diminuire, fino ad arrivare al completo azzeramento una volta superato il limite massimo previsto.

Il contributo statale viene erogato dal venditore al momento dell'acquisto del veicolo mediante una compensazione economica, il cui valore dipende da numerose variabili.

Praticamente l'ammontare del bonus si traduce in una diminuzione del prezzo della vettura, consentendo al cliente di risparmiare anche notevoli cifre.

L'effettivo valore dell'incentivo è strettamente collegato agli indici delle emissioni di CO2, in associazione con la rottamazione del vecchio mezzo, che deve essere stato immatricolato da almeno 10 anni e omologato come pre-euro 6, oltre ad appartenere alla medesima categoria dell'auto da acquistare.

Gli incentivi rottamazione previsti sono i seguenti:

• 8000 euro, maggiorati di eventuali 2000 euro aggiunti dal rivenditore, per veicoli con emissioni di CO2 comprese tra 0 e 20

• 5000 euro, maggiorati di 1000 euro a discrezione del rivenditore, se l'acquisto non è accompagnato dalla rottamazione

• 4500 euro, maggiorati di 2000 euro concessi dal venditore, per veicoli con emissioni di anidride carbonica comprese tra 21 e 60.

È stato inoltre fissato un tetto massimo di 50000 euro (IVA esclusa)

• 1500 euro, maggiorati di 2000 euro concessi dal concessionario, per veicoli con emissioni di CO2 comprese tra 61 e 135.

Il tetto massimo è di 40000 euro.

A questi incentivi statali possono poi essere aggiunti anche quelli regionali, definiti da singoli enti locali in base alla disponibilità finanziaria e alla situazione oggettiva del commercio automobilistico nel settore ecologico.

Gli incentivi rottamazione 2022 seguono uno schema leggermente differente rispetto a quelli dell'anno precedente, almeno secondo le ipotesi attualmente circolanti e che precedono la pubblicazione del decreto che dovrebbe avvenire nella prima settimana d'aprile.

La rottamazione si conferma anche quest'anno un valore aggiunto per ottenere sconti maggiori, dato che la sostituzione di un'auto con un modello più performante viene considerato un notevole vantaggio sia per il singolo che per la comunità.

Per l'accesso al bonus sono state definite tre fasce:

• fino a 6000 euro per emissioni comprese tra 0 e 20 grammi/chilometro
• fino a 4000 euro per emissioni comprese tra 21 e 60 grammi/chilometro
• fino a 2000 euro per emissioni comprese tra 61 e 135 grammi/chilometro

Le modalità di accesso al bonus non prevedono sostanziali differenze rispetto al 2021, in quanto simili agevolazioni vengono erogate sotto forma di sconto sul prezzo di listino della vettura, che il rivenditore può elargire soltanto se vengono rispettati tutti i requisiti previsti.

L'effettiva applicazione di questi ecobonus rottamazione dipende ovviamente dalla disponibilità finanziaria dello Stato.

Come accedere agli incentivi per rottamare l'auto

Con ogni probabilità, a partire dai primi giorni di aprile, tornano operativi gli incentivi auto 2022, che saranno disponibili soltanto in caso di acquisto di una vettura a basse emissioni accompagnato dalla demolizione del vecchio mezzo (immatricolato da almeno 10 anni).

Il fondo rottamazione, che viene gestito dal Ministero dello Sviluppo Economico, è stato ideato per eliminare dalla circolazione veicoli inquinanti e con scarse prestazioni funzionali (che oltretutto consumano notevoli quantità di carburante), responsabili dell'immissione nell'ambiente di considerevoli concentrazioni di sostanze tossiche.

Il limite massimo del bonus di fatto esclude molte auto elettriche che non possono più sfruttare l'ecobonus statale: una situazione ampiamente criticata sia dai venditori che dagli acquirenti.

Tuttavia sembra che lo scopo di un tale comportamento sia da collegare al potenziamento di alcuni settori commerciali delle auto, tra cui quelle a benzina eco, a metano purificato e a gasolio.

I nuovi incentivi auto 2022 hanno caratteristiche particolari sia economiche sia in relazione alla rottamazione, senza la quale non sono previsti sconti di nessun genere.

Oltre ad essere state definite tre classi d'emissione e un tetto massimo di spesa, questi ecobonus sono stati emessi soltanto per alcune tipologie di vetture, che potranno usufruire delle agevolazioni per tutta la durata dell'anno 2022.

I beneficiari includono soltanto le persone fisiche e non quelle giuridiche né società, ad eccezione dei servizi di car-sharing, che comunque possono acquistare veicoli con emissioni fino a 60 grammi/chilometro, da utilizzare nei successivi 24 mesi.

Queste società hanno diritto a una percentuale minima, del 5% per ogni classe di veicolo.

Per quanto riguarda le auto elettriche che rientrano in fascia 1, la scelta è particolarmente ampia, soprattutto per compensare la riduzione dei fondi disponibili che sono scesi da 10000 euro a 6000 euro.

Per i modelli ibridi appartenenti a fascia 2, con emissioni comprese tra 21 e 60 grammi/km, gli incentivi sono passati da 6500 euro a 4000 euro.

Il tetto massimo è stato diminuito per le auto elettriche da 50mila euro a 35mila euro, mentre per le ibride o plug in, da 50mila euro a 45mila euro.

La principale novità degli incentivi rottamazione 2022 riguarda l'introduzione di modelli alimentati a benzina o diesel, a patto di appartenere al gruppo di emissioni ridotte, comprese cioè tra 61 e 135 grammi/km.

Per queste vetture le agevolazioni sono state abbassate da 2500 euro a 2000 euro, con un tetto massimo di 35mila euro.

È prevista l'introduzione di numerose vetture diesel anche con dimensioni medio/grandi e di citycar a benzina, considerate tra le più efficienti vetture di piccole dimensioni.

Anche se non esiste una lista completa di tutte le auto agevolabili, viene offerta l'opportunità di verificare presso i singoli concessionari la possibilità di sfruttare gli incentivi previsti dal Governo.

Alcuni modelli sono

• Fiat Panda ibrida
• Fiat 500 elettrica
• Fiat Punto
• Opel Mokka
• Hyundai Tucson
• Kia Sportage
• Skoda Kamiq
• Volkswagen Golf
• Ford Fiesta
• Mercedes Classe C
• Volkswagen ID3

Le prenotazioni di auto soggette agli incentivi rottamazione 2022 partono dal mese di aprile e possono essere effettuate soltanto attraverso la piattaforma ecobonus del Ministero per le Transazioni Ecologiche, a cui possono accedere unicamente concessionari e rivenditori autorizzati.

Pertanto, i singoli acquirenti non possono concludere in autonomia la transazione di acquisto.

La scadenza per queste prenotazioni è stata fissata il 31 dicembre 2022, salvo esaurimento dei fondi stanziati a inizio anno.

Non è ancora chiaro se gli incentivi potranno essere applicati anche sulle auto usate, dato che il Governo non sembra intenzionato a promuovere modelli di seconda mano.

Una posizione del genere si spiega poiché le finalità delle agevolazioni sono quelle di promuovere la diffusione di auto di ultima generazione, realizzate secondo le più innovative tecnologie ecologiche.

Per avere diritto al bonus, è necessario che l'auto che si acquista abbia un costo superiore a quella rottamata, sempre nel rispetto delle fasce di emissione di anidride carbonica, che rimane il fattore discriminante per l'ammontare dello sconto.

È stato emesso anche un bonus riqualificazione auto, che prevede un contributo del 60% sul costo necessario a trasformare il motore termico in elettrico, fino a un massimo di 3500 euro.

Possono ottenere questo contributo i possessori di veicoli immatricolati con motore termico, che deve essere riconvertito utilizzando un trasformatore di potenza comprendente il kit di batterie.

La legge del bilancio ha inoltre aumentato di circa 10 euro l'importo per la revisione dei veicoli, che deve essere effettuata regolarmente per ottenere la certificazione "veicolo sicuro".

Con il decreto attuativo del MISE, lo stanziamento di 700 milioni di euro per il bonus rottamazione auto 2022 sarà disponibile a partire dal mese di aprile e per tutto l'anno in corso.

Con ogni probabilità il Governo Draghi emetterà anche agevolazioni su veicoli usati, per contrastare l'inquinamento dovuto a elevate emissioni di anidride carbonica.

Queste agevolazioni prevedono incentivi per l'acquisto di auto elettriche, ibride, a benzina, gasolio e metano, soltanto con rottamazione, dato che l'eliminazione del vecchio mezzo viene considerata una condizione imprescindibile per aver diritto agli sconti.

Il settore automobilistico è uno di quelli che ha maggiormente sofferto in seguito alle restrizioni introdotte dal 2020, non soltanto per le limitazioni agli spostamenti, ma anche per la chiusura di molte attività commerciali.

Con lo stanziamento definitivo degli incentivi 2022 approvati dalla legge sul bilancio, la situazione è notevolmente migliorata poiché le immatricolazioni sono aumentate del 30-35%, favorendo lo sviluppo in questo ambito.

Il processo di transizione ecologica, sponsorizzato anche dalle case automobilistiche sempre più orientate alla produzione di veicoli green, è stato potenziato dall'ecobonus rottamazione, responsabile di una maggiore spinta verso l'acquisto di veicoli di ultima generazione.

Il suo principale vantaggio rimane quello di poter usufruire immediatamente di uno sconto (a differenza di altri bonus che prevedono detrazioni fiscali pluriennali), applicabile dal concessionario al momento della vendita.

Un altro vantaggio è rappresentato dalla possibile maggiorazione dello sconto che, a discrezione del venditore, può aumentare del 10% circa.

In questo modo, comprando un veicolo nuovo con rottamazione, l'acquirente arriva a risparmiare fino al 40% sul prezzo di listino che, nel caso di veicoli elettrici, ibridi o a metano, si conferma superiore a quello dei modelli a benzina.

Anche se il tetto massimo di spesa è stato abbassato per tutte le categorie di veicoli, l'interesse verso queste agevolazioni economiche si è mantenuto elevato per la loro potenziale applicazione a tutti i tipi di alimentazione del motore.

Molti conducenti che non amano le vetture elettriche o ibride, possono comunque acquistare un'auto nuova ecologica (previa rottamazione della vecchia) risparmiando moltissimo.

Una simile facilitazione è probabilmente collegata alla futura limitazione della produzione di veicoli elettrici e ibridi, che ultimamente hanno letteralmente invaso il mercato.

Secondo gli osservatori, è infatti indispensabile gestire in maniera equilibrata il commercio delle auto, che non deve essere sbilanciato soltanto verso alcuni modelli.

L'ultimo vantaggio dell'ecobonus rottamazione 2022 è la sua durata, prevista non soltanto per l'anno in corso ma fino al 2025, con una progressiva incentivazione sia dei modelli di auto disponibili che della quota elargita dal Governo.

Al momento c'è grande attesa per il decreto in uscita ai primi di aprile, che dovrebbe chiarire una volta per tutte le modalità con cui gli sconti possono essere applicati sulle vetture in vendita.

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