12 febbraio 2022

Pneumatici Ricostruiti: Cosa sono e Perché Acquistarli

Gli pneumatici ricostruiti sono una valida alternativa? Qual è il risparmio reale? tutte le risposte che cercate.

Tra le spese relative alla manutenzione ordinaria di un'automobile c'è sicuramente il costo relativo alla sostituzione degli pneumatici. Questi vanno sostituiti per due motivi, uno è che si consuma il battistrada, l'altro è che sono trascorsi un po' di anni. La seconda causa, più rara, si presenta quando i veicoli vengono utilizzati poco e, di conseguenza, anche il battistrada si usura meno ma la struttura della gomma decade comunque, perciò è necessario procedere alla sostituzione degli pneumatici almeno una volta ogni cinque anni.

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Quali pneumatici scegliere?

Quando si deve sostituire un treno di gomme la spesa da affrontare è sempre importante. Ci sono delle lievi differenze di prezzo tra le diverse marche, inoltre c'è da considerare se si tratta di gomme estive o invernali, anche il diametro del cerchio su cui vanno montate incide sul prezzo. Quindi bisogna operare delle scelte ben precise quando giunge il momento di cambiare le gomme alla vettura.

Un modo per risparmiare denaro è quello di optare per gli pneumatici ricostruiti. Si tratta di gomme che sfruttano la carcassa di gomme ormai usurate, che tuttavia non ha esaurito la sua capacità di sostenere una ruota. È chiaro che con questa opzione si contribuisce anche alla salvaguardia dell'ambiente.

Il processo produttivo

Gli pneumatici rigenerati seguono un processo produttivo ben specifico che serve a garantire delle performance di un certo livello. Le fabbriche che si occupano della rigenerazione degli pneumatici effettuano una prima selezione degli pneumatici esauriti scegliendo quelli che possiedono delle carcasse che possono essere riutilizzate. A questo punto procedono alla raspatura della gomma esistente che ricopre la struttura interna di una gomma e successivamente applicano un nuovo battistrada sfruttando il processo di vulcanizzazione per consentire di fondere i vecchi componenti con i nuovi. Dopo che lo pneumatico ha subito questo processo viene sottoposto a dei test al fine di ottenere l'omologazione necessaria per poterlo immettere nuovamente sul mercato.

Tale ciclo di lavorazione permette di creare degli pneumatici che possono essere utilizzati a costi decisamente inferiori e anche l'impatto sull'ambiente si riduce. Infatti, per la realizzazione di uno pneumatico nuovo occorrono circa 25 litri di greggio mentre per uno pneumatico rigenerato ne occorrono circa cinque. Questa sostanziale differenza fa comprendere di quanto si riduca la materia prima utilizzata ma c'è da considerare anche il risparmio dei costi energetici. Di fatto, con le gomme ricostruite viene riutilizzato circa l'80% dello pneumatico esistente in quanto occorre cambiare solo il battistrada.

Quanto detto finora fa capire che l'acquisto di pneumatici rigenerati comporta sicuramente un risparmio. In alcuni casi si possono abbattere i costi fino al 50%.

Indicazioni sulla gomma

Gli pneumatici ricostruiti hanno un aspetto fisico del tutto simile a quelli nuovi, per questo motivo la legge impone che essi siano contraddistinti dalla presenza della lettera R sul lato, affiancata dal numero 108 per le autovetture o 109 per i mezzi pesanti. Inoltre è prevista anche un'altra sigla denominata con una E seguita da 6 cifre numeriche, che sta ad indicare che il processo produttivo ha rispettato quanto previsto dalle normative europee.

Le gomme che riportano la sigla 109 R possono essere ricostruite per tre volte, mentre quelle per le automobili una sola volta.

In generale le gomme rigenerate sono indicate per quegli automobilisti che percorrono pochi chilometri in un anno, che hanno una guida non troppo sportiva e conducono le proprie vetture su percorsi poco impegnativi. Si tratta pur sempre di ruote le cui carcasse hanno già percorso una certa quantità di chilometri e dunque è meglio non sottoporle a stress eccessivi. Anche le condizioni climatiche influiscono sulla resa degli pneumatici in generale, a maggior ragione se si tratta di gomme ricostruite.

Diffusione delle gomme rigenerate

Sono questi i motivi per cui le gomme rigenerate per autovetture non sono molto diffuse, mentre quelle per i mezzi pesanti trovano un più largo utilizzo. I mezzi per il trasporto di cose in genere non possono percorrere alcuni tipi di strade, e trattandosi di veicoli abbastanza pesanti non procedono a velocità elevate, anche le curve vengono affrontate con una certa cautela per almeno due ordini di motivi: uno è che il carico potrebbe danneggiarsi e l'altro è che il peso del mezzo addizionato a quello del carico, in curva, se affrontata ad un velocità non adeguata, potrebbe imprimere una forza centrifuga portando il mezzo ad uscire fuori strada.

Per quali motivi scegliere uno pneumatico ricostruito

Gli pneumatici ricostruiti devono rispettare degli standard di sicurezza stabiliti dalle normative europee, perciò chi sceglie di montare un treno di gomme rigenerate non sta rinunciando a una fetta di sicurezza. Spesso capita che non ci si accorga minimamente delle differenze tra le gomme nuove di fabbrica e quelle ricostruite. Ovviamente anche in questo caso la qualità del lavoro può dipendere dalla casa costruttrice, come in tutte le cose, compresi gli pneumatici nuovi.

Il risparmio economico legato alle gomme rigenerate rappresenta uno dei maggiori punti di forza di queste gomme e, senza dubbio, fa sempre piacere spendere di meno. Al risparmio economico si aggiunge anche il minor impatto sull'ambiente. A parte la minor quantità di greggio necessario per la rigenerazione di pneumatici usati, e la minor quantità di energia necessaria al processo produttivo le gomme vengono riciclate invece di diventare rifiuti. È un circolo virtuoso che si innesca dato che, una parte del risparmio economico è dovuto anche allo sgravio delle operazioni di smaltimento collegato agli pneumatici usurati.

Non ci sono dei limiti particolari per gli pneumatici ricostruiti, infatti è possibile trovarne sia di tipo invernale, sia estivi che quattro-stagioni. Come già spiegato l'unico gap che presentano queste gomme è legato principalmente da come si guida l'auto. Le curve rappresentano la maggiore avversità. Trattandosi di un battistrada che è stato saldato successivamente alla carcassa potrebbe staccarsi se sottoposto a troppe sollecitazioni e anche se il processo produttivo non sia stato eccezionale.


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