Come sbrinare il parabrezza dell'auto: i rimedi efficaci e gli errori da evitare
In questo articolo tratteremo il problema del parabrezza dell'auto congelato. Vedremo nel dettaglio quali sono le possibili soluzioni, gli errori da non commettere e come prevenire questo inconveniente.
La manutenzione e l'integrità dei vetri sono importantissime per consentirci di mantenere una buona visibilità alla guida mentre circoliamo per le strade.
Tuttavia, con l’incedere dell’inverno e il corrispondente abbassamento delle temperature, si presenta un ulteriore problema che coinvolge proprio queste componenti in generale, e in special modo il parabrezza. Capita spesso, infatti, che dopo aver parcheggiato la macchina all'aperto, al nostro risveglio, sul parabrezza si sia depositato un sottile strato di ghiaccio.
Ovviamente ciò ostacola una chiara visibilità, impedendoci di partire all'istante. Occorre infatti del tempo per sbrinare il vetro abbastanza da poterci recare al lavoro senza correre rischi. Tuttavia, svolgere questa procedura in maniera frettolosa può essere controproducente e addirittura dannoso per la nostra auto.
In questo articolo vedremo proprio come sbrinare il parabrezza in modo corretto. Discuteremo le diverse tecniche che si possono mettere in pratica e anche quali accorgimenti adottare per ridurre le probabilità che ricapiti.
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Il raschietto per il ghiaccio: la soluzione per chi vuole risparmiare
La prima soluzione, e anche la più economica e conveniente, è quella di attrezzarsi con un semplice strumento: il raschietto per il ghiaccio. Sono davvero comuni, e si possono trovare dovunque, anche tra gli scaffali del supermercato nel reparto adibito agli accessori per auto.
Una volta effettuato l’acquisto in previsione della stagione fredda, basterà tenerlo sempre a portata di mano, nel vano portaoggetti dalla parte del passeggero, o nella tasca che si trova all’interno della portiera. In questo modo il raschietto sarà disponibile e raggiungibile in qualsiasi momento, pronto per essere utilizzato subito in caso di emergenza. Basterà passarlo delicatamente sul vetro brinato per rimuovere lo strato di ghiaccio che lo ricopre, e in attimo potremo utilizzare la macchina per andare in ufficio in totale sicurezza.
È importante precisare che, se si sceglie questo metodo per sbrinare il parabrezza, non si deve assolutamente optare per attrezzi sostitutivi del raschietto, che è stato appositamente studiato in modo da consentire lo svolgimento dell’operazione senza correre il rischio di apportare danni al vetro. Questo infatti è provvisto di una fascetta di gomma sull’estremità, proprio per non lasciare segni che potrebbero risultare fastidiosi. Altri strumenti, al contrario, potrebbero causare graffi che comprometterebbero la nostra visibilità e rovinerebbero il parabrezza.
Lo spray decongelante: la soluzione per chi non ha tempo da perdere
Il raschietto è senza alcun dubbio un rimedio pratico ed efficace, ma ne esiste uno molto più rapido, perfetto per chi è in ritardo e non può permettersi di perdere neanche un secondo. Stiamo parlando degli spray decongelanti.
Si tratta di prodotti reperibili in commercio sotto forma di bombolette di piccole dimensioni che sono stati studiati appositamente per abbassare la temperatura di congelamento dei vetri. In questo modo, quando al mattino troviamo il nostro parabrezza brinato, sarà sufficiente erogare questo spray per assistere ad uno scioglimento pressoché istantaneo della lastra di ghiaccio che si è formata durante la notte. Per chi non ha mai visto in azione questi prodotti, l’effetto risulta davvero stupefacente in termini di velocità ed efficacia.
Ovviamente questa strategia, per quanto funzionale, presenta anche dei risvolti negativi. Innanzitutto, il composto contenuto nella bomboletta è una miscela di sostanze chimiche potenzialmente dannose per l’ambiente che, con l’erogazione dello spray, vengono disperse nell’aria. Inoltre, le misure dei barattoli sono piuttosto ridotte, e quindi è facile che lo spray si esaurisca in fretta. A differenza del raschietto, che invece è sempre a nostra disposizione. Lo spray decongelante, inoltre, risulta sicuramente meno economico.
L’alcol: il rimedio casalingo per chi preferisce il fai da te
Ci sono poi delle circostanze in cui il congelamento del vetro ci coglie impreparati, e non disponiamo del nostro spray decongelante oppure non troviamo più il nostro raschietto. In questi casi, per accelerare il processo di sbrinamento, esiste comunque una soluzione, più casalinga e sicuramente meno professionale, ma che comunque rappresenta un valido aiuto.
Questo rimedio comporta l’utilizzo di una sostanza che tutti abbiamo in casa: l’alcol. Sarà sufficiente produrre una miscela composta da due parti di alcol diluite in una parte di acqua, che potrà essere versata o spruzzata sul parabrezza. Il ghiaccio dovrebbe sciogliersi da solo, ma possiamo anche dargli una mano passando velocemente il raschietto, dopo aver atteso un minuto per dare modo al composto di agire. In questa maniera, si riuscirà facilmente a eliminare ogni residuo.
Il parabrezza: la soluzione tecnologica per chi preferisce la comodità
I rimedi fino ad ora descritti richiedono tutti il nostro intervento, ma non sempre questo è necessario: le automobili più moderne, infatti, sono equipaggiate di dispositivi di ultima generazione che rappresentano un enorme balzo in avanti in ambito tecnologico, e fanno in modo che la nostra vettura riesca a compiere in autonomia un numero sempre maggiore di azioni, comprese alcune che concernono la normale manutenzione.
Anche per quanto riguarda il processo di sbrinamento del vetro congelato sono state studiate delle soluzioni installate direttamente sulle vetture di più recente uscita. Perciò, se rientriamo tra i fortunati possessori di questi veicoli, basterà azionare semplicemente un comando per far entrare in funzione il parabrezza termico.
Il principio che questo optional sfrutta per avviarsi è praticamente il medesimo che troviamo normalmente sul lunotto posteriore, sebbene nel caso del parabrezza anteriore non sia visibile. Si tratta infatti di una moltitudine di resistenze sottilissime che sono inglobate all’interno del vetro e, scaldandosi, diffondono calore in modo omogeneo, così che il ghiaccio si sciolga uniformemente e il parabrezza si spanni, ritornando alla sua condizione di ottimale visibilità nel giro di pochissimi secondi.
Senza dubbio si tratta della soluzione migliore e più comoda, ma che purtroppo non può essere attuata da tutti in quanto risente delle limitazioni dell’assetto tecnologico della propria macchina.
Cosa non funziona e cosa non fare
I metodi fin qui descritti, sebbene alcuni di essi risentano dell’impossibilità di essere applicati in ogni occasione, si rivelano sempre efficaci e adatti a risolvere il problema del parabrezza brinato.
Ci sono poi dei comportamenti che, sebbene a prima impressione possano risultare corretti, non si rivelano delle buone soluzioni, o possono addirittura risultare dannosi.
Ad esempio, un’azione che abitualmente compiamo, convinti che possa contrastare il ghiaccio formatosi con il freddo notturno, è quella di sfruttare il riscaldamento dell’abitacolo indirizzando l’aria calda verso il parabrezza. La complicazione che comporta questa tecnica è che essa può richiedere parecchi minuti prima che venga raggiunto un livello soddisfacente di sbrinamento tale da consentirci di immetterci in strada con sufficiente sicurezza. Infatti, come sappiamo, il motore richiede un certo tempo per raggiungere la temperatura che permette di far funzionare ogni strumento che abbiamo a disposizione. Inoltre, il risultato ottenuto sarà tutt’altro che ottimale, dato che l’aria calda inizierà a fare effetto dal basso, senza distribuire in modo uniforme il calore e lasciando la parte alta del vetro ancora congelata.
Questo rappresenta un comportamento non particolarmente risolutivo, ma che comunque non implica complicazioni, se non un rallentamento dell’operazione di scongelamento. Ci sono, poi, dei rimedi che possono essere erroneamente ritenuti tali, e invece non risolvono il problema, anzi possono produrre conseguenze gravi, che ricadono sull’integrità del nostro veicolo e sulla nostra sicurezza personale. Il più diffuso è senza dubbio l’utilizzo dell’acqua calda. Gettare dell’acqua bollente su un vetro ghiacciato crea uno shock termico che, nel peggiore dei casi, potrebbe mandare in frantumi il parabrezza. Questo rappresenta quindi un comportamento da non adottare assolutamente.
Come prevenire il congelamento del parabrezza
Ci siamo dedicati a discutere dei metodi corretti e scorretti per far fronte allo sbrinamento del vetro ma, ovviamente, non esiste soluzione migliore della prevenzione.
Ci sono infatti degli accorgimenti che possiamo adottare per proteggere il nostro vetro dal freddo e scongiurare la formazione di ghiaccio, se siamo costretti a lasciare il veicolo all’aperto.
Un metodo particolarmente diffuso tra gli automobilisti più previdenti è quello di ricoprire la parte anteriore dell’auto con pezzi di cartone o lenzuola, che rappresentano dei sostituti improvvisati ma piuttosto efficaci delle più tecniche coperte termiche.
Un altro rimedio fai da te che si può utilizzare consiste nell’applicare verso sera un composto formato da 3 parti di aceto e 1 di acqua sul vetro. In questo modo si può evitare la formazione di croste di ghiaccio che andrebbero rimosse il mattino successivo, risparmiandoci fastidiose perdite di tempo.